liberamente tratto da facebook
di Augusto Coppola
“Sulle cause di questo evento, io non ho dubbi e vi spiegherò il perché. Basta mettere in fila più elementi concordanti e un minimo di conoscenza dei prodotti chimici, utilizzati per i trattamenti di Disinfestazione (blatte) e Derattizzazione (topi e ratti), ed il quadro è chiarissimo.
Eliminiamo a priori le ipotesi che la moria di pesci sia stata causata da anossia, sia perché un rimescolamento di acque profonde, povere di ossigeno, per la bassa profondità dei fondali del porto, è praticamente impossibile, sia per la presenza dei cadaveri dei ratti, che nulla hanno a che vedere con questo fenomeno naturale, ne con altri possibili fenomeni legati all’aumento della temperatura dell’acqua o di crescita di microalghe.
Procediamo con ordine. Nei giorni precedenti l’evento meteorico verificatosi due giorni fa, con piogge abbondanti e improvvise, erano stati effettuati degli interventi di Derattizzazione, almeno nel tratto viario di via Monsignor Schioppa, unitamente a questo, ci sono da aggiungere i ripetuti e consistenti interventi di disinfestazione, effettuati da privati e attività di una vasta area del paese, in quanto il caldo, ha spinto le blatte ad uscire dalle fogne (cosa che si ripete ogni anno), con tutto quello che ne consegue.
Importante è sapere, che sia i prodotti Cumarinici, utilizzati per la Derattizzazione, sia i prodotti Piretroidi (sintetici), utilizzati nella Disinfestazione, sono ALTAMENTE TOSSICI PER GLI ORGANISMI ACQUATICI.
Chiarito questo, andiamo avanti… Sotto via Cava delle Pezze, c’è l’alveo (oggi tombato), del vecchio canalone proveniente da Monterone. Molti immobili, ancora oggi, sversano nel canalone, il fondo del quale non è cementato e pertanto il terreno del fondo, si impregna con i reflui fecali. Inoltre, alla foce del canalone, che sversa nel Porto, confluisce anche il “troppo pieno” (attivo in caso di forti precipitazioni e non solo), della stazione di sollevamento e convogliamento in condotta sottomarina, ubicata a Piazzale Colombo. Argomento che ho trattato più e più volte a partire dagli anni 90 (dal Processo fogne di Forio, che mi vide come denunciante).
Mettiamo tutto assieme, fogne, canalone, trattamenti chimici e pioggia…. Ed ecco cosa è successo…, lo spiego nel dettaglio. I topi sono morti subito, a seguito del/dei trattamento/i di derattizzazione, molti dei quali, nel canalone di via Cava delle Pezze (la loro casa). La successiva forte pioggia, ha trascinato con se i cadaveri e i prodotti chimici (cumarinici e piretroidi) di Derattizzazione e Disinfestazione (provenienti anche dal troppo pieno fognario della centrale), altamente tossici per i pesci, riversandoli direttamente nel Porto, causando così la morte da avvelenamento dei pesci. A completamento, un altro indizio importante: I pesci morti visibili, sono per la maggior parte cefali e la permetrina, come gli altri piretroidi, sono altamente tossici soprattutto per i cefali, sensibili circa il doppio delle altre specie di pesci!
Altro particolare importante, sfuggito ai più, è la totale assenza dei gabbiani, forse dotati di particolare sensibilità al “pesce tossico”, con il quale altrimenti, avrebbero allegramente banchettato.
Quindi, un insieme di eventi ben concatenati che hanno portato a questo epilogo, senza sottacere il fatto, che “tutte le sostanze sono veleni, la giusta dose differenzia il veleno dal rimedio” e chiaramente si è ecceduto.
Oggi, guidati e coordinati dalla Capitaneria di Porto, c’erano addetti alla pulizia della spiaggia, personale dell’Istituto Zooprofilattico, impegnato al campionamento dei pesci e ratti e altri incaricati all’analisi delle acque. Avremo i risultati, nei quali non ripongo tanta fiducia per vari motivi….. Vedremo.
La telefonata da me ricevuta questa mattina, recitava “qui è pieno di pesci e zoccole morte in spiaggia”.. in prima battuta, non avendo capito bene, ho risposto che era la norma, come sempre…, poi ho capito “.