di Luigi Telese – ISCHIA NUOVA

Ischia – Apprendiamo che il Consiglio Comunale di Ischia (già fissato per il 5 e 7 luglio) è  stato “integrato” con l’ inserimento della Proposta che Carmine Bernardo (UDC) ha avanzato per la REVOCA della delibera di vendita del Polifunzionale alla Provincia di Napoli (15.09.2009).

Se da una parte vogliamo ringraziare il Pres. Isidoro di Meglio per tale tempestivo inserimento (chiesto anche da Ischia Nuova per avviare una discussione consiliare sul Polifunzionale alla luce degli atti di collaudo depositati in questi giorni), dall’ altra parte non possiamo non sottolineare come si è trattato di una sonora sconfitta politica ed amministrativa per l’ attuale sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino. La “questione” Polifunzionale è diventata nella stessa maggioranza uno spartiacque tra chi aderisce alla posizione del sindaco Ferradino e chi ne mette in discussione l’ operato (e sembrano prefigurarsi sul piano politico scenari futuri di alleanze e disarticolazioni). E’ stato necessario un “gruppo di maggioranza” (in cui Bernardo si è dovuto battere contro le “anime morte” per ottenere la discussione della sua proposta di revoca) al fine di convincere il sindaco d’ Ischia di “riaprire” la questione Polifunzionale; infatti l’ attuale sindaco non voleva mettere nuovamente “in discussione” la vendita del Polifunzionale in quanto la proposta di Bilancio 2011 (avanzata da Giosi-assessore al Bilancio proprio nel Consiglio del 5 e 7 luglio) si regge sulla vendita di tale Immobile alla Provincia di Napoli. Una nuova “messa in discussione” della delibera di vendita rappresenta una evidente sconfitta della “linea” del sindaco, che si ostina a voler tenere per sè anche la delega al Bilancio oltre che quella ai Lavori Pubblici ( con questi bei risultati …). Ma la vicenda del Polifunzionale va ben oltre la questione della vendita alla Provincia, della necessità di raggiungere con quei soldi un faticoso (per non dire azzardato)  “pareggio di bilancio” determinato dalla incapacità di Giosi Ferrandino di gestire la spesa corrente per le pazze “uscite” che gli impone qualche suo assessore. Ma il Polifunzionale non può essere solo una questione di semplici numeri di bilancio ! Nel Polifunzionale ci sono i nostri figli ! E gli Ischitani hanno il DIRITTO di sapere se quella struttura – prima ancora che essere “a norma” – è anche SICURA: i cittadini hanno il diritto ed il DOVERE di conoscere – quando la mattina mandano i loro figli a scuola – in quale Immobile li mandano, se lo stesso è staticamente sicuro (i famosi pali di fondazione), se gli impianti (elettrici, di riscaldamento, di illuminazione, idrici, eccetera) sono funzionanti correttamente o pericolosi, se sono stati giustamente “collaudati”; se gli infissi ed i balconi sono stati realizzati in sicurezza o piuttosto non rispettino le normative in materia e quindi sono pericolosi per i nostri figli.

Il sottoscritto quest’ anno ha avuto due figlie che sono state sistemate (con le loro classi) nel Centro Polifunzionale (primo anno e quinto anno), ed entrambe sono state fatte evacuare il 1° giugno quando vi è stato l’ ultimo acquazzone primaverile; le ragazze con le loro compagne di classe sono state fatte uscire dalle rispettive aule (ubicate a piani differenti), sono stati scollegati gli impianti elettrici e di aria condizionata, con le stanze chiuse a chiave dai bidelli per le copiose (e pericolose !?) infiltrazioni di acqua dagli infissi, dalle pareti e dal soffitto in alcuni casi. Tuttavia questi ragazzi non potevano uscire dall’ Istituto per la presenza della pozzanghera-lago che si forma innanzi al Polifuzionale (nonostante 4 interventi “straordinari” fatti fare da Giosi-assessore ai lavori pubblici per risolvere il problema: ma quando piove il “lago” sistematicamente si riforma, più ampio e profondo di prima: ecco cosa ha prodotto veramente questa amministrazione e questo sindaco con la sua ostinata volontà di trattenere per sè le deleghe più delicate).

Inoltre il Polifunzionale è un BENE degli Ischitani, realizzato e pagato con i soldi degli Ischitani (sia attraverso la CE, sia attraverso la Regione che la Provincia, e le stesse casse del Comune) quindi i cittadini hanno il DIRITTO di sapre come è stato realizzato, a chi si appartiene, cosa se ne vuole fare. E la vendita non può essere un “affare privato” del sindaco Giosi Ferrandino, o di qualche consigliere o di qualche assessore. Si tratta evidentemente di una vicenda PUBBLICA che deve interessare tutta l’ opinione pubbblica, non solo la maggioranza, deve essere illustrata e chiarita in tutti i suoi aspetti ai cittadini d’ Ischia che – in fondo – sono i veri ed unici PADRONI di questo immenso complesso edilizio che l’ attuale sindaco è chiamato a gestire “conto terzi”, non certo come se fosse una sua proprietà personale.

Per questo abbiamo chiesto che il Consiglio discutesse di questa delicata quanto intricata vicenda, specie dopo che la Commissione di Collaudo – nel completare i suoi lavori – ha depositato le relazioni, dalla cui lettura risulta come è stata gestita da questa amministrazione l’ ultimazione di questo Immobile in questi (oltre) quattro anni di amministrazione Ferrandino.