Sono finiti i tempi d’oro dove per le cause perse dal comune pagavano i cittadini con le tasse. Oggi Bernardo chiede di individuare i dirigenti che non hanno gestito correttamente le attività e sottolinea che debbano essere questi a pagare le somme per le quali il comune verrà condannato. Ecco perché alcuni personaggi avrebbero avviato una campagna diretta a screditare Bernardo. Come già scritto la settimana scorsa su Movimento isolano, la d’Onofrio chiede al Comune di Ischia un risarcimento danni di 446.695,02 euro. Ella nel suo atto scrive:
“Il rapporto di lavoro si è svolto in maniera continuativa dal 01/03/2001 al 09/06/2011. La dott.ssa D’Onofrio aveva l’Incarico di Direttore della Biblioteca Comunale “Antoniana” di Ischia, conresponsabilità sia del funzionamento della struttura che del risultato delle sue attività, ovviamente secondo le direttive impartite dal Sindaco o dal Direttore Generale; Il rapporto di lavoro con tali caratteristiche viene inquadrato come rapporto subordinato e in considerazione dell’altro profilo professionale e delle elevate responsabilità, ricondotto al C;CNL Dirigenti degli Enti Locali; La retribuzione presa a riferimento per il calcolo è quella prevista dal contratto con l’esclusione della”Retribuzione di Posizione” che resta esclusiva facoltà dell’Ente; Le differenze retributive sono indicate al lordo delle ritenute previste per legge”.
Se il comune verrà condannato chi pagherà???
Il testo dell’interrogazione
Al Sindaco Comune di Ischia
Oggetto: interrogazione a risposta scritta ai sensi dell’art. 43 TUEL e dell’art. 23 Regolamento funzionamento consiglio comunale.
Il sottoscritto Avv. Carmine Bernardo, consigliere comunale di Ischia
Premesso che
– la dott. Angelina D’Onofrio ha notificato al Comune di Ischia ricorso ex art. 414 cpc con il quale chiede al Giudice del Lavoro di accertare la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato con il Comune di Ischia dall’01/03/2003 fino al 31/05/2010 e dichiarare la illegittima apposizione del termine ai contratti stipulati. La dott.ssa chiede, altresì, che il Comune venga condannato a pagare la somma di €446.695,02, oltre interessi e rivalutazione per somme dovute in relazione alla mansioni effettivamente svolte, della quantità della prestazione offerta e dell’inquadramento rivendicato;
– l’esito del giudizio potrebbe esporre il Comune di Ischia a pagare la consistente somma richiesta, con un ulteriore aggravio della situazione finanziaria dell’ente che si ripercuoterebbe con un ulteriore aumento della tassazione a carico dei cittadini o riduzione dei servizi erogati dal Comune;
– le doglianze della dott.ssa D’Onofrio, qualora fossero accertate in sede di giudizio, evidenzierebbero responsabilità dei dirigenti competenti nel tempo succedutesi ( Direttore generale, responsabile amministrativo o altro dirigente competente) che hanno gestito il rapporto di lavoro con la D’Onofrio;
– vi sono numerosi altri contratti stipulati del tipo di quello contestato dalla D’Onofrio i cui beneficiari potrebbero rivendicare gli stessi diritti
Tutto ciò considerato interroga il Sindaco ing. Giuseppe Ferrandino chiedendo:
quale iniziativa, anche di natura cautelare (formulazioni di riserve a carico dei responsabili e successive interruzioni della prescrizione), intende adottare a salvaguardia degli interessi del Comune di Ischia e della sua comunità, anche in relazione alle responsabilità dei dirigenti che hanno predisposto i contratti e/o gestito il rapporto quale iniziativa intende adottare per evitare che ulteriori casi come quelli di cui sopra si possano verificare nel comune di Ischia.
Si attende risposta scritta nei trenta giorni riservandosi in mancanza ogni iniziativa anche di natura penale.
Ischia 18/06/2012
Avv. Carmine Bernardo