La Presidenza del Consiglio dei Ministri, in relazione all’aumento delle tariffe idriche effettuato dall’ Evi nel decorso mese di luglio con decorrenza 2010, risponde all’avvocato Carmine Bernardo e gli dà ragione. In merito il consigliere precisa: “L’aumento fu realizzato in forza di una sentenza del Tar Campania che annullava la nota della Presidenza del Consiglio di Ministri del 20/05/2011 solo nella parte in cui riteneva che la richiesta era tardiva. Non risulta che il Cipe abbia approvato gli aumenti richiesti, per cui allo stato sarebbero illegittimi. Con la detta nota la Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica che è in attesa del parere dell’Avvocatura dello Stato sull’eventuale appello da proporre. Quello che è importante è che la nota precisa che non è possibile operare aumenti retroattivi. Purtroppo si continua con la logica di Giosi Ferrandino di far pagare i guai realizzati dalla sua amministrazione e dai tecnici da lui nominati ai cittadini sotto forma di aumento di tasse e di tariffe”.