Ciro Ferrandino scrive al segretario provinciale del PD di Napoli, Gino Cimmino.
“Delle considerazioni sul Partito Democratico del comune d’Ischia vanno fatte e devono per forza coinvolgere e rendere partecipe il segretario provin-ciale.
Bisogna partire dal 17 dicembre 2011 quando il sindaco Giosi Ferrandino ha realizzato, annunciato ed ufficializzato l’accordo PD-PDL che poi ha pre-sentato alle elezioni amministrative di maggio 2012 al comune d’Ischia (Comune superiore ai 15.000 abitanti).
Tale accordo è stato reso operativo fin da subito con la nomina di due asses-sori del PDL nell’Amministrazione di Giosi Ferrandino (Gennaio 2012) e concretizzatosi poi anche con le elezioni amministrative di Maggio 2012 vinte dal sindaco Giosi Ferrandino grazie alla presenza del PDL in coalizio-ne; ciò ha determinato che il PD ed il PDL governano Ischia insieme, con rappresentanze del PDL in giunta, negli organi di governo e nel nuovo con-siglio comunale.
Nel tempo tale accordo è stato commentato negativamente non solo dalla stampa nazionale, ma è diventato un vero e proprio “caso Ischia” che ha fat-to ridere l’Italia intera, ed ha fatto perdere credibilità al PD ad Ischia.
Sebbene il sindaco Giosi Ferrandino abbia vinto le elezioni amministrative di maggio 2012 grazie proprio all’accordo PD-PDL, il Partito Democratico alle elezioni politiche di Febbraio 2013 ha avuto una vera e propria debacle ad Ischia, scendendo ai minimi storici nel Comune capoluogo e di conseguenza in tutta l’isola.
La vicenda di questi mesi, richiede una riflessione critica sulla qualità poli-tica del PD di Ischia.
Se il Partito Democratico vuole tornare ad essere credibile -e quindi a svol-gere un ruolo centrale nell’azione sia politica che amministrativa- deve prendere le distanze dall’accordo stipulato da Giosi Ferrandino (che conti-nua a professarsi del PD) con il PDL e deve estromettere Giosi Ferrandino dal gruppo PD alla Provincia di Napoli e dal PD.
Tale accordo è in piedi ed operante (con consiglieri e assessori PDL presenti nella Giunta Ferrandino) e visto il silenzio del PD per l’opinione pubblica, per gli elettori, per gli amici e per i compagni questo significa avallare un “matrimonio innaturale” che altri hanno definito “la morte della politica”.
Il PD anche alla luce degli scarsi risultati ottenuti ad Ischia alle ultime ele-zioni politiche deve far rispettare le regole democratiche della Politica, sconfessando la grave situazione che si è venuta a creare nel PD d’Ischia. Con l’accordo tra il PD del sindaco Giosi Ferrandino e il PDL si è fatto ad Ischia quello che (giustamente) non si vuole fare a Roma per il Go-verno nazionale.
Il silenzio assordante del PD napoletano, campano e nazionale agli occhi degli attenti cittadini legittima l’accordo e porta agli scarsi risultati del parti-to ad Ischia che è diventato il terzo partito.
L’operazione è stata percepita dagli Ischitani come un accordo personale e di potere per il successo del sindaco Ferrandino, a discapito del Partito De-mocratico!
Per non parlare dell’ultimo tesseramento organizzato dalla sera alla mattina, senza una discussione politica; e questo senza che simpatizzanti, amici e compagni che storicamente hanno sostenuto il partito fossero anche solo informati del nuovo tesseramento.
Il PD di Ischia non è radicato nella società e non riesce ad esprimersi come forza di coesione sociale, culturale e economica e non sa caratterizzarsi come realtà autonoma di elaborazione e di proposta politica.
Mi auguro che il PD non intenda continuare a sottostare a tale accordo e ponga l’attenzione su questa situazione incresciosa.
Oggi il Pd ad Ischia è “impresentabile” perché non credibile e lontana dai problemi della gente”.
Cordiali Saluti
Ischia, 29 marzo 2013
Ciro Ferrandino
Consigliere Comune di Ischia