Il testo della lettera
Al Direttore Generale dell’Asl Na2 Nord,
Antonio d’Amore Via Corrado Alvaro 8,
80078 Monterusciello, Pozzuoli (Na)
p.c. al Presidente della Giunta regionale della Campania,
Vincenzo De Luca Via Santa Lucia 81,
80132 Napoli
Egregio Direttore, come Comitato Unitario per il Diritto alla Salute dell’Isola d’Ischia abbiamo appreso dalla stampa locale che il 14 ottobre scorso il commissario ad acta Polimeni e il sub commissario ad acta D’Amario Le hanno indirizzato una nota a proposito del futuro dell’Utic dell’ospedale “Rizzoli” che, come Lei ben sa, rappresenta per la popolazione isolana una priorità assoluta.
In quello scritto, in copia riportato dal Quotidiano locale “Il Dispari”, si riconosce all’Azienda da Lei diretta la facoltà “di prevedere una Unità Coronarica nel presidio Rizzoli di Ischia” come articolazione organizzativa della Uoc Cardiologia nel prossimo Atto Aziendale in via di definizione”. Ed è proprio partendo da queste ultime parole che sorgono alcuni interrogativi circa l’effettiva portata di quella che a Ischia abbiamo interpretato comunque come una novità positiva.
Dopo il nostro incontro del 12 settembre, nel corso del quale ritenemmo di non dover trattare del problema Utic in quanto ci era stato più volte ripetuto dagli amministratori isolani che la sua mancata previsione nel nuovo Piano Ospedaliero – qualificata come un mero “errore” – era già stata corretta, avevamo letto una sua dichiarazione sull’argomento da cui si evinceva che Lei aveva reiteratamente sollecitato un emendamento al Piano stesso, al fine di salvaguardare l’Unità Coronarica del presidio isolano. E’ del tutto evidente, dunque, che a suo parere vi era bisogno di una modifica del Piano Ospedaliero per garantire un futuro al servizio che attualmente non vi è previsto. Ma quell’emendamento non si è mai concretizzato e lo stesso commissario Polimeni non fa alcun accenno nella sua nota all’intenzione di modificare il Piano Ospedaliero.
Peraltro, l’Atto Aziendale da Lei firmato, che nella nota del 14 ottobre viene stranamente definito “in via di definizione” mentre era già stato pubblicato da qualche settimana, conferma già al “Rizzoli” l’UOC Cardiologia con Utic. Ora, alla luce di quest’ultimo intervento del Commissario e Subcommissario, si può considerare sufficiente quanto già prevede l’Atto Aziendale per salvare l’Utic di Ischia, nonostante quanto resta scritto nel Piano Ospedaliero?
E la Cardiologia con Utic confermata dall’Atto Aziendale all’ospedale di Ischia, come si raccorderà al sistema di “Hub & Spoke” su cui è basata la Rete Cardiologica disegnata dal Piano Ospedaliero Regionale?
Come Cudas, facendoci interpreti delle preoccupazioni della cittadinanza isolana circa il futuro dell’Unità Coronarica in un territorio in cui le patologie cardiache rappresentano la prima causa di morte con l’aggravante dei limiti e dei rischi legati all’insularità, auspichiamo che Lei voglia dare risposta quanto primaa questi dubbi e interrogativi, per chiarire cosa realmente si prospetta per l’Utic e per l’Uoc Cardiologia dell’ospedale “Rizzoli”.
Ringraziandola per l’attenzione, porgiamo cordiali saluti
Per il Cudas la presidente Gianna Napoleone