comunicato stampa – Ischia – Un’assemblea particolarmente attiva, che non perdona nessuno e che non demorde. In sintesi occorre:
a) una riflessione regionale in Consiglio sulla svendita della Caremar e sugli intrecci d’affari nel Golfo di Napoli che soffocano la libera concorrenza e che creano lottizzazioni di porti e monopolio commerciale; una svendita, quella della Caremar, che raggiungerebbe il top nella eventualità che vada ai privati, così come vuole la maggioranza regionale con il tacito consenso dell’opposizione consiliare regionale alla quale l’autmare pure si è rivolta, ma senza esito, purtroppo;
b) censurare il ruolo di Vetrella , chiedendone le dimissioni, per aver imposto una procedura in contrasto con gli indirizzi programmatici inseriti nella finanziaria del 2009; censura anche per il Cons. di De Siano ( chiedendone le dimissioni da Presidente della IV Commissione ) per le sue omissioni nella qualità di Presidente e per il sospetto conflitto d’interesse; ma anche perché ha tradito le aspettative dei suoi compaesani ischitani;
c) chiedere la rimozione del quadro dirigente Caremar ( a partire dal suo AD ) per evidente incapacità imprenditoriale e per mancanza di quello spirito propulsivo che avrebbe dovuto consigliare – nei momenti di crisi di bilancio – di dire dei no; per non aver preteso impegni concreti sulle corse notturne effettuate e mai retribuite; per la sua assenza dal mercato / vedi gare/ pur consentito con un bilancio fuori convenzione. Le unità in esercizio oggi sono ridotte all’osso, linee soppresse, normale manutenzione zero, stipendi decurtati, eccessivo carico di lavoro non retribuito oltre che essere pericoloso per la sicurezza, mancanza di fondi per acquistare la nafta anche per un’opportuna riserva a bordo che sia di garanzia anche per le emergenze, ….. .
d) metter in moto meccanismi regionali e locali di democrazia partecipata sia per la definizione dei servizi minimi da assegnare a Caremar rinnovata ( gestione in house ) che per il resto dei servizi OSP da mettere a gara; rimuovere il Regolamento per i residuali che oggi non consente la libera concorrenza; le questioni tariffarie ed i regolamenti per consentire agevolazioni a chi è in mobilità per questioni di salute.
Nicola lamonica