Un’altra tegola per Giosi e compagni. Come anticipato oggi, il presidente della partecipata monezzara ha impedito all’opposizione di visionare gli atti della società. Un atto perseguibile per legge, fatto da chi non è all’altezza di ricoprire la carica di presidente. Carmine Bernardo, Ciro Ferrandino e Giuseppe Di Meglio hanno scritto al Presidente del Consiglio Comunale, Avv. Isidoro Di Meglio, e al Segretario Generale, Amodio.
Il testo della nota
“Nella tua qualità di Presidente del Consiglio Comunale e quale garante dei diritti dei consiglieri comunali, ti
informiamo che oggi 26/01/2012 alle ore 12.00 ci siamo recati presso la sede di Ischia Ambiente per
verificare alcuni documenti, allo scopo di fare chiarezza su insistenti voci di piazza di gravi irregolarità nella
gestione della società.
Il Presidente della società, informato dai dipendenti presenti, ci ha impedito l’accesso assumendo la
necessità di una richiesta scritta. Tale suo atteggiamento non si è modificato neanchè quando il segretario da
noi contattato ha nuovamente affermato il pieno diritto dei consiglieri di visionare ogni atto o documento del
Comune e delle società partecipate.
Il grave comportamento del Presidente della partecipata, in uno all’atteggiamento intimidatorio tenuto dal
Sindaco nell’ultimo consiglio comunale, non consente ai sottoscritti di poter svolgere il loro compito di
indirizzo e controllo.
Siamo sicuri che condividerai la necessità di fare chiarezza e verificare le tante notizie che circolano nel
paese e la necessità di assicurare ai consiglieri di poter svolgere la propria attività senza ostacoli di sorta ed
intimidazioni.
Per quanto sopra, ti chiediamo di adottare ogni atto del tuo ufficio diretto a consentire ai consiglieri il libero
accesso ai documenti ed agli atti anche delle società
Ti chiediamo, anche di invitare formalmente il Sindaco a non intimidire ulteriormente i consiglieri con
minacce di querele, che allo stato hanno il solo scopo di aumentare il nostro impegno nel fare chiarezza sugli
appalti pubblici, spesso financhè sanzionati dal TAR come illegittimi, e sulle spese folli delle società
partecipate.
La presente è diretta anche al Segretario Generale invitandolo ad effettuare la denuncia contro il Presidente
di Ischia Ambiente per i reati perseguibili di ufficio presenti nei fatti suindicati
La denuncia costituisce preciso obbligo di legge e la sua omissione costituisce reato (artt. 361, 362, 365 cod.
pen).
Cordiali saluti
Ischia, 26.01.2012
F.to
Dott. Giuseppe Di Meglio
Avv. Carmine Bernardo
Dott. Ciro Ferrandino