INTERVISTA DEL 9 MAGGIO 2016
Nell’amministrazione continua la guerra per la successione. Mentre qualcuno è convinto di essere l’erede di Giosi, si vocifera di un nuovo accordo fra Giosi e Lacco Ameno. Cosa pensa?
“Manca un anno dalle elezioni e oggi si può promettere di tutto e dire tutto, però alla fine credo che verrà fuori naturalmente la candidatura di Domenico De Siano. Figurarsi se Giosi Ferrandino mantiene le parole date in politica! Si riproporrà la minestra riscaldata del “caularone”, che niente di buono ha prodotto per Ischia.
In ogni caso, la gente di Ischia vorrà essere governata da un sindaco che si dedichi solo al nostro comune e deve conoscere bene i problemi e le criticità. Quindi sono convinto che la prossima volta al governo del comune di Ischia andrà chi saprà portare avanti discontinuità rispetto al sistema di Giosi Ferrandino e credo che asse portante della nascente coalizione sarà chi oggi è opposizione reale e costruttiva rispetto al sistema giosiano e rispetto ai suoi interpreti. Grande valore sarà dato da chi è attualmente fuori dalla politica locale. I nostri concittadini sono stanchi delle coalizioni sorrette sui politicanti e mestieranti della politica, che non hanno a cuore le sorti del nostro paese. Le alchimie in politica non portano a niente di buono. Chi va a fare il consigliere deve dedicarsi alla gente, non al proprio tornaconto o al proprio orticello elettorale”.
Partecipate, altra nota dolente. Come pensa siano gestite?
“Le società partecipate sono gestite da nove anni con il sistema giosiano e le nomine di presidenti, revisori, Cda, consulenti ecc. è fatta da questa maggioranza. Quindi, tutte le responsabilità sono da attribuire a loro, che rappresentano un pessimo passato e un pessimo presente. Oggi tutte le società partecipate sono in difficoltà e addirittura si vuole porre in liquidazione Ischia Risorsa Mare mettendo a repentaglio i posti di lavoro e le stesse concessioni demaniali. Credo che le società partecipate sono patrimonio di tutti i cittadini, non del sindaco di turno o della maggioranza.
È pazzesco che con facilità si metta in liquidazione IRM senza alcuna legge che lo impone. Inoltre, credo che, ad esempio, si possono abbassare i costi senza incidere sul personale. Basta acquisire i servizi rivolgendosi al mercato facendo gare su tutto in modo da abbassare al massimo i costi. Tutta questa maggioranza, invece, vuole licenziare. Nel 2017 saranno i cittadini di Ischia a licenziare loro. Credo che mai nessuno potrà perdonare questa maggioranza che ha prodotto i licenziamenti alla Genesis e vuole mettere in liquidazione Ischia Risorsa Mare.
In questi giorni si dice che gli uffici Genesis passeranno al comune andando ad ingolfare ulteriormente l’angusta e malsana struttura comunale di via Iasolino.
Cosa grave è che da pochi anni questa società aveva sostenuto dei costi per adattare gli uffici al polifunzionale. Questi sono gli sprechi.
Come ho già detto, l’idea di spostare gli uffici Genesis al comune è un’idea irrazionale che solo quest’amministrazione poteva portare avanti. Credo invece che gli uffici comunali vadano spostati al polifunzionale e l’attuale stabile risanato deve essere destinato a costituire il waterfront per creare un approdo turistico di categoria a 5 stelle coinvolgendo i privati per creare posti di lavoro”.
Cosa pensa del bilancio?
“Il bilancio di previsione e il consuntivo sono 2 documenti importanti per ogni comune, che però questa maggioranza riduce ad adempimenti burocratici e niente più. Il bilancio di previsione ci dice cosa vuole fare l’amministrazione per il paese e per i cittadini, il consuntivo ci dice cosa hanno fatto. La prima contraddizione: il bilancio di previsione viene approvato a maggio quando siamo quasi a metà dell’anno. Un comune serio dovrebbe approvare questo documento ad inizio anno e non a metà. Il consuntivo si basa su residui attivi, che dovrebbero essere alleggeriti da somme che mai si recupereranno. Come ogni anno, il bilancio di previsione non ha alcuna importanza per questa maggioranza che si limiterà ad approvarlo senza alcun apporto. Da moliti anni sono i tecnici a farlo e la politica alza solo il dito per dire sì”.