di Ennio Anastasio
di Ennio Anastasio
E’ vero, abbiamo portato avanti una battaglia, quella che ha replicato con argomentazioni incontestabili alla chiusura totale di via Iasolino, dal 10 Agosto di quest’estate completamente interdetta al traffico, tranne che per un’ora di mattino ed un’altra di pomeriggio. Puntuale è stata la nostra richiesta nell’ultima decade dello stesso mese con un’istanza protocollata al n. 26193 e indirizzata al Sindaco e al Comandante della Polizia Municipale . Perché un provvedimento così drastico e punitivo con il quale si obbligava tutti a risalire la pericolosissima sopraelevata in ogni ora del giorno e della notte ? perché si era deciso di spaccare nuovamente l’isola a metà ricalcando quel fallimentare e impopolare tentativo già bocciato,con manifestazioni e proteste, dalla cittadinanza isolana all’epoca del Sindaco Giosi Ferrandino?
Abbiamo avuto ascolto perché ………..
Vince il buon senso, come almeno sembra per il momento, perché abbiamo rappresentato fin da subito le esigenze di chi vive su di un’isola, e che ogni giorno, di buon mattino e con ogni tempo, deve raggiungere navi ed aliscafi e affrontare il mare per coprire un posto di lavoro in terraferma, ed ancora per chi vi si deve recare per curarsi, per chi deve studiare in Università. Nondimeno, particolare attenzione è stata sollecitata per le persone diversamente abili che con l’introduzione delle telecamere nelle ZTL sono state penalizzate nella loro mobilità con la possibilità di inserimento di una sola targa, a differenza di molti altri Comuni italiani come ad esempio Livorno, Imola, Firenze, dove si possono indicare due targhe, quindi due veicoli, al servizio dei portatori di handicap nel transito delle zone ZTL. Abbiamo chiesto ascolto, e le nostre argomentazioni sono risultate incontestabili, come ad esempio la richiesta di aprire il varco di Via Iasolino almeno alle sei del mattino e non alle sette visto che due importanti orari delle vie del mare,e cioè quelli delle 6,30 e delle 6,45 erano diventati, con il varco chiuso, l’inseguimento di una chimera. Così come era necessario ottenere qualche ora in più di transito nelle ore pomeridiane giacchè si poteva accedere soltanto dalle 16,00 alle 17,00. Di lì a pochi giorni l’orario della ZTL veniva anticipato in apertura di un’ora e quindi alle sei del mattino ed altre tre ore di transito libero si aggiungevano di pomeriggio. Qualcosa si muoveva nel senso giusto.
Le nostre argomentazioni sulle anomalie degli orari di chiusura sono andate avanti e sono state largamente riportate sulle colonne dell’importante quotidiano “IL GOLFO” in più riprese, anche con interventi sulla tematica da parte di collaboratori e dello stesso Direttore. Ma ampio ringraziamento va dato anche a tutta la rete delle testate isolane d’ informazione social e televisive che puntualmente hanno riportato le nostre osservazioni in merito agli orari imposti per le ZTL e sulle problematiche che soffrivano i cittadini. La chiusura con ben otto varchi alle ZTL arrivava dal palazzo di Via Iasolino in piena estate, dimenticando di coinvolgere i cittadini su quelle scelte che dovrebbero essere uno splendido esempio di partecipazione virtuosa degli stessi ad un progetto che impone sacrifici e cambiamenti radicali nella mobilità.
Chiusura dei varchi con la tecnica del luminare : lo strappo con i cittadini
Probabilmente questo ritorno alla transitabilità di via Iasolino, ma anche di altre zone,fortemente penalizzate da orari di chiusura quasi assurdi della ZTL, potrebbe essere davvero un’azione di “ricucitura” di un forte strappo che si è prodotto in questi mesi tra Amministrazione e cittadini e certo non per colpa di quest’ultimi. Quello che chiaramente si è percepito sulla chiusura delle strade del Comune di Ischia, vedi anche Ischia Ponte, è che non si è scelto di costruire consenso, quello che in genere un politico cerca di fare, non si sono raccolte opinioni , non si sono aperti confronti e, ancor peggio, non si sono poste in campo soluzioni di mobilità alternative. << Ad Ischia vi è traffico? bene, chiudiamo via Iasolino alle auto in entrambi i sensi di marcia e il problema è risolto! è giusto pedonalizzare del tutto Ischia Ponte? facciamolo! via E. Cortese va chiusa? procediamo! e se poi i cittadini sono costretti a girare su e giù per la sopraelevata, anche alle sei del mattino, per raggiungere i porti d’imbarco che colpa si può dare al palazzo? si è fatto tutto il possibile, se ne faranno una ragione.>> Insomma diciamolo, il nostro Sindaco ha agito con un modus operandi che ricalca un pò la tecnica di un “Luminare”, pienamente convinto della …..sua convinzione e cioè che questo o quello sia la cosa più giusta da fare, dimenticando qualcosa di importante: i suoi rappresentati. Peccato che l’alternativa a Via Iasolino sia quella maledetta sopraelevata, una strada che racconta più delle altre, storie di vite spezzate,di famiglie distrutte dal dolore, di ringhiere segnate da fiori, proprio a dire: qui si muore. Certo, guidare è un atto di responsabilità verso se stessi e soprattutto verso gli altri – lo ripetiamo sempre ai nostri figli – ma quando parliamo di strade a veloce scorrimento prive di infrastrutture destinate alla dovuta sicurezza come guard-rail, autovelox, impianti semaforici di avviso rallentamento, isole pedonali,dobbiamo anche avere il coraggio di dire che forse non si è fatto tutto quello che era giusto e necessario, e che la politica si è dimostrata distante dai bisogni delle persone, probabilmente più attenta a tutelare determinati interessi o categorie.
Tre incidenti in meno di sessanta giorni, di cui l’ultimo nel fine settimana scorso, uno spettacolare capovolgimento di una vettura che ad alta velocità finiva la sua corsa impattando con violenza contro il muro e fortunatamente non nella corsia opposta ( ma è mancato veramente poco per denominarlo incidente mortale) parlano chiaro : la sopraelevata non ha superato lo stress test del Sindaco d’Ischia, ed anzi si è confermata, come sempre, la strada più rischiosa da percorrere sull’isola, almeno al momento, fino a quando si deciderà di umanizzarla.
La proposta : Sindaco ci ascolti?
Via Iasolino resta comunque interdetta in entrambi i sensi al traffico delle auto dalle 10,30 del mattino alle ore 13,00 come recita l’ordinanza ultima firmata dal comandante della polizia municipale G. Giuseppe Pugliese. Rispetto ad una chiusura totale del passato, poi agevolata successivamente , non si può certo dire che le due ore e trenta di traffico chiuso siano un sacrificio non sopportabile. Ma volendo ritornare al discorso della partecipazione virtuosa dei cittadini alle scelte di chi li amministra, la proposta fortemente condivisa dalla maggior parte è questa: perché non aprire un senso di marcia in questo stesso orario solo da Piazza Antica Reggia, cioè varco 2, al piazzale Trieste? quindi convogliare meno afflusso di auto sulla sopraelevata ed ottenere comunque fluidità di circolazione in centro, andando così ad agevolare tantissimi cittadini, anche tenendo conto del particolare momento dei doppi turni scolastici che si susseguono in varie ore del giorno? non sarebbe una concessione tanto difficile ma soltanto il chiaro segnale di quanto sia importante costruire insieme le regole dello stare insieme.