Ischia – Questa testata si batte apertamente contro la tassa di soggiorno, fortemente voluta da Giosi Ferrandino e dal neo presidente del consiglio comunale, Gianluca Trani. Siamo venuti a conoscenza che questa mattina, con una lettera diffusa nella sede comunale, molti albergatori e tour-operators, hanno esternato il loro dissenso verso l’ odiosa tassa che uccide il turismo.
Pubblichiamo di seguito il testo
Preg.mo Sig.
Sindaco del Comune di Ischia
Preg.mo Sig.
Presidente del Consiglio comunale di Ischia
Oggetto : imposta di soggiorno
Con la presente si esprime la ns. viva preoccupazione e contrarietà all’introduzione dell’Imposta di soggiorno.
L’esperienza già vissuta in altre località ha dimostrato che essa incide in maniera estremamente negativa sulla scelta della destinazione, limitandone decisamente la competitività sul mercato.La problematica assumerebbe contorni ancor più marcati per il ns. prodotto, considerato che il soggiorno medio sull’isola d’Ischia si attesta sulle 6 notti e trova peraltro il proprio picco in termini di durata nei mesi di settembre ed ottobre allorquando si registra un soggiorno medio di 7 notti.
A tal riguardo si citano i dati 2011 diffusi dall’Azienda di cura e soggiorno di Ischia:
• generale 2011 : arrivi 557.371- presenze 3.326.906 – soggiorno medio 6 notti
• settembre 2011 : arrivi 79.369 – presenze 516.893 – soggiorno medio 7 notti
• ottobre 2011: arrivi 46.121- presenze 311.699 – soggiorno medio 7 notti
Dalla lettura dei suddetti dati si evince chiaramente che l’introduzione dell’Imposta avrebbe un forte effetto disincentivante nel confronti del turista, viepiù quello autunnale notoriamente incline ad un soggiorno più lungo. Per converso, si registrerebbe un aumento della domanda di soggiorni brevi, per lo più concentrati sui fine settimana, con le intuibili negative ripercussioni sull’intera economia turistica locale. Non va poi dimenticato che, in virtù degli accordi già siglati con I T.O. per il 2012 nonché della contrattazione già conclusa per Il 2013 con i T.O. operanti sul mercato estero, l’introduzione dell’Imposta risulterebbe di difficile gestione e motivo di tensione commerciale.
A fronte delle suddette ricadute negative sull’intero indotto turistico locale riteniamo che 11 gettito si rivelerebbe ben inferiore rispetto alle attese, per effetto di possibili sacche di evasione che potrebbero generarsi soprattutto nelle strutture alberghiere a conduzione familiare. largamente diffuse sul territorio comunale di Ischia.
Alla luce di tali considerazioni invitiamo l’Amministrazione ed il Consiglio Comunale a rivedere le proprie determinazioni in ordine all’imposta, rinviando ogni decisione al termine della corrente stagione turistica ed all’esito di un confronto con l’imprenditoria locale.
Confidando nella opportuna diffusione del presente comunicato ai componenti del Consiglio comunale ed In un positivo riscontro, si porgono distinti saluti.
Ischia, 13.08.2012