Continua ad ispirare grazie ai suoi spara frottole mediatici complotti inventati, al solo fine di nascondere di aver dichiarato in consiglio comunale di non aver approvato il piano orari. Salvo in camera caritatis ammettere di averlo approvato?!

Ischia – Antonio Pinto nella bufera. Il controllore (burattinaio?) di parte dei media locali è stato sbugiardato. Per evitare si sappia ciò farebbe inventare ai suoi spara frottole trame machiavelliche inesistenti. La verità è che in consiglio comunale ha dichiarato di non aver approvato tale schifoso piano orari che pregiudica gli utenti del mare e favorirebbe di fatto gli armatori privati. Invece, il giorno seguente, per non far approvare la delibera di consiglio che osteggia il presunto monopolio nel golfo di Napoli, in camera caritatis avrebbe chiesto di non farla approvare perché si dice che si sia ricordato di aver firmato certe carte in regione e fra queste avrebbe firmato proprio il piano orari…Povero Antonio, il martirizzatore! Non sa più che palle far propinare all’opinione pubblica! La verità è un’altra: Antonio Pinto si è scatenano contro  Isidoro Di Meglio perché ha fatto approvare la delibera di consiglio, una delibera che vuol favorire la libera concorrenza. Grazie al Pio President e alla fattiva collaborazione di Paolo Ferrandino, Carmine Bernardo e dell’intero civico consesso, in poche ore di consiglio comunale, si è fatto tutto quello che Pinto nemmeno in una vita di gestione della delega ai trasporti avrebbe fatto. Finora i suoi risultati pessimi sono sotto gli occhi di tutti tanto che con Stefano Caldoro, per tentare di apparare la vicenda trasporti, sono dovuti intervenire Isidoro Di Meglio e il sindaco. Gli armatori privati non potevano augurarsi assessore “migliore”. Pinto aveva detto che si sarebbe dimesso se la delibera di consiglio fosse stata approvata. Adesso che aspetta? Fa solo sceneggiate?  Perché continua a non spiegare alla gente che non cede la delega ai trasporti, come annunziato? Perché non dice pubblicamente che è amministratore-procuratore della ditta di carburanti comproprietaria di una nota compagnia di navigazione del golfo di Napoli!?

LA DELIBERA TANTO ODIATA DALL’ASSESORE PINOCCHIO E LE FROTTOLE SULLA LIBERA CONCORRENZA!

Finora quel minimo di libera concorrenza, proprio secondo quanto sarebbe emerso nei vari procedimenti innanzi all’antitrust, sarebbe stata garantita dalla compagnia pubblica Caremar che, purtroppo, verrà privatizzata. Secondo alcuni non meglio precisati spara frottole mediatici, sarebbe illegale voler escludere dal bando chi già opera nel golfo (compresa la ditta vicina a Pinto), perché le norme europee non lo consentono. Invece certi scendiletto mediatci, per far gioco al loro padrone- assessore, non dicono che secondo l ‘Unione europea è illegale che vi sia il monopolio o peggio un conflitto di interessi che potrebbero verificarsi nel caso in cui coloro che già operano nel golfo di Napoli si trovassero ad essere titolari o candidati alla totale gestione delle corse marittime proprio nel Golfo. In realtà, il consiglio comunale, nel dare l’indirizzo di voler escludere chi già opera in tale tratto di mare, mira semplicemente a tutelare il libero mercato. Gli attuali privati, da ciò che risulta, non avrebbero mai rinunziato alle corse che detengono e mai avrebbero chiesto seriamente alla Regione l’indizione di nuove gare che garantirebbero sul mercato la vera libera concorrenza. O no?

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