Leggete la verità!Certi non meglio precisati mercenari, i nuovi lecchini del sindaco, già stanno provvedendo a dire frottole…
Tratto da Movimento isolano del 23 gennaio
Ischiambiente nel caos. I cittadini pagano le tasse. Certi alberghi meno. Sabato 21 gennaio si è svolto un lunghissimo CdA di fuoco, che è iniziato alle 9.30 ed è proseguito fino alle 14.00. Durissimo lo scontro fra Gennaro Arcamone e il presidente Gianni Di Meglio, che tutto sembra fare tranne che osservare i propri doveri. Durante lo svolgimento del Cda è emerso che IschiaAmbiente non paga i costi di discarica e cambierebbe spesso le società che svolgono il servizio. Queste stanno facendo causa. Perfino il cimitero sarebbe pieno di vecchie bare, rifiuti speciali, che le società specializzate non ritirano perchè non retribuite. (Dove sono finiti i 2milioni e mezzo di euro che, come dice Bernardo, Ischiambiente ha incassato in più?). In verità, la vicenda dei costi di discarica non pagati sono una vera bomba per Ischiambiente. Questa ha ricevuto da parte della DE.FI.AM un decreto ingiuntivo esecutivo immediatamente per oneri di discarica non pagati pari a 379mila euro, che, con ulteriori spese legali, arriverà a circa 550mila euro. Il decreto ingiuntivo è stato eseguito da parte della ditta DE.FI.AM e oggi, lunedì 23 gennaio, secondo voci dell’ultima ora, la società sta provvedendo alla notifica del pignoramento dei conti bancari. Il presidente Di Meglio appare superficiale (imbeccato da Giosi Ferrandino?) e starebbe scavando la fossa alla società in quanto, secondo quanto sarebbe emerso nel Cda, il costo ricade proprio sul comune e, pertanto, il presidente sarebbe stato inadempiente perché non avrebbe trasmesso alcuna comunicazione ufficiale al socio Comune per non creare problemi al sindaco e alle sgangherate casse dell’Ente. Con la messa in esecuzione del pignoramento da parte della DE.FI.AM, Ischiambiente vedrà i conti correnti bloccati e non potrà comprare neanche una matita per mancanza di liquidità. Gli stipendi dei lavoratori potranno essere pagati solo dopo l’avvenuto pagamento del credito alla DE.FI.AM e ciò sempre che non arrivino altri creditori a pretendere di essere pagati. Il consigliere Ciro Ferrandino fa bene a pungolare il sindaco.
Caro Giosi, non ti sta riuscendo di evitare il fallimento di Ischiambiente prima delle elezioni.
SUL TAPPETO VI È SEMPRE LA CAUSA DI LAVORO DELL’ARCH.CENATIEMPO, STRATEGICAMENTE ASSENTE NEL CDA DI SABATO
Lo scontro fra l’avv. Arcamone e il presidente Di Meglio è diventato ancor più cruento sul problema creato dal fido braccio destro del sindaco, Ciro Cenatiempo. Questi ha intentato una causa di lavoro che costerà sangue ai cittadini i quali, forse, pagano così i portatori d’acqua allo schieramento elettorale del sindaco. Sulla causa di lavoro di Cenatiempo, l’avv.Arcamone avrebbe contestato al presidente tutte le sue inadempienze. Infatti, il presidente ha provveduto da solo alla nomina del legale per la vicenda Cenatiempo, ignorando il fatto che da un mese l’ avv. Gennaro Arcamone aveva richiesto la discussione collegiale sul punto. In sintesi, il presidente, in maniera arbitraria e in palese violazione del disciplinare che contempla la nomina dei legali, ha nominato il legale, che dovrà difendere Ischiambiente, senza la ratifica del CdA . Inoltre, l’avvocato non sarebbe un esperto giuslavorista come la trattazione del caso richiedeva. Appare evidente che il presidente abbia creato le condizioni per la vittoria della causa da parte di Cenatiempo. Dunque, il consiglio di amministrazione non ha formalmente dato mandato ad un legale e, nel pieno rispetto della legge, Arcamone si è opposto alla ratifica della nomina. La causa si svolgerà fra pochi giorni e tutte le responsabilità personali civili e penali, di fatto, sono del presidente. L’avvocato Arcamone ha dato battaglia per difendere gli interessi dell’ente e dei cittadini. Il presidente Di Meglio avrebbe obiettato che lui ha una polizza che lo copre dalle responsabilità erariali .. E’questo il modo di amministrare?
Intanto, è stato dato mandato all’avv. Elena Fortuna per ricorrere al Tar per la nomina del commissario ad acta per il credito di 1milone di euro nei confronti del comune di Barano.
ULTIME CHICCHE
L’architetto Cenatiempo, il fido braccio destro di Giosi Ferrandino, dopo essere stato raccomandato da quest’ultimo e assunto con lauto stipendio, pretende l’assunzione a tempo indeterminato. In suo soccorso Gianlupo, sotto banco, avrebbe brigato a suo favore indirizzando l’architetto verso un avvocato amico di piazza San Rocco e, allo stesso tempo, avrebbe ispirato al presidente Di Meglio la nomina di un altro avvocato suo amico?!…Sarà vero? Ma l’architetto è legato a filo doppio pure a Iannotta. Chi prenderà i suoi voti?