La conclusione del Consiglio ha richiesto anche un “terzo tempo” preceduto da una improvvisa riunione privata presso il “Coach” dei consiglieri di maggioranza, praticamente tutti fuoriusciti dall’aula consiliare prima della votazione del bilancio. Pressing del senatore De Siano al richiamo delle responsabilità.
di Ennio Anastasio
Un filo sottile, anzi sottilissimo sul quale prova a camminare una maggioranza in bilico e con i piedi incrociati per non rovinare giù, forse proprio in quelle profonde spaccature che stanno assumendo sempre più la forma di un vero precipizio. Nella grigia giornata politico-amministrativa del Consiglio comunale di Ischia che si è consumata nello scorso venerdì nel palazzo municipale di via Iasolino, un “grazie” va però rivolto al Senatore De Siano che con il suo intervento ha trasmesso ancora una volta in aula il sentimento puro della politica, del ruolo istituzionale che deve essere rappresentato da quelle persone elette e sedute nei banchi di un civico consesso ed ancora come la politica debba essere intesa come quel sano strumento attraverso il quale i cittadini cercano, con delle nomine, di ottenere risposte ai loro problemi. Una politica, come spiega il De Siano, che spesso deve guardare dentro di sé e porsi delle domande con la consapevolezza che solo l’analisi delle situazioni può creare le migliori condizioni per ricercare adeguate soluzioni, perché poi, alla fine, quello che conta è rendicontare ai cittadini la concretezza delle azioni che si vogliono porre in campo, ed ancora quello che si è fatto e quello che si è cercato di fare, evitando gli spacchettamenti e le corsie preferenziali. Posizioni concettuali che entrano nel merito della materia amministrativa quando si è parlato di residui attivi di bilancio e cioè degli oltre 30 milioni di euro di crediti, quasi a voce esclusivamente Tari, che il Comune di Ischia non riesce ad incassare portando invece avanti la politica di anticipazione di tesoreria e andando ad accendere mutui presso la Cassa Depositi al tasso del 2% per finanziare opere di sviluppo turistico, come l’imminente “nuovo mercato” adiacente via Roma. Il Comune d’Ischia utilizza l’anticipazione per 10 mesi sui 12 dell’anno e tira i remi in barca per quel restante 50% che andrebbe riscosso; De Siano è lapidario su questo argomento: ” a prescindere dalle responsabilità che possono piovere addosso a chi amministra per la mancata riscossione di queste cifre significative, va detto a tutti che il Comune è, non rischia, è, in dissesto“. Parlavamo di mutui, già, sembra al 2% annuo, “un tasso esiguo”, come afferma il Sindaco d’Ischia, ma ovviamente bisogna tener conto di un piccolo dettaglio: il capitale chiesto in prestito ed ovviamente la durata. Per i non esperti della materia contabile il discorso può essere semplificato pensando ad un’azienda che deve riscuotere diversi crediti da vari clienti per prestazioni di servizi resi, ma non preme per riscuoterli, magari affidandone il recupero ad una società specializzata, ed invece ritiene opportuno, per ovvie carenze di liquidità, aprire una linea di credito (finanziamento) presso una banca, diciamo 40.000 euro con un costo presumibilmente minimo di interessi per euro 2.000 annui. La prima cosa che viene da chiedersi è: lo farebbe un’azienda privata? NO! anche perché l’onere degli interessi ricade soltanto sulla stessa azienda che potrebbe, nell’avanzare degli anni, incontrare serie difficoltà nel ritorno del capitale e degli interessi, mentre il pacchetto crediti è sempre lì in giacenza, aspettando di essere riscosso.
La politica e le Lobby
La verità è che la politica ad Ischia, e probabilmente anche altrove, è ingabbiata da lobby imprenditoriali fortissime che decidono come e quando pagare i tributi all’Ente che inevitabilmente viene messo in sofferenza, e a poco serve parlare di spese in conto capitale e spese correnti. La seconda domanda, legittima anch’essa, è questa : varrebbe lo stesso per un modesto soggetto? ovvero quale sarebbe il comportamento e la linea di azione dell’Ente per il mancato pagamento anche di una sola rata della Tari verso un singolo contribuente, cittadino dello stesso Comune, che si ritrova con un lavoro discontinuo e che deve veramente lottare per l’acquisto dei libri ai suoi figli, con il fitto della casa, con le bollette da pagare, ed in alcuni casi per accoppiare il primo con il secondo sulla tavola? certo, è un problema etico e di condotta morale, proprio quello che dovrebbe affrontare ogni consigliere, quando vota il Bilancio del suo Comune. Ischia non è per forza il racconto del percorso di una navetta Zizì, o del traffico di cui si vuole parlare ogni giorno, Ischia è conoscere la gente, i problemi di persone senza lavoro che cercano di adattarsi a mille mestieri, di locali sfitti, di figli sposati che chiedono sì “anticipazioni”, di quelle possibili ai genitori pensionati, per poter pagare una bolletta in scadenza o una rata della Tari.
DUP e Bilancio: acqua alta alla riva destra, pontile Aragonese, pinete.
Passiamo ad alcune argomentazioni previste nel DUP e nel correlato bilancio di previsione sulle quali il Sindaco ha relazionato dettagliatamente.
Riva destra : ricordate il progetto del mostro di Lochness, “Nessie”,ovvero l’enorme pontone di cemento armato lungo 40 metri che doveva nascere nel porto d’Ischia, sormontato da un casermone in calcestruzzo? ebbene non si farà, ed i fondi della Regione di quell’opera mostruosa saranno in parte investiti in studi di fattibilità per il problema dell’acqua alta che affligge la riva destra del porto. Queste le parole del Sindaco. Due osservazioni: considerati i tempi biblici occorsi per lo smantellamento del pontile 1 Italia ’90, faranno bene i ristoratori a costruire delle zattere dove poter posizionare i tavoli da ristoro per la clientela. La seconda: non è in atto un ricorso al Tar per smantellare anche il Pontile 2 prospiciente la banchina dello scivolo?
Pontile Aragonese : un progetto di riqualificazione per Ischia ponte, con particolare riguardo al pontile Aragonese, sembra essere nelle intenzioni delle prossime cose alle quali mettere mano. Per il pontile andrebbe meglio utilizzato il termine “recupero storico” e con segno di responsabilità andrebbe osservato quanto importante e delicato sia questo intervento particolare. Seicento anni di storia sono raccontati su 222 metri di architettura marittima di enorme valore storico e culturale, visitata da migliaia di turisti ogni anno. L’antico pontile reclama interventi di non poco conto e soltanto la volontà in atti ed azioni sarà la migliore dimostrazione di credibilità. Un’osservazione: saranno recuperate nel basso fondale le antiche lastre di piperno, ben visibili, che fungevano da coronamento e rivestimento ai muri perimetrali ?
Pinete : biolago e voucher possono camminare insieme?
Previsto il recupero del biolago in pineta Mirtina, ma il grande progetto relativo al verde previsto nell’opuscolo I’m in ! per una riqualificazione complessiva dei 10 ettari di Parchi/Pineta si è un pò sgonfiato, forse troppo. Il Sindaco ha relazionato in merito affermando che i tempi sono cambiati rispetto a quelli di realizzo di tali opere e che i 40 “pinetini” che una volta curavano parchi e pinete attualmente sono un sogno irraggiungibile. L’Amministrazione prevede di mettere in campo azioni di cura del verde di tipo occasionale attraverso persone esterne ma capaci, che saranno pagate con voucher ma è al vaglio anche una sorta di “lavori socialmente utili”, queste le parole del Sindaco.
Si vota il Bilancio : camera caritatis o scivolone obbligato?
Alla fine si rende necessario un “terzo tempo” per l’approvazione dei punti del bilancio, un bilancio che passa con l’approvazione di due emendamenti previsti dalla minoranza (linea Formia e parcheggio al Mazzella). Ma per l’approvazione dei punti bisognerà affrontare una lunga attesa perché poco alla volta i consiglieri di maggioranza si sono defilati fuori dall’aula consiliare. Hanno cominciato i componenti del gruppo “Vivere Ischia“(quelli che vanno da un “non se ne parla proprio” al “barattiamo qualcosa”, per intenderci) ma poi di lì a poco l’intera maggioranza, richiamata a gesti, è fuoriuscita dall’aula, probabilmente per affrontare dei tempi supplementari al suo interno e lasciando la minoranza e il Presidente del Consiglio a contemplare il soffitto per circa un’ora. Non lo fate più: siete riusciti a renderci infelici spettatori di un spettacolo orribile.
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