di Carmine Bernardo – Ischia -Alcuni grandi alberghi del Comune di Ischia stanno realizzando, in regime di convenzione, un lungo tratto di fogne che dovrebbe consentire alle loro strutture di poter scaricare nelle fognature i reflui prodotti.
La realizzazione del progetto costituisce un grave pericolo per la balneabilità delle nostre acque e non risolve i problemi degli albergatori.
Come è a tutti noto il Comune di Ischia è sprovvisto di un impianto di depurazione (se ne sta costruendo con estrema lentezza uno in località San Pietro) ed i reflui immessi nelle fognature ( interessanti una piccola parte del Comune, quasi esclusivamente la zona porto) vengono scaricati a mare a mezzo condotta sottomarina, senza alcuna depurazione, ma solo con un trattamento primario. Ogni anno sono tante le infezioni che interessano i bagnanti, molto probabilmente riferibili proprio all’inquinamento dei reflui scaricati a mare senza trattamento.
Il Sindaco Ferrandino, senza farsi alcuno scrupolo, invece di impegnarsi a far completare i lavori del depuratore, che durano da molti anni, consente ai più importanti alberghi del Comune con potenzialità di produzione dei reflui enorme, di scaricare anche questi nelle fogne e quindi a mare, contribuendo ad aggravare, forse irrimediabilmente la balneabilità del nostro mare.
E’ vero che nei vari atti adottati si precisa che prima della messa in esercizio delle fogne i richiedenti devono essere autorizzati dall’ATO Na 2 ; ma si sa che tali autorizzazioni non potranno essere mai date, per i motivi che di seguito dirò, e che è consentito in assenza di risposta alla richiesta nei 60 giorni di allacciarsi alle fognature. Quindi tutti si allacceranno alle fogne, il Sindaco farà finta di non vedere e speriamo che il nostro mare non venga definitivamente inquinato.
Ma anche gli stessi albergatori, che sempre si lamentano per la crisi del turismo, ma che non esitano poi a porre in essere azioni micidiali per la balneabilità del mare, sicuramente da questo accordo non sono garantiti ed anzi corrono gravi rischi.
Loro saranno sempre degli abusivi quando si immetteranno in fogna, con i conseguenti rischi anche di natura penale a loro carico. Vediamo perché.
La convenzione sottoscritta prevede che prima dell’immissione in fogna devono essere autorizzati dall’ATO Na2 . Tale autorizzazione non potrà mai essere concessa, sia perché l’Ato è un ente inattivo, sia perché manca la certificazione dell’EVI, ente gestore delle fognature, che il depuratore (inesistente) sia funzionante e rispetti la normativa vigente.
E’ vero che trascorsi 60 giorni dalla richiesta potranno allacciarsi e scaricare per i successivi 60 giorni, ma dopo questo termine sono degli abusivi e basterà un semplice controllo dei NOE per subire conseguenze gravissime per le loro aziende.
Allora c‘è da chiedere agli albergatori ed al Sindaco: in questa situazione conviene correre un rischio così grave di inquinamento marino, senza poi dare alcuna certezza alle aziende? Non era il caso di impegnarsi a far completare i lavori del depuratore?
Una cosa interessante a prova di come opera il Ferrandino sindaco: la richiesta ed il progetto è stato presentato al Comune di Ischia venerdì 11 gennaio, il lunedì 14 gennaio la Giunta lo ha anche approvato. Pensate che per ogni richiesta così funziona il Comune di Ischia? O solo per gli albergatori vi è tale privilegio? La risposta è ovvia.