Ischia – Fonti ufficiose, in questi giorni, affermerebbero che sul Cisi sarebbe piovuto dalla Cassa Depositi e Prestiti un decreto ingiuntivo di circa 2milioni e mezzo di euro! Secondo quanto si dice, si tratterebbe di una maxi-stangata originata per dei fondi rotativi non restituiti. La vicenda risalirebbe ai tempi in cui era presidente Peppe Zabatta. Se tutta questa storia fosse vera, sarebbe una bella patata bollente per il liquidatore del Cisi-Evi Mimmo Di Vaia, uomo di riferimento di Luigi Boccanfuso. E adesso, Mimmo che farà? Inchioderà, alle loro presunte responsabilità, i vari sindaci dell’isola, che si sono succeduti nel corso degli anni? O, pronto a staccare i servizi di fornitura dell’acqua, preferirà continuare a controllare la puntualità dei pagamenti delle bollette dei poveri vecchietti?
Inoltre va aggiunto: il Cisi è stato per anni un carrozzone politico clientelare alla mercè di alcuni potenti politici, tuttora al potere, che oggi si battono in Regione per il comune unico.
Per chi vive di vuota filosofia e non è addentrato bene nel campo giornalistico sarà difficile capire ciò.