Riceviamo e pubblichiamo – comunicato stampa – Facendo seguito a quanto già espresso ieri su il dispari.it, ritengo necessario per risolvere le problematiche ivi trattate ( Cava dell’Isola e Piazzale Citara ) che si esprima la politica a partire da un serrato dibattito alla luce del Sole in Consiglio comunale – tra la maggioranza oggi assente che dovrà darsi una propria identità nella progettualità e l’opposizione – sul da farsi per evitare danni all’economia del paese e per ridare a Forio la spiaggia più in che l’isola ha e, su Citara, per evitare che un intervento sia pure di qualità non perda la sua efficacia in un contesto che è profondamente degradato e che limitatamente all’area in questione ha bisogno di ruspe per eliminare quell’obbrobrioso raccoglitore sotterraneo al centro ed i baraccamenti sul lido che limitano la visibilità e compromettono la qualità totale dell’intervento e dell’area.
Ci vuole coraggio, caro sindaco Francesco, anche a costo di rompere con alcuni settori della Tua maggioranza che a mio avviso sono di zavorra sia per Cava dell’isola ( dove è necessario che un’inchiesta politico-amministrativa dica la sua anticipando quella della Magistratura ) e sia per il rilancio qualitativo dell’intera conca di Citara che ha nel Piazzale un primo importante pezzo.
Nicola Lamonica/ Coordinatore VAS Campania
Sul dispari così “ forio vive le sue stagioni più nere per carenza di democrazia e di partecipazione; ma quello che fa più male al suo territorio ed alla sua economia ed alla conservazione della sua identità è la continua delega che il foriano dà al sindaco e/o al politico di turno, un atto di fiducia non sempre meritato che spesso nasconde tornaconti privati, se non grossi affari. E Cava dell’Isola e la limitrofa Citara con le soprastanti collinette, ormai sature di cemento e devastate, sono là a testimonianza di un mondo di affari in un territorio e in un’isola dove la tutela vige solo sulle carte e viene evocata dai più per poi concretizzarsi solo per chi non ha santi in paradiso. Occorre che i cittadini superino il lassismo attuale e s’indignano; incalzino e pretendano legalità e trasparenza anzitutto. Al piazzale Citara, ad esempio, sono in corso lavori che daranno un nuovo assetto all’attuale desolante piazza e, portatomi sul posto, mi sono reso conto che quello scandalo di cassoni interrati per la raccolta differenziata – che i passati amministratori hanno voluto al centro della piazza – resterà ancora lì a testimonianza di un’insipienza amministrativa e di uno sperpero di danaro pubblico ; come quelle baracche che sono state costruire ai confini del mare e che bloccano qualsiasi visuale, non verranno rimosse e che, se come prevedo, tutto lascia intendere che il lavoro è di sola superficialità, il progetto che si va a realizzare non è per niente parte di un progetto più ampio e qualitativo che la zona merita. E’ negli affari e nell’accontentarsi il nostro problema! Forio 26 marzo 2014 “; ( versione integrale con qualche rettifica sulla punteggiatura );
sul dispari on line del 27 marzo.
“ la mia esperienza di amministratore quando nel 1995 dovetti affrontare una situazione analoga per riaprire la spiaggia, che era stata chiusa per la friabilità del costone con cedimenti localizzati, mi dice che non bastano i pannolini caldi e le rassicurazioni tempistiche del dirigente per avere la certezze di riappropriarci dell’uso della spiaggia per la prossima estate. Occorre capire il perchè di quanto accaduto; il che presuppone una doppia indagine, una dal punto di vista geologico e delle dinamiche dell’intero sito ed una dal punto di vista amministrativo per quanto si è andato ad alterare sulla collinetta soprastante il costone, rimuovendo il superfluo. Se non parte una seria riflessione sul tutto si corre il rischio di impantanarsi in una serie di proposte progettuali private che, anche se ambientalmente compatibili ed attuate, potrebbero sì risolvere il problema localmente e nell’area antistante la frana, ma non convincere chi è preposto a dare il visto favorevole alla riapertura in sicurezza di tutto il sito. Che il Consiglio Comunale si appropri della tematica e dia gl’indirizzi necessari per una soluzione che non sia di facciata e che salvi gl’interessi di qualcuno, e che sia duratura.”.
nicola lamonica/ vas campania