Comunicato stampa – Una targa per commemorare una figura storica per la città di Ischia, Luigi Patalano. A sessant’anni dalla morte si stringono attorno al lui per ricordarlo tutti coloro che lo hanno conosciuto, come uomo e come persona impegnata per la sua isola. L’evento si svolgerà il 23 aprile presso la Torre della Colombaia con la presenza di rappresentanze istituzionali del Comune di Forio e il Centro di Ricerche Storiche d’Ambra. Una giornata dedicata a Patalano uomo dagli insegnamenti di alto profilo, durante la quale sarà presentato anche il volume “Luigi Patalano: il riflesso di un arcobaleno sulla Colombaia” libro edito dalla casa editrice Graus a lui dedicato e scritto dal nipote Ivano Fiorentino.

Luigi Patalano, letterato, politico e poeta, nasce a Forio nel 1869. Intraprende gli studi classici e dopo la maturità si iscrive alla facoltà di giurisprudenza. Non termina gli studi per dedicarsi al giornalismo. Nel 1890 fonda e dirige la rivista Pro Patria. Rivista politica e scientifica. Giornale radicale che accoglie socialisti e repubblicani e che si presenta come «un settimanale di altissimo livello culturale e particolarmente incisivo, sulla linea repubblicana mazziniana ed in aperta opposizione alla monarchia» (D’Ambra, p. 11).Autore di poesie, diari psicologici e opere storiche oramai disperse, instaura rapporti di lavoro e di amicizia con Cavallotti, Bovio e Ibriani. Nel 1893 fonda e dirige insieme al geografo Ferdinando Corsari la Rassegna scientifica letteraria e politica sempre con atteggiamento critico e di rottura, che gli costa un lungo processo all’amico Corsari. Patalano lo difende con coraggio nei suoi molti scritti, tra cui ricordiamo “Ferdinando Corsari e un processo massonico”. Nel 1889 e nel 1894, per la sua attività giornalistica, subisce due condanne dal Tribunale di Napoli per diffamazione a mezzo stampa. Proprietario della Mezzatorre, in questo castello a torre scrive Patogenesi di un comune, un saggio storico e sociale in cui riporta alcune impressioni di vita cittadina. Amico dello scultore e poeta Giovanni Maltese, stringe un rapporto fraterno anche Giovanni Verde, figlio del medico Mattero Verde, altro illustre personaggio foriano. Muore a Forio nel 1954.