Dobran : “Bisogna fare uno studio di fattibilità sulla resilienza e sostenibilità del territorio napoletano a rischio sismico e vulcanico. Il mio modello fisico-matematico-informatico (simulatore vulcanico globale)consente di ricostruire non solo le passate eruzioni ma anche di valutare i possibili eventi vulcanici futuri. OGGI – Lunedì, 26 novembre, ne illustrerò alcune capacità del simulatore per il Vesuvio e “VESUVIUS-CAMPIFLEGREI PENTALOGUE” con i 5 obiettivi da raggiungere per rendere resiliente e sostenibile l’area napoletanasenza massici spostamenti della popolazione dal territorio durante le crisi vulcaniche. Napoli deve fare network con le altre città italiane, europe e del resto del mondo che sono a rischio sismico, vulcanico, idrogeologico o antropogenico per elaborare utili piani di resilienza e di sostenibilità per i qual si richiede una collaborazione interdisciplinare e transdisciplinare.

Dobran, insieme agli altri membri di commitato tecnico scientifico Paollela, Formisano e Indirli, convoca a Napoli il Congresso Internazionale sulla resilienza e sulla sostenibilità. Più di 60 ricercatori di Università italiane ed estere con studi riguardanti la sicurezza di scuole, monumenti, ma anche possibili scenari in caso di un’eruzione o di terremoti.

Resilience and Sustainability of Cities in Hazardous Environments – Resilienza e sostenibilità delle città in ambienti pericolosi”, a Napoli dal 26 al 30 Novembre.

OGGI – Lunedì ore 9:30-10:00 inaugurazione – Circolo Ufficiali della Marina Militare – Via Cesario Console – Briefing Stampa ore12con Flavio Dobran, vulcanologi e ricercatori stranieri. DOBRAN PRESENTERA’ IL SIMULATORE VULCANICO ED I RISULTATI

Martedi 27 Novembre – Educazione e Governance discusso dagli insegnanti delle scuole e dai collaboratori della GVES e autorità publiche

Mercoledì 28 Novembre  “VESUVIUS-CAMPIFLEGREI PENTALOGUE”

Giovedì 29 – Novembre – Briefing sulla urbanizzazione intorno al  Vesuvio e Campi Flegrei – ore 14 –

Venerdì 30 Novembre  – le scuole incontreranno i ricercatori – Sala Baroni – Maschio Angioino – ore 10

“Su Vesuvio e Campi Flegrei, bisogna fare uno studio di fattibilità interdisciplinare e transdisciplinare, sulla resilienza e sostenibilità del territorio napoletano interessato dal rischio vulcanico e dal rischio sismico. Mercoledì 28 Novembre, illustrerò “Vesuvius – Campi Flegrei Pentalogue” con i 5 obiettivi da raggiungere per rendere resiliente l’area napoletana”. Lo ha affermato Flavio Dobran, ricercatore, ingegneretermo-fluidodinamico, dunque studioso dei comportamenti dei fluidi, liquidi, e gas nei vulcani, Presidente della GVES, alla vigilia della Conferenza Internazionale sulla Resilienza e la Sostenibilità in città a rischio.  Dobran, già docente presso la New York University e numerosi istituti accademici internazionali, è da anni tra i più importanti studiosi di vulcani ed in particolare Vesuvio e Campi Flegrei.  Da Lunedì 26 Novembre a Venerdì 30 Novembre, Dobran riunirà a Napoli, più di 50 esperti, per presentare loro gli studi condotti in merito ai nuovi e possibili scenari in caso di un’eruzione vulcanica del Vesuvio e dei Campi Flegrei.

OGGI – Lunedì 26 Novembre, alle ore  12 Briefing Stampa per illustrare gli importanti studi. Dobran presenterà alla stampa il Simulatore Vulcanico.

Resilience and Sustainability of Cities in Hazardous Environments – Resilienza e sostenibilità delle città in ambienti pericolosi”, sarà il tema del Conferenza Internazionale che vedrà insieme più di 60 ricercatori provenienti numerosi Paesi. Dagli italiani come il vulcanologo Claudio Scarpati che illustrerà studi sulla Resilienza umana nell’area vulcanica napoletana,  Giuliano Panzadell’Università di Trieste ed Accademico dei Lincei, sulla Valutazione del rischio sismico, Concettina Annunziata dell’Università Federico II di Napoli  sulla valutazione della pericolosità sismica di Napoli e dintorni,  Giuseppe De Natale dell’INGV sulla valutazione del pericolo sismico e mitigazione del rischio sismico nell’isola di Ischia,  ma numerosi ricercatori stranieri come Rocio e Maria Ortiz dell’Università di Siviglia che illustrerà uno studi sulla Conservazione preventiva dei Beni Culturali, Andrea Young delBrazilian National Center for Monitoring and Early Warning of Environmental Disasters, São Jose dos Campos Brazil che presenterà uno studio su come realizzare la transizione delle città e pianificazione urbana a cause del cambiamento climatico  ed ancora il indiano Rohid Magotra sullo sviluppo urbano sostenibile e resiliente ai disastri per 10 città in India

OGGI – Lunedì 26 Novembre – Ore 12 – Circolo Ufficiale della Marina Militare in Via Cesario Console a Napoli.

Dobran è ricercatore noto a livello internazionale con la pubblicazione di 9 testi  ma anche perché docente di importanti Università come la New York University ed è ingegnere termo-fluidodinamico e dunque studia il comportamento dei fluidi, dei gas, dei liquidi e tutti i fenomeni annessi.

OGGI, a Napoli, FLAVIO DOBRAN, presenterà alla stampa, il Simulatore Vulcanico Globale “Global Volcanic Simulator” con briefing che avrà inizio alle ore 12

“I Piani di Evacuazione riguardanti il rischio Vesuvio e Campi Flegrei lavorano in direzione opposta a resilienza e la sostenibilità del territorio napoletano.  Bisogna invece creare città resilienti e sostenibili. Costruire città resilienti sui vulcani è  un’impresa complessa  – ha proseguito Dobran – in cui la valutazione degli scenari di eruzione vulcanica deve essere eseguita con strumenti in grado di simulare in modo affidabile le eruzioni complete.  Ho creato un Simulatore Vulcanico Globale il “Global Volcanic Simulator” che  è uno strumento in grado di svolgere questo compito e viene continuamente verificato e convalidato per garantirne l’utilità. Si tratta di un modello fisico-matemtico-informatico in grado di ricostruire le passate eruzioni dei vari vulcani, e quindi anche del Vesuvio e dei Campi Flegrei, per valutare quelle future.

Questo simulatore ha potuto studiare il comportamento del magma del complesso vulcanico Somma – Vesuvio, nelle ultime migliaia di anni e dunque la risalita in condotte vulcaniche, le dispersioni di prodotti vulcanici nell’atmosfera, le propagazioni di flussi piroclastici sulle pendici del Vesuvio. In sostanza da questi studi specifici, basati  su tale modello informatico possiamo sapere quante persone realmente potrebbero essere interessate dai vari fenomeni come il flusso piroclastico e caduta di ceneri. Sto studiando tutto nei minimi dettagli e presenterò ialcuni risultati a Napoli.  Tale modello informatico prende in considerazione l’intero complesso vulcanico, la camera magmatica, il condotto vulcanico, l’ambiente del condotto ed anche l’ambiente che si trova al di sopra del vulcano. Ugualmente per i Campi Flegrei dove saremo il 29 Novembre.  Ad esempio la fase di propagazione del flusso piroclastico è uno degli scenari più pericolosi di un’eruzione vulcanica esplosiva perché può influenzare notevolmente l’area circostante che circonda la bocca vulcanica. In tale area che potrebbe essere interessata dal flusso piroclastico bisognerebbe proibire tutti gli habitat umani e al di là di questa area l’ambiente costruito dovrebbe essere reso resiliente e sostenibile. Una valutazione dei rischi geologici per le città  che sono su vulcani attivi richiede l’utilizzo di strumenti appropriati. Questi rischi devono essere valutati con diversi scenari di eruzione vulcanica che dipendono dalle composizioni chimiche, dalle caratteristiche di conservazione e alimentazione dei magmi all’interno dei vulcani, dalle strutture di edifici vulcanici che possono contenere una varietà di sistemi e acquiferi fratturati e diversi.  Le registrazioni storiche delle eruzioni per le città sui vulcani sono incomplete perché sono soggette a diverse interpretazioni delle dinamiche eruttive e possono essere distorte (come nella zona napoletana densamente popolata) a causa degli ambienti costruiti che nascondono alcuni o gran parte di queste testimonianze geologiche.

Il modello informatico creato e che illustrerò a Napoli, ha studiato le passate eruzioni.  Per il Vesuvio lo scenario atteso potrebbe essere apocalittico se non si riorganiza il territorio napoletano. Bisogna educare la popolazione iniziando con un’attività capillare nelle scuole  napoletane, del napoletano ed anche in quelle della zona flegrea.  E’ emerso anche che le eruzionisu media scala, per quanto riguarda il Vesuvio avvengono una volta ogni 4-5 secoli. L’eruzione su media scala, più recente, è quella del 1631, che distrusse gran parte del territorio intorno al vulcano facendo migliaia di morti”.

Napoli deve fare network con le altre città  italiane e straniere per affrontare la resilienza e la sostenibilità attraverso progettiinterdisciplinari e transdisciplinari

“Venezia è città a forte rischio e potrebbe essere coperta dalle acque anche prima di 100 anni. Parigi è un’altra città che dovrebbe porsi i temi della resilienza e della sostenibilità. Infatti molte centrali nucleari e impianti chimici e biologici si trovano oggi troppo vicini a grandi aree metropolitane come New York, Parigi e Los Angeles con reti di sicurezza discutibili – ha proseguito Dobran –  e questo problema si moltiplicherà con la necessità di raddoppiare l’approvvigionamento energetico per l’umanità a metà di questo secolo e creare sviluppo nel continente africano. San Francisco,  Istanbul, Tokyo, Rabaul, Città del Messico, come Napoli sono tutte città situate in aree geologiche attive, mentre le città costiere del Nord e del Sud America, Africa Occidentale, Mediterraneo, Golfo del Bengala, Mar Cinese Meridionale sono esposte a tempeste tropicali, uragani, tifoni, inondazioni e tsunami. Il riscaldamento globale aumenterà i potenziali pericoli derivanti dall’innalzamento del livello del mare e dai cambiamenti nelle circolazioni atmosferiche.

Napoli e tutti i comuni della zona rossa ma anche della zona flegrea potrebbero fare network con altre città europee a rischio sismico, idrogeologico o nucleare per elaborare progetti  di cooperazione europea finalizzati ad affrontare concretamente due temi importanti: resilienza e sostenibilità”.

POI GIOVEDI’ AI CAMPI FLEGREI

Giovedì 29 Novembre – ore 14 – viaggio con i ricercatori negli habitat napoletani, sul Vesuvio e Campi Flegrei sotto la guida di Flavio Dobran e vulcanologo Claudio Scarpati.

“Giovedì briefing itinerante aperto alla stampa. I ricercatori, geologi, ingegneri, italiani e stranieri saranno sui  vulcani  Vesuvio e Campi Flegrei e negli Habitat napoletani. “Sarà una grande opportunità – ha dichiarato Dobran – per far comprendere, tramite la stampa, quanto siano importanti la resilienza e la sostenibilità per questo territorio”.  Il briefing inizierà dalle ore 13. A tale riguardo seguiranno maggiori dettagli in merito all’organizzazione di navette ed ai luoghi, nei prossimi giorni”.

 

VENERDI’ 30 NOVEMBRE “Rischi delle città percepiti dalle scuole”
INCONTRO CON LE SCUOLE ALLA SALA DEI BARONI – MASCHIO ANGIOINO.

“La scuola è sicuramente fondamentale per poter sensibilizzare l’opinione pubblica ed educare non solo i bambini ma anche le loro famiglie – ha affermato Grazia Paolella dirigente scolastico e docente universitario – e l’ultimo giorno avremo le scuole provenienti da vari paesi delle rispettive zone rosse. Tutte arriveranno alla Sala dei Baroni al Maschio Angioino dove potranno incontrare i ricercatori. Docenti ed alunni esprimeranno il grado di percezione del rischio in queste realtà territoriali. Durante il congresso di Napoli, gli stessi ricercatori terranno una serie di lezioni agli studenti, su temi come quelli relativi ai pericoli sismici, vulcanici, antropogenici, alla resilienza e alla sostenibilità.

Il Vesuvio, quel profilo emblematico della ‘cartolina’ partenopea, quel volto amico, quasi familiare per noi napoletani … può improvvisamente destarsi e rivelarsi per quello che è … un grosso pericolo incombente … è ora di mettersi all’opera per avviare subito un serio ed oculato programma operativo e creare condizioni adeguate di sostenibilità e resilienza vera e propria.

Lavorare in sinergia, in modo significativo, costruttivo per la promozione della resilienza richiede l’apporto di più risorse professionali che abbiano il comune intento di inseguire, realmente, l’obiettivo dello sviluppo della sostenibilità, per la costruzione di una vita, che rinunzi al fatalismo, al pressappochismo, alla miopia che solo riesce ad intravedere cupi e disastrosi scenari di fuga e di deportazione di massa di intere popolazioni, come soluzione estrema di fronte al verificarsi di un’eventuale eruzione più o meno violenta e distruttiva del Vesuvio.

L’auspicio sotto il quale nasce il Convegno è che possano dallo stesso prendere le mosse tutti gli amministratori della cosa pubblica, i tecnici, gli esperti, gli addetti a vario titolo, per compiere, finalmente, passi seri, coraggiosi, importanti, decisivi per il futuro delle città campane e ‘vesuviane’ in particolare”.

Per Interviste : Flavio Dobran –  ingegnere fluidodinamico – ricercatore presso importanti Università come la New York University e non solo – Tel  + 1 (347) 863 – 0974

Grazia Paolella – Università Suor Orsola Benincasa di Napoli – Tel  335 630 1015

Giuseppe Ragosta  – Addetto Stampa del Congresso – Tel 392 5967459

 

Chi è Flavio Dobran.  Ingegnere esperto in fluidodinamica

Flavio Dobran ha conseguito il dottoratodi ricerca in ingegneria al Politecnico della New York University nel 1978. Docente e ricercatore presso la New York University, il Politecnico di New York, lo Stevens Institute of Technology e la Hofstra University. Il Dott. Dobran era Visiting Professor, Scholar and Scientist nel Dipartimento di Meccanica Teorica dell’Università di Parigi, Centro di ricerca ISPRA dell’Unione Europea, Politecnico di Grenoble, Dipartimento di Conservazione Ambientale, Argonne National Laboratory, Dipartimenti di Energetica e Geologia presso l’Università di Pisa, Centro di ricerca sull’energia e l’ingegneria nucleare dell’ENEA e dell’Istituto nazionale di geofisica di Roma. Nel 1994 ha fondato GVES allo scopo di promuovere lo sviluppo di habitat resilienti e sostenibili nell’area napoletana. Il Dr. Dobran ha consegnato numerosi lavori anche alle scuole nelle aree Summa-Vesuvio e Campi Flegrei sui rischi derivanti da eruzioni vulcaniche, rischi vulcanici e antropogenici, sicurezza, resilienza, sostenibilità e conservazione ambientale; organizza dal 1995 manifestazioni annuali nelle scuole del Vesuvio per promuovere la coscienza del rischio vulcanico; è apparso in documentari televisivi nazionali e internazionali e ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro sui vulcani napoletani; ha organizzato numerose conferenze nazionali e internazionali sulla conversione dell’energia, la meccanica teorica, i processi vulcanici, il Vesuvio e la valutazione del rischio ambientale; consegnato numerose presentazioni tecniche a ingegneri, scienziati della terra e autorità; autore di nove libri e oltre 150 pubblicazioni sul tema anche dell’educazione al rischio; è stato redattore per riviste di ingegneria, fisica e scienze della terra;  autore di progetti di ricerca  negli Stati Uniti e per l’Unione europea;

Interessi di ricerca: gli interessi del Dr. Dobran hanno incluso insegnamento accademico e ricerca nella meccanica dei flussi multifase, scienze termiche applicate ai sistemi solare, spaziale e nucleare, modellazione dei processi vulcanici e simulazioni al computer di eruzioni vulcaniche, permessi ambientali e conformità commerciale.

Il Comitato Tecnico Scientifico è formato da :

Flavio Dobran, ricercatore,  Maurizio Indirli dell’ENEA di Bologna, Grazia Paolella, docente universitario, Antonio Formisano della Federico II di Napoli