libere considerazioni del 29 gennaio 2018

ISCHIA  – L’assoluzione di Giosi Ferrandino ha lasciato un grave sconcerto nella popolazione ischitana. Noi non conosciamo le motivazioni della sentenza e, pur rispettando il verdetto dei giudici, non possiamo in questa sede non riportare quella che è il sentire comune: la grande meraviglia, ma anche la grande delusione per un personaggio, che, anche questa volta, sotto il profilo politico, l’ha fatta franca, salvo appelli e cose varie.

 

Si dice che l’assoluzione si basi su motivi tecnici relativi ai nuovi reati di corruzione inseriti dal partito PD, che cerca in tutti i modi di crearsi una sua impunità. Staremo a vedere. Quello che però è certo è ciò che il giudizio penale ha evidenziato:

  1. a) che la CPL, la società che stava realizzando il più grande appalto nel Comune di Ischia, nonostante avesse un contratto con altra struttura alberghiera per l’alloggio dei suoi operai, ha concluso un succulento contratto alberghiero, vuoto per pieno, con l’albergo della famiglia dell’ex sindaco Giosi Ferrandino.
  2. b) che la CPL ha concluso un ottimo e cospicuo contratto di consulenza con il fratello del Sindaco.
  3. c) che alcuni grossi dirigenti della CPL si sono super impegnati per la campagna elettorale di Giosi Ferrandino alle europee.
  4. d) che Giosi Ferrandino stabiliva lui a chi doveva rivolgersi la CPL per farsi la pubblicità.

Questi sono i fatti incontrovertibili che sono emersi dal giudizio penale. A questo punto ci si chiede:

“Questi fatti costituiscono un reato penale, nella nuova configurazione modificata dal PD? La risposta, secondo la sentenza, deve essere “no”?”.

Sicuramente, però, questi fatti hanno un grande valore morale, che in un paese civile avrebbero dovuto determinare la morte politica e pubblica del soggetto. Con quest’ operazione la famiglia di Giosi Ferrandino ha ricavato centinaia di migliaia di euro ed il messaggio che sembra mandare alla cittadinanza è quello di dire: “Avete visto quanti soldi ho guadagnato? E l’ho fatta pure franca”.

In questo messaggio deleterio e fortemente diseducativo, soprattutto in un paese ove la corruzione la si sente in ogni dove, Giosi Ferrandino è supportato da certa stampa locale, sempre pronta ad osannare il vincente, anche se è protagonista di fatti discutibilissimi come quelli indicati in premessa.

Giosi deve capire che il popolo di Ischia non dimentica i fatti sopra indicati e se ne frega della sentenza di assoluzione. Lui è stato un Sindaco la cui famiglia ha preso dalla CPL centinaia di migliaia di euro, soldi che una famiglia di ischitani mai guadagnerà con il suo onesto lavoro.

Ora il PD di Renzi per premiarlo candida Pittella per far scattare il seggio europeo per il sindaco neo assolto dalla infamante accusa di corruzione. Certo sarà interessante capire cosa diranno i nostri partner europei quando vedranno arrivare un personaggio con i suoi trascorsi noti a tutti. Ma, si sa, Renzi di questo non si preoccupa e proprio per questo gli italiani non ne vogliono più sapere di questo ducetto toscano.

Quello che l’eventuale ingresso nel parlamento europeo da parte di Giosi Ferrandino non potrà cancellare è che il suo paese ben lo conosce e non lo ha votato alle elezioni europee e non lo ha votato neppure alle scorse comunali dove non è riuscito a far eleggere neppure il cugino, nonostante i chiacchierati e forse illegittimi trasferimenti di residenza da Casamicciola. Lui entra nel consiglio europeo con i voti dell’entroterra napoletano, di zone inquinate e pericolose, non per i voti degli ischitani che ben lo conoscono.