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 Ischia- Ritorniamo presidentino-websulla storia delle strisce blu in via Leonardo Mazzella. Pare che ad essersi interessato dalle strisce blu sia pure il parcheggio posto un po’ più sopra della chiesa. Sì, Giosi, pur di “apparare” i guai che ha fatto disastrando le casse del Comune, pretende due euro da chi va a messa. Infatti il parcheggio di via Leonardo Mazzella, serve soprattutto a coloro che vanno a messa alla chiesa del Buon Pastore. Questi dalla prossima settimana dovranno pagare l’obolo di due euro a Giosi Ferrandino…

Dopo l’uscita di Gianluca Trani, che in uno al fido Silvano aveva rassicurato i residenti che le strisce blu non sarebbero state apposte, ieri è intervenuto l’assessore Iannotta (che reduce dei grandi successi con l’Asse e la Lacco Ameno servizi… Dio ce ne scampi!) ha difeso la scelta delle strisce blu che, secondo lui, nel giro di pochi giorni sarebbero state disegnate. A chi gli diceva che Gianluca Trani aveva parlato con qualcuno del Comune ed aveva avuto assicurazioni che le strisce in quella zona non vi sarebbero state, ha dichiarato che Gianluca aveva parlato con lui e che mai aveva detto che le strisce non si sarebbero fatte.

Ancora una volta Gianlecca ha dimostrato che è bravissimo nel prendere in giro i cittadini, e quelli di Ischia Ambiente lo sanno bene…

Caro Gianluca, con i tuoi 600 e passa voti non conti proprio niente e lo dice indirettamente un assessore, che come consigliere comunale non è stato neanche eletto. I voti dati a te sono voti sprecati.

Iannotta ha difeso la scelta dicendo che era negli interessi dei residenti della zona che così avrebbero trovato sempre il posto libero. D’altronde, per lui che sono 6 euro al mese di abbonamento? Iannotta dimentica che non tutti prendono profumati stipendi dal Comune (vedi dirigenti e segreterie) e che 6 euro al mese per l’abbonamento, 200 euro per la tassa della spazzatura, 300 euro per l’Imu sommano circa 600 euro all’anno? E tutto questo per pagare anche lo stipendio di assessore a Iannotta.

Il Gatto propone: rimandiamolo a Lacco Ameno dove, politicamente, ha già fatto tanti guai.

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