Luciano Venia
Scoperte strabilianti si apprestano nel campo della fisica e della biologia; ed è anzi in queste scienze che si manifesteranno idee e teorie non soltanto innovative, ma rivoluzionarie; tali cioè da illuminare credenze e visioni tradizionali ed in grado di innescare analisi e costruzioni nuove.
Già – è questa la mia tesi – la scoperta della Relatività di Einstein, la psicanalisi di Freud, la interpretazione marxista del mondo, anticipate dal disvelamento del nichilismo ad opera di Nietzsche causarono quel gigantesco collasso strutturale del mondo che da un lato importò la presa di coscienza del proprio stato e della propria individuale dignità delle masse in quanto collettivo di singoli uomini che finirono nazionalizzate e così assunsero un rilievo storico propulsivo oltre le prassi e le figure di turbe vocianti, che a ogni piè sospinto o ciclicamente alimentavano le ribellioni delle ere antica e moderna; e dall’altro sospinse le diverse placche politiche a scontrarsi in due conflitti globali dove cioè, lo spazio implicato e gli attori coinvolti superarono la ristretta territorializzazione consueta per espandersi omnidirezionalmente.
La tecnica, in quanto meccanismo che funziona al di là di ogni etica, agì da detonatore e da moltiplicatore della distruzione; e le macchine da guerra reclamarono per la propria gestione una più efficiente organizzazione sociale superando la configurazione in classi in base alla estrazione familiare considerate poco utili, e inventando criteri di prevalenza nella comunità sulla base di un valore numerico astratto, determinato da risultanze reddituali quale conversione dell’oro in possesso e del valore degli immobili, razionalizzate e perfezionate da sistemi perequativi di cooptazione nelle sfere decisionali per dimensione orizzontale (l’idem sentire) e verticale (il conglomerato sociale: ideologo-possidente-intellettuale-professionista-quadro-militante-sostenitore).
Una modulazione aggiornata dello schema romano, in grado di sostituire l’istituto-funzione del liberto con figure di “liberati dalla soggezione”; sulla base di percorsi, prove e corridoi di emancipazione sociale.
Questa frattura progressiva nella società, portò a continue rivoluzioni nella dimensione politica e in quella religiosa, in quella scientifica e in quella filosofica generando batterie di pensiero che si addensarono attorno a concetti trascendenti la visione tradizionale; anche perchè la Tradizione che è essenzialmente e puramente la maestosa opera di ordine del medioevo si era già rarefatta e mescolata a frattali di innovazione locale e a fenomeni di disintegrazione geopolitica e dissipazione culturale causati da eventi inattesi come le epidemie, le carestie, le guerre, le crisi “economiche”.
Il superamento dell’ordine antico fu l’effetto dell’esigenza del nuovo mantello filosofico, giuridico e politico di cui quello stesso aveva ormai bisogno per esistere e mostrarsi compatibile col nuovo assetto della conoscenza e con le domande di umanità che salivano da ogni uomo, conscio ormai dei segni delle proprie catene.
Un pò come il punto critico irrisolto e taciuto del modello ideale della democrazia greca dove tutte le cariche prevedevano alternanze, rotazioni e sorteggi tranne il ruolo egemone e centrale del ceto strategico che permaneva solidamente e stabilmente al governo reale del sistema come nucleo costitutivo e fondamento politico non dichiarato.
Gli Strateghi, che a seguito delle dichiarazioni plurime di Carte e Manifesti hanno dovuto mutare natura e denominazione e cedere parte del proprio dominio a Vertici Militari, Monetari e Ministeriali stipulando concordati con le anime della Religione.
L’uomo ha avuto esigenza di una tale organizzazione perchè è aristotelicamente finalizzato alla vita comunitaria; ed è insufficiente in modo singolare al dominio del caso e al proprio sviluppo completo.
Tanto che il “Mancipium” romano è esemplare per spiegare e delineare le primarie esigenze (di cui dirà Hobbes) e le elementari dotazioni delle famiglie con le successive evoluzioni ed aggregazioni che dal “pagus” arcaico condussero all’Urbe
Questo schema, che tra alti e bassi, guerre e diplomazie, crisi e benessere, incremento demografico ed eventi naturali, orribili violenze ed altissime poesie ha portato l’Uomo dalla palafitta preistorica alla Luna si avvicina a un punto critico in cui convergono: a) Nichilismo come visione senza mediazione della finitudine e della fragilità umana senza la certezza di un rimedio al proprio essere per la morte (Heidegger) e dopo avere esperito i pensieri nobili e sofferti dell’esistenzialismo che analizza le turbolenze sociali e le sofferenze umane giungendo però a un “sentiero interrotto” dove persino il linguaggio si mostra inadatto a spiegare (“Essere e Tempo” di Heidegger che manca della parte a cui l’opera era finalizzata); b) Dubbio di ciascuno per tutto; c) Distribuzione platiforme ma con guglia asimmetrica elevata della ricchezza, con l’emersione visibile della consueta invisibilità dei poteri non dichiarati, i quali con il mezzo del denaro riunificano i tratti distinti che appartennero agli Strateghi della Grecia Antica; d) Riclassificazione della società formulando algoritmi e meccanismi che disseminano trappole e freni alla mobilità sociale, predicata e teorizzata ma negata in concreto; anche applicando le equazioni della econometria (esempio, l’occidente che a fronte del fenomeno dei baby boomers cioè della immensa quantità di figli nati negli anni ’60 a causa del benessere temporaneo modula schemi per arginare selettivamente l’arrivo di questi a posti di responsabilità di comando mediante numeri chiusi, barriere anagrafiche, interminabili cicli di prove, concorsi.); e) Slittamento dei ceti medi verso la proletarizzazione (una legge di Marx purtroppo confermata) e relativo Reddito delle classi centrali delle società contemporanee ridotto al Minimo, proprio mentre la Moneta è il metro unico del successo, del prestigio, della vita agiata; la carenza di tale mezzo e risorsa che permette di acquisire tutte le risorse materiali con le conseguenti patologie sociali e l’insorgere di quella guerra civile molecolare di cui parla Enzensberger; f) Inquinamento di aria, acqua, terra, alimenti; g) Conflitto tra Ragione e Pensiero Sacro che determina nuovamente anomia, devianza, alienazione e disconoscimento dei postulati di base quando essi collidono con la vicenda reale dell’individuo. Questo punto critico va poi parametrato e ribaltato in uno schema generale che vede l’ordine mondiale articolato in quattro poli di potenza ed otto culture: 1) Europa – con i due blocchi culturali latino (in rapporto storico, giuridico e filosofico col sistema anglosassone della Germania e della Gran Bretagna) e russo- slavo con la componente Russa, gli stati ex Urss e il sistema balcanico; 2) Blocco Americano; 3) ASIA con i numeri e la forza demografica, economica e tecnologica di Cina e India con ulteriori paesi dell’area di grande rilevanza come la Corea per valore strategico; 4) Africa, area mercato e teatro strategico dove si consumerà la competizione tra gli altri tre poli continentali di potenza per le sue immense ricchezze naturalistiche in cui svettano per l’energia Libia e Algeria e per il valore strategico il Sudafrica. Sistemi Nazionali di grande valore aggiunto e di forte dotazione tecnologica e militare o economica e dal ruolo strategico fondamentale sono Israele, Turchia e Giappone che attraverso le proprie politiche possono determinare e revocare gli equilibri planetari nel prossimo decennio.
Ma chiarito questo aspetto essenziale e in conclusione, occorre recuperare la traccia iniziale del presente saggio e affermare che, analogamente a quanto avvenuto per le scoperte del primo novecento come la fisica della relatività e lo sviluppo della psicologia o le scoperte relative agli antibiotici o alla energia nucleare, appare semplice predire che le risultanze degli esperimenti al CERN di Ginevra nel più importante laboratorio fisico del Globo che in pochi mesi hanno dato risultati clamorosi molti ancora non comunicati alla opinione pubblica avranno un impatto totale e irreversibile sull’assetto, la cultura e le politiche del mondo.
Eppure forse già sulla Fisica Quantistica e sulla stessa Relatività Generale si è poco esercitata la riflessione del genere umano tanto che forse si è colta una parte infinitesimale di quella teoria e magari benefici che una applicazione nella vita comune esse potevano avere.
Ma ecco che esperimenti al CERN conducono ad annunciare la generazione di antimateria o la produzione di una quantità di calore chi si avvicina a quella dell’ipotizzato Big Bang alla nascita di Tutto il Cosmo.
In questo quadro sono superate le visioni storiche e politiche?
La mia risposta è No.
Il Bene e il Male in rapporto al momento storico sono spartiacque necessari alla pacifica convivenza, la Bellezza e la Necessità dello Stato quale forza del debole e Giustizia Sociale resta presidio alla vita civile; valori forti costanti invalicabili sono la grande Forza del Senso Umano e della Dignità di ciascuna persona.
Mutamenti epocali e rivolgimenti senza precedenti ci attendono nel futuro. Ma l’Intelligenza dell’Uomo che saprà guardare in Sè e alle Stelle troverà ancora il filo per uscire dal Labirinto con il Logos che è insieme Ordine, Ragione e Linguaggio; e così tramuterà in Norma quella Giustizia Naturale che cinquemila anni fa a Lagash in Mesopotamia si codificò nel decreto di Urukagina che tutelava le vedove e gli orfani, obbligava i ricchi contrattare con l’argento rispettando il volere di vendita o custodia del povero; e che poi via via dal codice Hammurabi, dalle XII Tavole dei Romani salendo e per prove ed errori legiferando sino alla Dichiarazione dell’Uomo e del Cittadino del 1789 e al Codice Napoleone alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e alla nostra Costituzione passando per tanti esperimenti dottrine e manifesti politici da quello comunista di Marx a Giovanni Gentile, dalla dottrina sociale della Chiesa alla Carta del Carnaro, alla denuncia dell’Impianto della Tecnica di Heidegger, Marcuse e Severino e con i contributi di Pier Paolo Pasolini e Norberto Bobbio, Kelsen e Carl Schmitt a cui dobbiamo un concetto che sarà ancora attuale e fondamento di ampie riflessioni sul potere, la democrazia, lo Stato, la politica, il diritto. Non finisce la storia, non vengono superate le ideologie ma anzi secondo quanto affermava Heidegger in merito al pensiero originario dei Greci, l’Inizio non smette di parlarci e di rivelarci sempre pienezza.
Quella pienezza dei tempi che a ben vedere echeggia la “Verità ben rotonda” di cui il padre della filosofia occidentale Parmenide tratteggia nella sua opera sull’Essere.
Ma cosa può cambiare con l’avvento di rivoluzionarie scoperte scientifiche? Il metodo.
Metodo di vita e di pensiero.
Finalmente potrà discutersi trovando convergenze sulla fondamentale importanza dell’opera “Il Capitale” di Karl Marx quando egli denuncia lo sfruttamento dei fanciulli negli opifici di Manchester e Liverpool, o rileggere la Disciplina dei rapporti collettivi di lavoro del ventisei o ancora studiare le costituzioni sovietiche con la originale articolazione del potere oppure studiare a fondo la funzione, la modulazione e la finalità della proposta Corporativa; o ancora rileggere Rousseau, Kant, Hegel ma anche Hobbes e De Maistre; Antonio Gramsci, Altero Spinelli e Pietro Gobetti ma anche Pessoa, Malaparte e Celine.
Se un nuovo lasco di spazio e tempo si aprirà, il risultato grande e nuovo deve essere il DIALOGO.
E con esso formulare e criticare “Il Nomos della Terra”.
In tal modo governando con Armonia la materia e gli uomini, sarà possibile spiritualizzare di continuo la Polis, evitando che la Tecnica da ausilio e mezzo di ingegno per aiutare l’Uomo ne divenga il Supremo Tiranno.
Nel film “2001, Odissea nello Spazio” l’arbitro della vita degli uomini diventa il supercomputer Hal 9000 info-meccanico angelo ribelle che per salvare se stesso, macchina pensante, immola il genere umano.
Occorre quindi che la Democrazia non sia solo etichetta e metodo di ripartizione del potere bensì Metodo cioè Idea Sociale che è congiunta ad una Libertà sempre in espansione, sempre più ampia e diffusa in cui ciascuno sia sentinella e custode del futuro.
Metodo per l’organizzazione del pensiero libero affinchè nei libri e nelle agende politiche siano presenti i timori verso una tecnocrazia anonima, silente, priva di valori di fondo cioè di informazioni di funzionamento che assicurino limiti etici e sociali.
Senza etica infatti, la tecnica tende a silenziare l’originalità dell’Uomo e lo standardizza trasformandolo in numero, codice fiscale, cifra cliente.
La Macchina che moltiplica il lavoro e allevia la fatica umana è Bene. Così come la macchina che trasporta in velocità, che risolve, che difende i confini della Patria, che guarisce l’ammalato, che sostiene il malato.
E’ di converso Male la macchina che inquina, che deteriora, distrugge, appiattisce, disintegra, scioglie la comunità, seppellisce le idee, ammaina le bandiere, dimentica il passato, trafigge la storia.
Deve essere ancora la Politica a governare il Mondo realizzando la Giustizia. E per Essa, lo Stato laddove la libertà di tutti si realizza in modo compiuto e integrale.
Quanto più lo Stato è Giustizia Sociale più elevato è il traguardo di civiltà.
La Nuova Fisica ha ancora bisogno di un Mondo dove lo Stato è il cervello ed il braccio della Comunità.