consiglio _nIschia – L’opposizione scrive al Prefetto. Bernardo, Ciro Ferrandino e Mazzella sottolineano: “Abbiamo inviato al Prefetto in data odierna una nota nella quale evidenziamo la grave situazione di illegalità nel Comune di Ischia, peraltro denunciata pubblicamente anche da consiglieri di maggioranza,
Abbiamo voluto sottolineare l’ultimo grave episodio di cui si è resa responsabile la maggioranza abbandonando i lavori del consiglio comunale del 10/07/2015, attaccando strumentalmente il Presiedente del Consiglio Comunale, al solo scopo di distogliere l’attenzione sui licenziamenti Genesis e sui lavori pubblici che si stanno effettuando e che stanno creando grandi difficoltà ai cittadini ed alle imprese. Il territorio di Ischia nel pieno della stagione turistica è nel più grave degrado che si ricordi ed il Sindaco ff Barile potrà ascriverlo ai suoi meriti..

Il testo della nota inviata al Prefetto
Ill.mo sig. Prefetto di Napoli
Dott.ssa Gerarda Maria PANTALONE
Prefettura Napoli
I sottoscritti consiglieri comunali di minoranza nel Comune di Ischia si rivolgono, nuovamente, alla S.V.Ill.ma per sollecitare e chiedere un pronto intervento in relazione alla attività amministrativa del Comune di Ischia, gestito nella più totale illegalità e disprezzo dei diritti dei cittadini e delle minoranze consiliari.
Come è noto il comune è stato interessato nel passato da episodi gravissimi che, ad avviso degli scriventi, già avrebbero dovuto comportare energici interventi per riportare l’azione amministrativa nell’ambito della legalità e correttezza istituzionale.
Riteniamo opportuno ricordare solo qualche episodio:
1. L’ Autorità Nazionale Anticorruzione, con deliberazione nr 13 a firma del Presidente dott. Cantone, assunta nell’adunanza del 14/10/2014, dopo avere esaminato gli incarichi professionali conferiti dal Comune di Ischia nel periodo 2009/2012, ha dichiarato che:
a) il modus operandi della S.A, sopra esplicitato, appare, pertanto, di fatto elusivo di procedure di affidamento più rigorose che sarebbero state, invece necessarie, ove si fosse considerato l’importo complessivo degli incarichi da affidare al medesimo professionista;
b) la medesima modalità, tra l’altro, appare configurarsi, sia pure in misura minore, anche in alcuni casi di affidamento dei lavori sopra indicati, al riguardo al S.A. ha precisato che, per quanto attiene ai lavori realizzati nella Scuola Media Scotti “ il ricorso al cottimo fiduciario in fase di appalto principale è avvenuto per due soli appalti principali relativi ai lavori di riqualificazione della palestra della Scuola Media G. Scotti alla via M. Mazzella…….
– ha concluso l’Autorità “Si rileva, pertanto, come la stazione appaltante, in relazione all’affidamento degli incarichi professionali, abbia operato un frazionamento di opere attinenti ad un medesimo “oggetto” in più interventi variamente denominati, lotti, opere di completamento, opere complementari, di fatto eludendo procedure di affidamento più rigorose, che avrebbe richiesto l’importo complessivo della prestazione.” Rilevando in ciò comportamenti in contrasto con l’art,. 29, comma 4 del D.lgs 163/2006.
2. Il 31/03/2015, nell’ambito di una vasta operazione diretta a combattere il fenomeno della corruzione nella Regione Campania e non solo, è stato tratto agli arresti in carcere il Sindaco del Comune di Ischia ing. Giuseppe Ferrandino, mentre il capo dell’Ufficio tecnico, arch Silvano Arcamone, è stato tratto agli arresti domiciliari. Entrambi alla data odierna sono ancora ristretti agli arresti domiciliari ed il giudizio immediato è fissato per il mese di settembre 2015
3. Nel decorso mese sono state inviate alla SS. VV alcune interrogazioni sui lavori pubblici riportanti fatti inquietanti ad ulteriore prova che la illegalità è ormai sistemica nel Comune di Ischia
4. Nel passato, più volte i consiglieri comunali di opposizione hanno segnalato episodi di intimidazione e comunque di violazione dei diritti e dei compiti delle minoranze, presidio per la legalità dell’azione amministrativa di un ente.
L’attività illegale, prevaricatoria ed intimidatoria dell’attuale maggioranza del Comune di Ischia, in questi ultimi tempi, ha avuto una recrudescenza. Ciò sta creando un forte allarme sociale della popolazione, per i fatti indicati sopra e per alcuni lavori pubblici che si stanno compiendo in questi giorni di avanzata stagione turistica in corso. Questi ultimi stanno creando una forte invivibilità per l’intero territorio del Comune, con gravi danni alla popolazione che vive nelle diverse strade interessate e per i commercianti e gli artigiani che si vedono costretti a chiudere nel migliore periodo commerciale dell’isola.
E’ da dire che storicamente nel comune di Ischia, località turistica importante della Regione Campania, i lavori pubblici sono stati sempre effettuati nel periodo invernale o al massimo di bassa stagione. Per alcuni lavori di posa di condotte fognarie, condotte che non potranno mai essere utilizzate per l’assenza del depuratore, l’amministrazione comunale di Ischia sta oggi sventrando le più importanti arterie comunali, creando i gravi danni sopra indicati ed il forte allarme sociale, con un imprenditore che sta facendo lo sciopero della fame e della sete da circa 20 giorni e per il quale ci sono forti timori per la sua vita. La giustificazione data dalla maggioranza di questa sua assurda scelta amministrativa e che i lavori debbono rendicontarsi entro il 31/12/2014. Su eventuali irregolarità dei numerosi appalti effettuati, ci si riserva di ritornare quando il capo dell’Ufficio tecnico vorrà consegnare i documenti già richiesti fin dal 30/06/2015. A questo deve aggiungersi che, con una strana operazione, ancora non chiara sotto molti aspetti soprattutto nei rapporti tra il Comune ( socio al 51%) ed il socio privato ( socio al 49%) della soc. Genesis spa, questa su precisa richiesta del Sindaco Giuseppe Ferrandino ha proceduto al licenziamento di ben quattro dipendenti, giustificandoli con la necessità di ridurre i costi della società.
Il Presidente del Consiglio comunale, fortemente sollecitato dalla cittadinanza e dai consiglieri comunali, ha indetto un consiglio comunale “in seduta straordinaria e di urgenza” per il giorno 30/06/2015, con oggetto le problematiche del lavori pubblici in corso e dei licenziamenti Genesis.
Alla seduta del 30/06/2015 nessuno ha contestato tale scelta ( la convocazione straordinaria ed urgente) e la maggioranza si è presentata quasi al completo. Il consiglio è stato interrotto a seguito del gesto estremo del cittadino in sciopero della fame che durante i lavori ha gettato in faccia al sindaco f.f. funzioni ed al Presidente del consiglio comunale un liquido, molto probabilmente urina.
In seguito a specifica richiesta di ben 5 consiglieri comunali, il Presidente del Consiglio Comunale ha riconvocato il consiglio “in seduta straordinaria ed urgente” per il giorno 10/07/2015 con gli stessi argomenti dell’ordine del giorno del precedente consiglio aggiungendo la proposta di revoca della cittadinanza onoraria all’ex Presidente della CPL Concordia accusato, per quanto a conoscenza degli scriventi, di concorso esterno in associazione camorristica.
Al Consiglio del 10/07/2015 la maggioranza si è presentata leggendo un lungo documento di accuse nei confronti del Presidente del Consiglio comunale, contestandogli:
a) Di aver convocato il consiglio in seduta straordinaria e di urgenza senza che vi fossero i presupposti, dimenticando in tal modo che gli stessi nulla hanno detto per il consiglio del 30/06/2015, anche questo convocato in seduta straordinaria ed urgente con gli stessi argomenti ed al quale hanno partecipato fino alla interruzione. E’ da dire che la maggioranza nel mese di dicembre scorso ha contestato il Presidente del Consiglio Comunale ( non aveva provveduto a convocare un consiglio comunale richiesto dal Sindaco in seduta straordinaria ed urgente) sostenendo che lo stesso vi era dovuto a ricezione della richiesta del Sindaco o dei consiglieri comunali, essendo demandato al Consiglio Comunale, poi, valutare la sussistenza dei motivi straordinari ed urgenti. ( art. 38 regolamento dei lavori del consiglio)
b) Di aver rilasciato una intervista venendo meno, a loro dire , ai suoi compiti di imparzialità
Dopo letto l’allegato documento di contestazione, i consiglieri di maggioranza hanno fatto venire meno il numero legale, impedendo in tal modo che il Consiglio potesse adottare provvedimenti per far fronte al grave allarme sociale per il quale, è giusto ed importante ripeterlo, un cittadino di Ischia con il suo sciopero della fame e della sete, sta mettendo a grave rischio la sua esistenza.

Ad avviso degli scriventi, il comportamento della maggioranza, concretizzatosi, tra l’altro, nel documento letto nel consiglio comunale del 10/07/2015, costituisce un grave atto intimidatorio nei confronti del Presidente del Consiglio Comunale, di rilevanza anche penale per impedirne, in tutto o in parte, o per turbarne comunque le sue funzioni,
Ad ulteriore prova della strumentalità delle argomentazione contenute nel detto documento e del loro reale intento di non voler .discutere dei reali problemi del paese, si segnala e si allega, un lunga intervista rilasciata dal consigliere di maggioranza Luigi Mollo sul quotidiano locale Il Dispari, ove si afferma, tra l’altro “Ischia? E’ ostaggio dei consiglieri che chiedono incarichi e si muovono secondo i loro mal di pancia” ad ulteriore prova dei reali motivi a base delle scelte amministrative che nulla hanno a che fare con l’interesse pubblico
Da quanto sopra è evidente ed urgente un Suo forte intervento, che gli scriventi espressamente richiedono, diretto a ripristinare le condizioni di legalità e di buon andamento della pubblica amministrazione nel Comune di Ischia, condizioni richieste a gran voce dai cittadini di Ischia, uno dei quali in queste ore sta mettendo a rischio la propria vita.
Con osservanza
Ischia 16/07/2015
Rag. Salvatore Mazzella, Avv. Carmine Bernardo, dott. Ciro Ferrandino_