In riferimento alle isole, ad un certo punto si parla di un “senatore”

Liberamente tratto dalla Relazione del Ministro dell’Interno al Parlamento dell’attività svolta e risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia
“Pozzuoli, Quarto, Bacoli, Fusaro, Monte di Procida, Miseno, Isole”
Nei comuni di Pozzuoli e Quarto la permanenza in carcere dei capi ed affiliati storici dei gruppi BEBEDUCE-LONGOBARDI avrebbe dato spazio al gruppo FERRO, retto dai nipoti del capo del clan BENEDUCE.
Gli arresti e le scarcerazioni avvenuti tra aprile e maggio di elementi di spicco del gruppo FERRO e della famiglia LONGOBARDI potrebbero incidere sulle dinamiche criminali locali.
A Bacoli e Monte di Procida si continua a registrare l’operatività del clan PARIANTE (retto dal figlio dello storico capo clan, detenuto e collaboratore di giustizia) con interessi illeciti nelle estorsioni e nel traffico di sostanze stupefacenti.
Nelle isole di Ischia e Procida non si registra una stabile presenza di sodalizi camorristici. Tuttavia, il coinvolgimento di amministratori, imprenditori e dipendenti pubblici in recenti attività giudiziarie che hanno fatto emergere anche episodi di corruzione, potrebbe esporre i territori alle mire dei gruppi camorristici, soprattutto con riferimento alle gare di appalto.
277 L’operazione “Gran bazar” (O.C.C.C. nr. 105/16 O.C.C., p.p. nr. 20613/13, G.I.P. del Trib. di Napoli, datata 4 marzo 2016) ha fatto emergere l’esistenza di un mercato del falso di grandi dimensioni. La misura cautelare è stata disposta nei confronti di due distinti sodalizi dediti alla contraffazione ed alla ricettazione di prodotti falsificati di noti brand nazionali e internazionali. Il primo gruppo, con diramazioni anche in Turchia, importava capi contraffatti di alta qualità, rivenduti, spesso con la complicità dei titolari dei negozi, in Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana e Puglia. I capi falsi arrivavano in Italia a bordo di container provenienti da Germania e Gran Bretagna. La seconda organizzazione era impegnata nella produzione a livello industriale di rotoli di pellame, serigrafati con loghi e marchi di noti brand, destinati ad una folta schiera di clienti che li utilizzavano per realizzare, completandoli con parti ed accessori provenienti da imprese “regolari”, articoli di pelletteria.
Ad Ischia ed in altri comuni partenopei, è stata eseguita l’ordinanza nr. 12/16 OCC (p.p. nr. 56502/10 RGNR), emessa l’11 gennaio 2016, G.I.P. del Trib. di Napoli nei confronti di politici, imprenditori ed amministratori indagati, a vario titolo, per associazione per delinquere, corruzione, turbativa d’incanto e falso. L’inchiesta ha riguardato appalti per la raccolta dei rifiuti a Lacco Ameno, Forio d’Ischia e Monte di Procida per fatti avvenuti nel 2010: tra le persone coinvolte, oltre ad un Senatore e ad un ex consigliere comunale di Torre del Greco (NA), alcuni funzionari dei diversi comuni coinvolti nell’indagine, l’ex sindaco di Monte di Procida, il legale rappresentante di un consorzio operante nel settore della raccolta di rifiuti
e vari imprenditori. Il 22 gennaio 2016, è stata eseguita l’ordinanza cautelare ai domiciliari nr. 20/16 O.C.C. (p.p. nr. n. 14453/12 RGNR), emessa dal G.I.P. del Trib. di Napoli nei confronti di due soggetti impiegati presso la Polizia Municipale di Procida che avrebbero posto in essere una serie di condotte illecite nella gestione degli incarichi (falso in atto pubblico, calunnia, peculato e corruzione).