Ischia – Sbugiardato in consiglio comunale?! Quello di ieri è stato un consiglio comunale nero per Antonio Pinto. All’inizio il consigliere Paolo Ferrandino l’ha attaccato pesantemente per la vicenda del distributore dismesso sulla riva destra. Ha contestato che la ditta di carburanti (dove Pinto è amministratore-procuratore) non paga ben 80 mila euro di suolo pubblico. Ma come? La gente comune schiatta per pagare le tasse e alla ditta dei potenti si concede ciò? Intanto, anche sulla vicenda dei trasporti marittimi l’assessore Pinto esce profondamente sconfitto dal civico consesso. A mettere in mezzo l’argomento è stato Antonio Piricelli. Alla fine è passata una proposta del consiglio fortemente voluta da Carmine Bernardo, uno dei grandi protagonisti del consiglio di ieri. Tale delibera consiliare ha mandato letteralmente in crisi l’assessore e prevede che la regione venga diffidata sul nuovo piano orario che discrimina tutta l’isola. Diffidata perché? In sintesi, l’assessore avrebbe dichiarato di aver chiesto il vecchio piano Osp (Piano Orario dei servizi obbligatori inerente alle corse marittime). Dunque è sorto un dubbio: la Regione ha approvato la delibera di Giunta Regionale della Campania n.443 del 9 agosto 2011, nella quale viene stabilito il nuovo piano orario, senza il consenso del comune di Ischia e ha dichiarato il falso? O l’ha approvato con il consenso del comune di Ischia e Pinto ha dichiarato il falso? Bernardo ha chiesto che la situazione venga affrontata di petto dal comune di Ischia. Il consigliere ha insistito che i proventi della tassa di soggiorno, non vengano utilizzati per le salsicciate ma affinché il comune di Ischia noleggi una nave finanziando nuove corse indipendentemente dalla Regione. Inoltre la Regione viene diffidata affinché le ditte che finora hanno fatto il bello e cattivo tempo, non partecipino alla privatizzazione della Caremar, il presunto monopolio deve finire, perché c’è qualche privato che (già opera nel golfo) vuol mettere le zampe sulla società pubblica. Infine la proposta del consiglio è passata e parte delle idee traevano spunto da proposte lanciate durante le conferenze dei capigruppo anche dal presidente del consiglio comunale, Isidoro Di Meglio. Tutta questa vicenda è stata una grande vittoria per Bernardo e per il consiglio comunale nel quale il presidente del consiglio ha mostrato la sua solerzia. Inoltre, nella delibera del consiglio sono stati recepiti anche dei suggerimenti del consigliere Paolo Ferrandino. Sulla vicenda trasporti marittimi ha ipotizzato che il comune debba affrontare il problema entrando a far parte di nuovi assetti societari che, di fatto, rompano il presunto monopolio esistente.
Pinto, alla fine, avrebbe esclamato: “Come faccio ad andare ad interagire ancora a Napoli con i vertici della Regione? Allora mi devo dimettere?”.
A questo punto ci chiediamo: “L’assessore ha accettato quel piano che la regione ha fatto passare sulle nostre teste?”.
Il consiglio l’ha sbugiardato mettendo in luce che i suoi comunicati stampa sono solo aria fritta. Ormai è giunta l’ora delle dimissioni. Egli ufficializzerà le dimissioni da lui stesso avanzate? O preferirà fare un’ulteriore figuraccia rimangiandosi quanto detto? Inoltre, qualcuno avrebbe udito Pasqualino Migliaccio mugugnare per quanto concerne i piani approvati dall’assessore. “Piani orari che passano anche sulle teste delle parti politiche!”.
Adesso Pinto si deve dimettere. Se continuerà lui ad essere l’assessore ai trasporti per il comune capoluogo, andremo tutti a Napoli con un canotto!