Quest’amministrazione è molto criticata e non ha conseguito buoni risultati. Secondo lei, la macchina amministrativa come è gestita?
“In questo momento ritengo che abbiamo la migliore amministrazione che possa esserci, perché non vedo nessuna alternativa valida. Sicuramente si può dire che si potrebbe far meglio. Questo nessuno lo nega. Tutti sanno che io spesso sono critico e certamente non posso essere definito un ortodosso della maggioranza. Ma con questo atteggiamento intendo spronare l’amministrazione ad agire nell’interesse del paese. Spesso le mie critiche sono state uno stimolo al buon andamento della macchina amministrativa. E devo rilevare che, dopo un pò di tempo, l’amministrazione mi segue. Esempio lampante è stato il percorso che ho tracciato per le Terme comunali”.
Lei sulle terme ha fatto una battaglia particolare
“E’ vero. Io sono stato il primo ad indicare quale strada perseguire: gestire in proprio l’azienda per metterla successivamente in fitto. C’erano un mare di vecchi guai da riparare. Si parla di una voragine debitoria di 4milioni di euro. Con questo sistema abbiamo assicurato per 2 anni il lavoro e lo stipendio ai dipendenti. Quando partirà il bando europeo, si parla a breve, andremo ad assicurare sia il futuro che un vero e proprio rilancio dell’azienda. Questa soluzione da me prefigurata è portata come fiore all’occhiello dall’amministrazione che può dire di aver risolto il problema delle terme. L’anno scorso, dalla gestione delle terme, il comune ha avuto qualche piccolo utile. Quest’anno, sia per la crisi sia perché non si è fatta un’adeguata campagna pubblicitaria, non sappiamo come andrà. Ma con il bando europeo ci sarà sicuramente il rilancio della società”.
Ma il bando è stato fatto in ritardo….
“La colpa non è certo della classe politica che produce gli atti deliberativi. E’ da ascrivere alla struttura dirigenziale del comune, che non ha fatto il bando. Sono i dirigenti comunali che hanno fatto dei ritardi. La classe dei dirigenti che c’è nei vari comuni isolani, in generale, non brilla. Sarebbe il caso di andare a prendere nuovi dirigenti altrove. La mia battaglia contro i dirigenti la faccio da una vita. In qualsiasi professione – medico, avvocato o ingegnere – chiunque sbaglia, paga. Allora mi chiedo: perché non pagano i dirigenti? Perché, quando un dirigente fa un errore, deve pagare la cittadinanza? Non è giusto! Con il debito fuori bilancio della Cogin, cioè per un giudizio che noi abbiamo perso nella realizzazione di un lavoro pubblico dove il giudice ha accertato che il comune ha fatto una serie di sospensioni illegittime e lo ha condannato a pagare circa 2 milioni e mezzo di euro a favore della ditta Cogin, l’amministrazione, a seguito di una battaglia, ha fatto le contestazioni ai vari dirigenti comunali che sono stati interessati alla gestione di quel lavoro pubblico. Questo è frutto del lavoro di Carmine Bernardo! Mentre le minoranze ci bloccavano in consiglio comunale per 2 giorni con argomentazioni di facciata sui debiti fuori bilancio, io mi sono preoccupato della sostanza. I debiti vanno pagati! E chi li deve pagare? I cittadini, sottraendoli alla manutenzione delle scuole e delle strade e via dicendo, o li facciamo pagare ai responsabili? E’ logico: ai responsabili”.
Al responsabile dell’ufficio tecnico l’arch. Arcamone verrà rinnovato il contratto?
“Non lo so. Non sono io che rinnovo il contratto ad Arcamone… La questione dei dirigenti non è personale ma generale. Si deve rendere la macchina amministrativa efficiente. Se la classe politica si incammina su un percorso e la classe dirigente non è capace di seguirla, non si realizzerà mai niente… Dobbiamo trovare dei dirigenti che siano al nostro passo. Un esempio lampante negativo è quello delle terme, dove i dirigenti non ci hanno saputo seguire”.
Come giudica la vicenda Boccanfuso per le dichiarazioni sull’abusivismo? Si è parlato di taglio giornalistico dato alle frasi dette. Comunque, vi erano delle dichiarazioni registrate. Una querelle che ha scatenato un vespaio di polemiche. Che idea si è fatta?
“La questione dell’edilizia è molto delicata. Tutti comprendiamo che vi è un dato: in generale, Ischia è apparsa come l’isola degli abusivi. Noi dobbiamo essere tutti impegnati ad evitare di ingigantire quest’’immagine negativa. L’abusivismo è un fenomeno deleterio, ma non è qualcosa che riguarda solo Ischia. Il vero abusivismo speculativo non si fa qui. Si fa dove si realizzano 50 – 60 appartamenti, che dopo vengono venduti. Ischia ingiustamente è diventata l’emblema dell’ abusivismo nazionale. Noi dobbiamo lavorare sui problemi dell’edilizia come fa il mio amico assessore Antonio Pinto, che lavora facendo atti, senza parlare con i giornali. Perché, parlando con i giornali senza fare atti concreti, si creano molti danni”.
(Ndr: Con questa stoccata Bernardo, senza nominare Boccanfuso, lo mette politicamente K.O)
Cosa pensa dell’opposizione del centrodestra? In futuro potrà essere alternativa?
“Fa critiche asfittiche, senza proporre alternative valide. Se il centrodestra vuole essere credibile, deve parlare di programmi, non di uomini. Come partito, alla fine di questa consiliatura, dovremo trarre il giudizio sull’amministrazione Ferrandino. Se questo sarà positivo, dovremo continuare su questa strada. Se invece dovesse essere negativo e il centrodestra continuerà a parlarci di uomini e non di programmi, avremo una sola scelta: correre in proprio e il candidato sindaco verrà scelto fra me e Pinto, perché siamo quelli che nell’Udc hanno più titoli”.