Vista l’insensibilità e l’incapacità del sempre più affiatato duo “provincialotto” De Siano-Ferrandino, il primo video-denuncia realizzato in merito da PCIML-TV è stato inviato al Presidente e all’Assessore al ramo della Provincia di Napoli, al Ministro delle Infrastrutture e per conoscenza alla Presidentessa dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada nella speranza che finalmente qualcuno intervenga.
di Gennaro Savio
Ischia – Nei giorni scorsi, come Redazione di PCIML-TV, avevamo realizzato un dettagliato servizio giornalistico di denuncia circa la mancanza di luce artificiale all’interno della galleria della sopraelevata di Ischia, la prima venendo dal Porto, la più lunga e la più pericolosa delle due che si trovano alle estremità di quella che da sempre viene definita la “strada della morte” a causa dei tantissimi incidenti mortali che negli anni l’hanno vista triste protagonista. Mostrammo le eloquenti immagini delle lampade fulminate, ben ventiquattro su ventisette.
La cosa incredibile è che negli ultimi giorni si sono fulminate anche le ultime tre lampade funzionanti e ora in quel tunnel è proprio buio pesto: assurdo! Dinanzi all’insensibilità politica e amministrativa del duo “provincialotto” De Siano-Ferrandino, che a circa dieci giorni di distanza dalla nostra denuncia giornalistica non è stato capace neppure di far ripristinare la luce artificiale all’interno della galleria ed essendo la situazione peggiorata nelle ultime ore, ho personalmente inviato le immagini del tunnel completamente buio al Presidente e all’Assessore al ramo della Provincia di Napoli, al Ministro delle Infrastrutture e per conoscenza alla Presidentessa dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada per chiedere, ad ognuno per le proprie competenze e responsabilità, l’immediata sostituzione delle lampade fulminate all’interno del tunnel e la realizzazione dell’indispensabile impianto di illuminazione pubblica lungo tutta la sopraelevata, strada che non possiamo più consentire di tenere al buio. Sull’argomento, nei giorni scorsi ho avuto un colloquio telefonico proprio con la Dott.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, Presidentessa dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada la quale ha garantito l’interessamento della sua Associazione per questa che sicuramente rappresenta una delle tante vergogne sociali che si verificano quotidianamente sulle strade Italiane dove gli incidenti stradali, oltre che per la responsabilità di chi guida, molto spesso sono causati dalle strade poco sicure. I dati relativi ai morti e ai feriti che ogni anno si registrano in Italia a causa degli incidenti stradali, equivalgono a un vero e proprio bollettino di guerra: settemila morti, trecentomila feriti ed oltre ventimila disabili gravi. Per la cronaca, ricordiamo che nei decenni la pericolosità della sopraelevata è stata oggetto di assurde strumentalizzazioni elettorali fatte da candidati vari che pur di prendere voti non si facevano scrupolo di garantire la messa in sicurezza della “strada della morte”. L’ultima promessa in tal senso risale a circa un anno fa quando, nel corso delle elezioni provinciali, sia Giuseppe Ferrandino del cosiddetto centrosinistra – tra l’altro anche Sindaco di Ischia – che Domenico De Siano del reazionario centrodestra, entrambi eletti nel Consiglio provinciale, promisero il loro impegno per la sua messa in sicurezza. A tutt’oggi, però, possiamo solo constatare che non solo non è stato fatto nulla in tal senso ma che il duo De Siano-Ferrandino – un duo politicamente sempre più affiatato nel difendere da un lato gli interessi delle potenti lobby economiche dell’Isola e dall’altro nel penalizzare gli interessi sociali delle masse popolari – non è stato capace neppure di far sostituire le lampade fulminate all’interno del pericoloso tunnel: che vergogna! Altro che “Se conto io, conti anche tu”, giusto per parafrasare ironicamente lo spot propagandistico girato l’anno scorso dall’Onorevole De Siano proprio sulla sopraelevata. Intanto Il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista continuerà a chiedere con forza, oltre al ripristino della luce artificiale nel tunnel, l’immediata messa in sicurezza e illuminazione della strada più pericolosa dell’isola d’Ischia.