di Marco D’Ambra comunicato stampa– Da dipendente ribadisco che Ischia Ambiente non deve andare in liquidazione. Da cittadino lo stesso. E’ l’unica azienda isolana che realizza un servizio soddisfacente con meno di quanto si raccoglie dalla Tarsu. Nove milioni di euro a fronte di sette di spesa. Dove sono i due milioni di avanzo? Quest’anno noi dipendenti abbiamo subito la peggiore delle umiliazioni. Non verremo pagati. Natale senza tredicesima. Può capitare, come è già capitato in passato, qualche ritardo di giorni, ma a Natale la tredicesima va data, senza scuse. Il nostro prezioso lavoro non viene preso in considerazione da chi ci amministra. Vogliono chiudere una società in attivo che produce un servizio eccellente e che non ha rivali a livello isolano. Percentuali di differenziata di tutto rispetto, paese pulito. Nell’ultimo scambio di auguri natalizi del 2011, il sindaco Giosi Ferrandino ringraziò tutti gli operai e disse che solo con il nostro lavoro potevamo garantire la sopravvivenza della società. Abbiamo rispettato quel patto, ma non siamo stati ricambiati. Oggi dobbiamo innescare l’ennesima battaglia per garantire “ il piatto a tavola” per la nostra famiglia. Nel periodo estivo non abbiamo ricevuto la fornitura del vestiario, siamo arrivati a fine anno e neanche quella invernale ci hanno consegnato. Gli spogliatoi versano in condizioni pietose, igienicamente parlando. Il Tfr non viene versato regolarmente sui fondi degli operai. Usiamo automezzi che andrebbero rottamati. Abbiamo subito tutto questo per continuare a lavorare. La collaborazione chiesta dall’azienda è stata data oltre il limite consentito. Ora basta. Non si scherza più. Non si amministra così un’azienda. La buonanima di Raffaele Andreozzi, per tutti i direttore, si sta rivoltando nella tomba, non avrebbe mai e poi mai lasciato gli operai senza stipendio. E’ vero che la crisi ha portato un vento di precariato e insopportabilità collettiva, ma se la popolazione paga una tassa per un servizio è giusto che chi ha preso questi soldi li sappia distribuire equamente senza lasciare i lavoratori con le brache in mano. Lotteremo fino alla fine per far rispettare i nostri diritti, i doveri li abbiamo già espletato da tempo
Marco d’Ambra
Operatore ecologico
Ischia Ambiente