Car.BER_INTERVISTA DEL 24 OTTOBRE 2016
Amministrative. Cosa può dirci delle varie coalizioni?
“Finalmente la nefasta amministrazione di Giosi Ferrandino sta volgendo al termine e non credo proprio che i cittadini di Ischia con il voto del prossimo anno intendano dare continuità alla peggiore amministrazione che il Comune di Ischia abbia mai avuto. Di questo sono coscienti anche i componenti dell’attuale maggioranza che non hanno il coraggio di presentarsi come prosecuzione del disegno amministrativo (fallimentare) portato avanti in questi anni, ma parlano di un nuovo disegno amministrativo da definire ancora. Ecco ci sarà una coalizione di forte discontinuità con il modo in cui si è amministrato in questi anni ed un’altra che non avrà il coraggio di presentarsi come prosecuzione di Giosi. Della prima sicuramente faranno parte coloro che nel 2012 capirono che il cosi detto “caularone” non era altro che un grande imbroglio che due personaggetti stavano propinando alla popolazione ischitana, per continuare a difendere i loro interessi e le loro posizioni privilegiate. Ci sarà l’attuale minoranza, che con coraggio ha contrastato l’amministrazione su scelte scellerate, quali ad esempio quella di vendere Ischia Ambiente, fortemente voluta da Giosi e dal suo vice Enzo Ferrandino, e che ha sempre rifiutato i numerosi inviti a non essere così categorici nella loro azione e richiedere, invece, “la loro parte “, nella logica affermata dai corruttori che tutti sono corruttibili. Ci saranno coloro che con coraggio hanno abbandonato Giosi rinunciando a posizioni di potere in quanto proprio non ce la facevano più a sopportare la mala gestio che stava affossando il paese; ci saranno le donne e gli uomini liberi ed onesti della nostra comunità, che affermeranno il concetto che non è vero che la politica sia solo un mezzo per perseguire affari propri, smentendo il credo Giosiano”.
La banda di Giosi Ferrandino ormai è alla frutta ma dice di avere oltre 5000mila voti. Crede a ciò?
“Sono numeri a lotto. Il dato oggettivo va riferito alle elezioni europee dove tutta l’ attuale maggioranza, ed anche persone poi fuoriuscite, erano impegnati a supportare Giosi Ferrandino. In questa competizione la maggioranza riuscì a raccogliere poco più di 2.000 voti, pur in assenza di un candidato avversario. Questa è la forza dell’attuale maggioranza. Il resto sono chiacchiere.
D’altronde, questo dato è affermato anche da persone vicine a Giosi che disperatamente cercano di far capire ad Enzo Ferrandino che con lui candidato la sconfitta è certa. Questi signori sono abituati a “spartire” non a fare l’opposizione”.

In questi anni può dirci quanto è costata la mala gestio di quest’amministrazione?
“Tantissimo. Il Comune di Ischia è tecnicamente disastrato, gli stipendi si riescono a pagare solo grazie alla anticipazione della Banca che ogni giorno di più lievita, le tasse imposte sono insopportabili ed il paese non ha la possibilità di pagarle. Gli oltre 30 milioni di euro che Giosi porta in bilancio per tasse non incassate, non potranno mai essere pagati dai cittadini e dalle imprese locali. E’ un dato fittizio che dimostra che Giosi Ferrandino ha disastrato il Comune di Ischia. Non parliamo poi dell’abbandono del territorio, dello stato vergognoso delle pinete, degli inutili e dannosi lavori pubblici e così via. La nuova amministrazione si troverà ad affrontare un compito difficile, ricostruire moralmente e materialmente il paese”.
In questi giorni abbiamo assistito ad un nuovo scontro con Enzo Ferrandino….
“Sì, questa persona diventa, politicamente, ogni giorno sempre più arrogante. Grazie alla sua gestione abbiamo perso il finanziamento per Piazza degli Eroi, non abbiamo fatto i lavori per il miglioramento della Piazza ed abbiamo perso una causa che vede il Comune condannato a pagare oltre 50.000,00 euro. Potevano fare di peggio? Non credo. E questo signore parla anche di speculazione politica. Io mi auguro, anche se poco ci credo, che il Comune riesca al Consiglio di Stato a ribaltare la sentenza contraria. Ma questo lascia inalterata la grave responsabilità politica di non essere stati in grado di realizzare un’ opera pubblica, pur in presenza di un cospicuo finanziamento. Questo, al mio paese, si chiama incapacità ed Enzo Ferrandino si presenta sempre più come un amministratore incapace. Ricorderete quando si autoelogiava per i lavori alle fogne. Al primo acquazzone, grazie ai lavori pubblici da lui realizzati, la gente è stata costretta a camminare nei liquami e le strade sono sprofondate. Via gli incapaci!”.