Dopo aver concesso molto spazio allo schieramento dell’opposizione, per questioni di par condicio, ascoltiamo Isidoro Di Meglio, uno dei personaggi più importanti dell’amministrazione uscente.
Come presidente del consiglio comunale qual è l’azione amministrativa la inorgoglisce?
“Anche se vi sono stati dei Consigli Comunali che per Ischia rimarranno storici come ad esempio quello celebrato fuori dalla sede istituzionale di via Iasolino e precisamente presso la sala convegni dell’Hotel Continental per la soluzione della problematica del Polifunzionale e della popolazione liceale dell’isola, ed altri come quello che ha visto per la prima volta la partecipazione esterna dei consiglieri Regionali e del Commissario Straordinario di Governo per la problematica di Monte Vezzi e del depuratore in località San Pietro, penso che la novità sia stata rappresentata dal modo di dare la degna importanza al ruolo istituzionale rappresentato, e dalla conduzione sempre tesa a trovare il consenso unanime, superando le appartenenze e le particolarità, per porre a soluzione le problematiche rilevanti per l’interesse della collettività”.
Se vincerete l’elezioni, quale problema da risolvere immediatamente metterà sul tavolo? “Innanzitutto occorre continuare nella fase di stimolo presso gli Enti competenti per completare l’opera iniziata ed ormai in fase di definizione per Monte Vezzi e per il completamento delle opere riguardanti il Depuratore, inoltre non dimentichiamo tutta la problematica dei trasporti marittimi che è decisiva non solo per gli interessi degli isolani che si devono recare in terraferma ma anche e soprattutto per la qualità dell’offerta turistica”.
Una campagna elettorale così avvelenata non si era mai vista. Quale spiegazione si è dato?
“Penso che la classe politica isolana abbia bisogno di maturare e che tutti, non solo alcuni, debbano sforzarsi di contribuire alla soluzione delle problematiche che Ischia deve affrontare per superare la crisi in cui versiamo, che è internazionale, nazionale ma anche isolana, dicevo tutti: per questo dobbiamo fare in modo che una volta raggiunto il risultato della vittoria delle elezioni- che secondo me è scontato- subito dopo tutti si rendano partecipi della soluzione delle problematiche a cui mi riferivo e non si occupino di altro, lasciando solo ai più responsabili il compito di sobbarcarsene gli oneri”.
Si sente imbarazzato per il voto disgiunto che consente ai cittadini di votare lei ma non il sindaco Giosi Ferrandino?
“In campagna elettorale sto promuovendo con tutte le mie forze, l’unità del voto mio e quello di Giosi Ferrandino Sindaco, perché tutti sanno e lo hanno visto chiaramente, che la persona che è stata più unita e vicina a Giosi soprattutto nei momenti di difficoltà che la nostra amministrazione ha avuto, sono stato io, dando pieno sostegno e assicurando in Consiglio Comunale stabilità al Sindaco e all’amministrazione. Del resto io sono stato il più fervido suo sostenitore nella campagna che lo ha visto eletto alle Provinciali e -a differenza di qualcun altro della nostra compagine – ho promosso con risultato rilevante la votazione del candidato del partito di Giosi alle Regionali. Quindi di che cosa vogliamo parlare ?”.