Il segretario generale della Fiadel, Vittorio D’Albero, in data odierna ha scritto un durissimo documento sul licenziamento avvenuto ieri di 5 lavoratori della ditta Ego Eco. Il documento del sindacato è stato inviato al legale Ego Eco, al sindaco di Forio e al Prefetto.
Il testo del documento
“In questi giorni codesta azienda ha licenziato in tronco cinque lavoratori del cantiere di Forio d’Ischia, (servizio di nettezza urbana), adducendo motivazioni del tutto inesistenti e, molto probabilmente, condizionate da fattori conflittuali che hanno origini diverse da quelle usuali del mondo del lavoro, evidentemente dovute ad influenze politiche che nulla hanno a che vedere con il rapporto tra lavoratori ed azienda. La Fiadel prende atto che avete trasformato il territorio di Forio d’Ischia in un vero e proprio “campo di battaglia” mettendo in atto procedure di Cassa
Integrazione applicate senza gli adempimenti rituali previsti e senza l’accoglimento dell’istanza da parte degli Organi preposti, inoltre continuate a procedere a sospensioni e licenziamenti immediati senza dare spazio alle controdeduzioni dei lavoratori e del sindacato.
A conferma di quanto appena esposto con la presente, già nel recente passato avete licenziato diciassette persone che di seguito, come prevedibile, hanno vinto i ricorsi legali intentati e sono stati reintegrati in servizio dall’adito magistrato. Solo per scienza di tutti, tanto per completare il quadro, ad oggi non sono state corrisposte le retribuzioni di Dicembre e la XIII mensilità.
In buona sostanza le relazioni sindacali sono praticamente inesistenti, l’Amministrazione Comunale agisce come Ponzio Pilato, e nel cantiere regna il caos più totale.
In questo scenario, quello che più ci lascia perplessi è la completa assenza dell’Amministrazione Comunale di Forio che consente, nell’ambito di un pubblico appalto, che Forio d’Ischia sia diventata luogo di “dittatura cilena” senza intervenire ai sensi e per gli effetti dell’art. 36 della legge 300 del 20.05.1070. A questo punto il sindacato non intende più sopportare un simile stato di cose ed
ha ferma intenzione di richiedere la rescissione contrattuale per codesta azienda, di chiedere l’annullamento di ogni procedura legata alla cassa Integrazione in deroga, e di chiedere al Ministero dell’Interno, per il tramite della On.le Prefettura di Napoli, un immediato accertamento di possibili responsabilità dell’Amministrazione Comunale in ordine a quanto fin qui esposto.
Comunque, per senso di responsabilità, nell’ultimo tentativo di riportare le relazioni sindacali in condizioni più serene e costruttive chiediamo l’immediata revoca dei licenziamenti ed a seguire una urgente riunione, presente anche l’Amministrazione Comunale, per verificare ogni possibilità di riportare in un ambito più ottimale la concertazione tra azienda e lavoratori.
In mancanza di accettazione della proposta qui formulata si chiede l’autorevole intervento della Prefettura di Napoli per garantire necessariamente il rispetto delle regole e delle leggi, dei diritti del personale, dell’osservanza del capitolato d’appalto.