È risaputo che “L’USCITA DI SCENA” per una persona che ha fatto della politica la sua “professione”… è qualcosa di molto difficile da accettare e spesso traumatizzante.
Il manifesto intitolato “Strike” che Giosi ha fatto stampare ed affiggere, ne è la riprova.
È evidente che Giosi stava aspettando il momento propizio per vendicarsi nei confronti di tutte quelle “teste pensanti” che una volta imparato a conoscerlo non hanno inteso continuare con lui nessun tipo di percorso.
È evidente altresì che stava aspettando il momento propizio per scagliarsi in particolare contro quelle “teste pensanti” che in occasione della sua candidatura alle europee lo “bollarono” negandogli l’appoggio politico per non confondere i loro voti con quelli che gli provenivano da Casal di Principe, Casapesenna, Frignano ed altri territori dove il consenso lo gestisce la camorra e dove si “spendeva” la CPL CONCORDIA come confessato da alcuni pentiti e/o collaboratori di giustizia.
Il manifesto recita: ISCHIA HA VINTO. E indubbiamente ISCHIA HA VINTO per due motivi fondamentali:
1) finalmente è terminata l’era di “Giosi Ferrandino sindaco” non fosse altro perché fuori dall’isola risultava imbarazzante spiegare come era possibile che un sindaco che ha varcato le soglie di Poggioreale, fosse ancora in sella in un’isola che vive esclusivamente di turismo e di immagine;
2) perchè ha scongiurato che fosse eletto suo cugino e “autista personale” Maurizio De Luise, per il quale Giosi Ferrandino (sindaco in carica da 15 anni) si è speso per misurare il suo consenso nel Paese.
Ma attenzione! Perchè Giosi è un politico tanto astuto quanto vile e subdolo che non esaspera mai il confronto con gli avversari.
E allora cosa si nasconde dietro questa sua grave caduta di stile che lo ha spinto addirittura a ridicolizzare Domenico De Siano dal quale è stato aiutato nel passato e del quale potrebbe avere ancora bisogno nel futuro?
La risposta è semplice: Giosi sta cercando di attribuirsi i meriti della vittoria che invece sono esclusivamente di Enzo e dei suoi consiglieri che lo hanno sostenuto dalla prima ora. A Enzo, infatti, nessuno ha regalato niente, ma piuttosto il risultato l’ha colto sudando le sette fatidiche camice e tanto meno ha ricevuto regali da Giosi che ha cercato di defenestrarlo fino a quel famoso 1 aprile.
E lo sta facendo perché non vuole mollare la presa e più precisamente perché punta a fare il vice sindaco e/o l’assessore con delega ai LAVORI PUBBLICI.
In definitiva tale offensivo manifesto non è altro che il mezzo per raggiungere il fine.
Ora c’è da augurarsi che Enzo Ferrandino voglia prendere le distanze e dissociarsi da questa iniziativa grottesca e patetica del manifesto di Giosi Ferrandino e soprattutto mi auguro che non voglia assecondare la vera finalità di tale manifesto.
I “Lavori pubblici” rappresentano un ambito a cui Giosi Ferrandino è particolarmente legato da ben 15 anni e che non vuole mollare a costo di sostenere vari processi penali e di affrontare varie peripezie…
Evidentemente la circostanza è molto inquietante e se davvero Enzo Ferrandino (che in campagna elettorale è stato abile a “nascondere” la sagoma ingombrante di Giosi Ferrandino) intendesse nominarlo suo vice e/o assessore con delega ai lavori pubblici, sarebbe il peggior modo di iniziare il suo mandato di sindaco.