Questione Monte Vezzi. Lei ha profuso molti sforzi per tentare di risolvere la questione. Ci può dire attualmente come stanno le cose? Fra i vari obbiettivi raggiunti dal Consiglio Comunale quale la inorgoglisce di più?

“Ho chiesto un incontro all’assessore Cosenza attuale Commissario Delegato dopo aver inviato una ventina di giorni or sono una pesante diffida, a firma congiunta mia e del Sindaco, affinché si attivasse per le tre programmate progettazioni di cui si è occupato il Consiglio Comunale. C’è stato nelle more una discutibile sua ordinanza che di fatto tenta di spostare l’asse operativo dei programmati  interventi esclusivamente su ARCADIS che si è attivata, a quanto mi riferiscono, con la nomina dei RUP. Dalle notizie assunte credo che l’incontro ci sarà in settimana in Regione. Vedremo all’esito le determinazioni da assumere. Riguardo all’attività del Consiglio Comunale ricordo sempre con particolare predilezione alcune sedute come quella esterna nella sala congressi dell’Hotel Continental per la soluzione della problematica dei Licei, quella che ha aperto la strada alla soluzione atavica della sede del Tribunale di Ischia nella quale osai prevedere in delibera l’intervento  della Provincia, e quella che vide la compartecipazione degli onorevoli consiglieri Regionali di tutti gli schieramenti politici per la soluzione delle problematiche  Monte Vezzi e del Depuratore che hanno di fatto sbloccato tali tematiche. Ma guardiamo al futuro. Non pensiamo al passato”.

Anche gli avversari non hanno potuto non riconoscere che Lei, quando si tratta di affrontare vicende spinose come quella del Polifunzionale, è sempre sceso in campo.

“Credo che il compito di un Presidente del Consiglio Comunale non sia quello di sotterrare le questioni e le problematiche della cittadinanza, ma che lo stesso abbia il dovere di portarle alla luce e di affrontarle nel civico consesso promuovendo soluzioni condivisibili e costruttive per il bene della cittadinanza, ciò beninteso dipanando il campo da quelle defatiganti e strumentali che non servono a contribuire al raggiungimento dell’obbiettivo di cui sopra”.

Ultimamente Lei è al centro di una particolare attenzione. Verso la sua persona si è ingenerata una grande protervia da parte di chi con programmati strumentali interventi mediatici tenta di contenere la sua azione. Però nessuno può non ammettere che Lei sarà  determinante per la vittoria di una coalizione.

“Lei lo dice. Veda, io questo problema non me lo sono mai posto. Ho sempre pensato solo ad operare bene facendo tutto il possibile per farlo nell’interesse generale della cittadinanza. E’ probabile che qualcuno non digerisce tutto ciò, perché anche se si proclama portatore di tali istanze poi nei fatti non lo è, e forse proprio per questo getta discredito. Ma che importa. Io credo che bisogna volare alto e non curarsi di ciò, l’importante è non tradire se stessi e i valori seri in cui si crede. I cittadini vedranno ed apprezzeranno ciò, non le chiacchiere di paese…”.

Si è parlato molto di un rimpasto in maggioranza e della possibile defenestrazione di una parte dell’UdC?  Quanto inciderà questa crisi che si è venuta a creare in seno all’amministrazione? È risolvibile?

“Non lo so, né ho la palla di vetro per prevedere il futuro. Credo però che il dibattito interno all’UDC investa una problematica più complessa e che va oltre la stessa UDC: la necessità,cioè,  nell’attuale scenario politico non solo ischitano,  di un centro moderato, portatore di valori cristiani, capace di diventare importante nelle scelte politiche determinanti del nostro paese”.

Se dovesse tornare indietro si ricandiderebbe  con questa coalizione?

“Tutto ciò che ho fatto l’ho fatto con convinzione. Per me la politica è stata una nuova esperienza, che ho deciso di intraprendere tenendo in mente una priorità su tutte che è quella di portare anche in tale ambito i valori in cui credo: ciò per molti è ancora un’ utopia. Io continuo a credere in ciò oggi più di ieri. L’unica cosa che è cambiata è che oggi conosco ad uno ad uno i miei attuali colleghi politici e, quando parlano, riesco a capire quello che veramente pensano ma non dicono, perciò non mi presterò a strumentalizzazioni di nessun genere né da questa parte, né dall’altra”.

Nel Pdl non c’è pace. La questione del candidato sindaco spacca il gruppo. Cosa pensa delle lotte intestine del centrodestra?

“I problemi, chi più chi meno, li hanno tutti. Io per ora penso a dare il mio modesto contributo per la soluzione di quelli della cittadinanza, augurando al PDL di Ischia di risolvere quanto prima i suoi”.