Bilancio amaro. Ecco una nuova denuncia di Carmine Bernardo. Altre interrogazioni sui residui attivi cancellati che restano senza risposta. Il sindaco d’Ischia fa orecchi da mercante. Infatti il consigliere Bernardo scrive: “Sono stato costretto nuovamente a denunciare il Sindaco d’Ischia e l’assessore Iannotta per la mancata risposta alla mia interrogazione del 20/05/2013. Vedo che solo a seguito delle denunce questo Sindaco procede a riscontrare le richieste dei consiglieri comunali. Infatti, per la precedente denuncia del 17/06/2013, dopo pochissimi giorni gli uffici hanno riscontrato le mie richieste.Nel caso di specie la mia interrogazione era diretta a conoscere i nominativi delle posizioni tributarie cancellate per un ammontare di oltre € 2.200.000. La richiesta ha un alto valore per la necessaria trasparenza dell’azione amministrativa, soprattutto in questo momento in cui i cittadini si vedono perseguitati con azioni legali durissime per tasse non pagate e spesso non dovute, anche per meno di mille euro. E’ opportuno che si conoscano i nominativi delle posizioni cancellate. Sono sicuro che il Sindaco farà di tutto per non fare conoscere i nominativi beneficiati dalle cancellazioni giustificando queste con motivi di cautela”.
Di seguito il testo della denuncia indirizzata dal consigliere alle autorità, al sindaco e al presidente del consiglio comunale.
Oggetto: violazione dell’obbligo di risposta nei termini di legge alle interrogazioni presentate dai consiglieri comunali.
Il sottoscritto avv. Carmine Bernardo consigliere comunale del Comune di Ischia,
PREMESSO
– di aver presentato in data 20/05/2013, prot. 12665, interrogazione a risposta scritta diretta al Sindaco del Comune di Ischia ed all’Assessore al Bilancio ed alla Programmazione Economica (cfr. doc. 1) per conoscere l’elenco delle posizioni eliminate dai residui attivi nell’anno 2012, con la indicazione degli intestatari e dei relativi importi, nonché i motivi che hanno indotto l’amministrazione a procedere alla loro cancellazione
– nonostante la rituale interrogazione il Sindco e l’Assessore ad oggi non hanno fornito risposta
CONSIDERATO
– che il comportamento omissivo del Sindaco e dell’Assessore viola l’articolo 43 del D.lvo 267/2000 che prevede il diritto dei consiglieri comunali di presentare interrogazioni e mozioni, di ottenere dagli uffici competenti tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utile all’espletamento del proprio mandato, e l’obbligo per il Sindaco, o gli assessori da esso delegati di rispondere entro 30 giorni alle interrogazioni ed ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai consiglieri
— che lo statuto comunale all’art. 29 prevede che il termine di risposta alle interrogazioni è ridotto a 15 giorni
– che integra il reato di omissione di atti di ufficio ( art. 328 c.p.) la condotta omissiva serbata a fronte della richiesta di un consigliere comunale in quanto la Cassazione individua nell’art. 43 del D.Lvo 267/2000 la fonte di un “diritto all’informazione” del consigliere comunale nei confronti dell’apparato esecutivo, corollario del potere di sindacato ispettivo, di stimolo e di controllo sull’attività degli organi comunali;
– che la mancata risposta alle interrogazioni dei Consiglieri è da interpretare a tutti gli effetti come una mancata risposta alla cittadinanza tutta, in quanto l’amministrazione è tenuta a riscontrare tali istanze non solo per questioni di correttezza istituzionale ( nonché di elementare buona educazione) ma per chiarire le linee di indirizzo del Governo cittadino ed orientare così al meglio le azioni dei consiglieri;
– che detta violazione compromette il diritto del singolo consigliere comunale a poter esercitare con pienezza il mandato consiliare
– che detta violazione costituisce grave e perdurante violazione di legge tali da giustificare lo scioglimento del Consiglio Comunale
– che in data 17/06/2013 è stata presentata identica denuncia ( numero registro denunce 3953) e che solo nel consiglio comunale tenutosi il 02/07/2013 il Sindaco ha risposto alle interrogazioni, mentre qualche giorno prima erano pervenute risposte e documentazioni dal responsabile dell’Ufficio Finanziario;
– che è evidente che il Sindaco di Ischia risponde alle interrogazioni solo in presenza di denuncia alle autorità in indirizzo, reiterando l’illegale operato della sua amministrazione e le gravi e perduranti violazioni che giustificano lo scioglimento del Consiglio Comunale
Tanto premesso e considerato:l’avv. Carmine Bernardo, consigliere comunale del Comune di Ischia,
presenta
formale denuncia querela nei confronti del Sindaco di Ischia Giuseppe Ferrandino e dell’assessore Iannotta Sandro, destinatari della interrogazione di cui sorpa per il reato previsto e punito dall’art. 328 cp o per tutti gli altri reati riscontrabili nei fatti suindicati, chiedendo la giusta punizione dei colpevoli e di essere avvertito ex art. 408 cpp in caso di archiviazione o richiesta di proroga delle indagini
CHIEDE
A S.E. Ill.ma il Prefetto di Napoli di valutare la sussistenza dei motivi di grave ed urgente necessità per l’adozione dei provvedimenti di cui all’art. 141 D.lgs 267/2000 ovvero delle misure ritenute opportune, stante la impossibilità di assicurare il rispetto dei diritti del consigliere comunale di minoranza.
Al sig. Presidente del Consiglio Comunale di iscrivere al primo punto dell’ordine del giorno della prima seduta del consiglio comunale gli argomenti di cui alle interrogazioni indicate in premessa ed allegate alla presente.
Ischia 08/07/2013
Avv. Carmine Bernardo
Ecco l’interrogazione a cui il sindaco e i suoi non hanno risposto
Oggetto: interrogazione a risposta scritta ai sensi dell’art. 43 TUEL e dell’art. 23 Regolamento funzionamento consiglio comunale.
Il sottoscritto Avv. Carmine Bernardo, consigliere comunale di Ischia
Premesso che
– i revisori dei conti nella relazione al consuntivo 2012 hanno evidenziato che nel decorso anno sono stati eliminati residui attivi per ICI per un totale di € 1.318.207,62 e per Tarsu per € 885.164,21;
– le consistenti poste cancellate impongono una attenta verifica sulle ragioni che hanno indotto l’amministrazione a cancellare queste importanti e consistenti poste, nonché per ragioni di trasparenza,.di conoscere gli intestatari delle poste eliminate
– il mancato incasso dei consistenti importi cancellati impediscono all’Amministrazione di poter finalmente avviare una politica di riduzione della pressione fiscale locale divenuta, con l’amministrazione Ferrandino, ormai insopportabile per le famiglie e le imprese.
Tutto ciò considerato interroga il Sindaco ing. Giuseppe Ferrandino e l’assessore Sandro Iannotta chiedendo:
di conoscere l’elenco delle posizioni oggetto della eliminazione dai residui attivi nell’anno 2012, con la indicazione degli intestatari e dei relativi importi, nonché i motivi che hanno indotto l’ Amministrazione a procedere alla loro cancellazione.
Si attende risposta scritta nei trenta giorni riservandosi in mancanza ogni iniziativa anche di natura penale.
Ischia 20/05/2013
Avv. Carmine Bernardo