Ischia – Relativamente al comunicato stampa diramato dalla EVI s.p.a. in liquidazione, il Capogruppo Consiliare di Minoranza al Comune di Ischia, Davide Conte, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “I trionfalismi dei vertici EVI contenuti nel comunicato stampa diffuso quest’oggi sono la classica dimostrazione di quanto la verità dei fatti possa essere mistificata, nel perfetto stile utilitar-bolscevico del liquidatore EVI Geom. Domenico Di Vaia. E’ chiaro a tutti che la sentenza del TAR Campania Napoli sancisce a chiare lettere il grave abuso commesso da parte del liquidatore Di Vaia, in forza del parere del suo avvocato convenzionato Enzo Molino, nell’aver negato con ragioni ritenuteASSOLUTAMENTE INSUFFICIENTIl’accesso agli atti a un consigliere comunale, non essendoci nulla e nessuno da tutelare se non l’attività sacrosanta di un consigliere comunale, a cui l’EVI -al pari del Comune e di tutte le partecipate- è inequivocabilmente assoggettata. Principio, questo, che assume valenza ancora superiore, se si considera che la richiesta proveniva da un consigliere comunale di minoranza,cui i principi fondanti delle democrazie e la legge (cfr., ad esempio, l’art. 44 del medesimo Testo unico sugli Enti locali) attribuiscono compiti di controllo dell’operato della maggioranza e, quindi, dell’esecutivo, qui inteso nella sua più larga accezione di apparato politico ed apparato amministrativo“, recita testualmente la sentenza.
Piuttosto che affidarsi a proclami che lasciano il tempo che trovano, Di Vaia farebbe bene a spiegare come mai innanzi al TAR si è dichiarato impossibilitato a fornire una situazione dettagliata delle posizioni creditorie vantate dall’EVI nei confronti dell’utenza, per poi confermare nella medesima memoria che
il numero dei morosi ad oggi viene quantificato in complessivi 4795 posizioni“. Di questa, come di altre gravi contraddizioni emerse nell’ambito di questa vicenda contraddistinta dalla vergognosa omertà mirata a nascondere le magagne contabili di una società che fa acqua da tutte le parti e che tutto sta facendo, tranne completare la propria fase di liquidazione secondo quanto previsto dalla Legge, chiederò presto conto al Procuratore Capo della Repubblica di Napoli e al Presidente del Tribunale di Napoli in un imminente incontro nelle rispettive sedi.