Libere considerazioni – Ischia Ponte – Al Piazzale delle Alghe va sempre peggio. L’antico borgo continua a versare nel degrado più assoluto. L’area  è sempre poco curata. In compenso c’è sempre chiasso serale e ci sono sempre gli antiestetici lampioni da stadio, che deturpano il paesaggio del Castello e che non si capisce bene cosa abbiano a che vedere con l’antico borgo di Celsa. L’amministrazione dovrebbe limitare gli schiamazzi e, soprattutto, dovrebbe controllare i piccoli assembramenti di gente senza mascherina per il pericolo covid. Il presidente  De luca ha consigliato anche all’aperto l’utilizzo della mascherina qualora vi fossero contatti ravvicinanti senza il rispetto della distanza di un metro. Ma i sindaci se ne fregano…. Inoltre, in passato abbiamo già parlato degli anti-estetici lampioni al piazzale ma Enzone se ne frega del cattivo gusto. Ecco perché Ischia non è Capri. La legge specifica il codice dei beni culturali e del paesaggio (conosciuto anche come codice Urbani dal nome dell’allora Ministro dei beni e delle attività culturali Giuliano Urbani) che ricordiamo essere un insieme  di disposizioni, in materia di beni culturali e beni paesaggistici della Repubblica Italiana. Ancora una volta ricordiamo a Enzone che il codice del paesaggio è stato emanato con il decreto legislativo del 22 gennaio 2004 n. 42. Inoltre nel 2017 è stato aggiornato dalla L. 4 agosto 2017, n. 124 e dalla L. 27 dicembre 2017, n. 205….

Ma  è chiaro che Enzo Ferrandino dell’immagine e della tutela del passaggio non se ne importa.  Il sindaco continua a non curare Ischia Ponte. Eppure una località turistica così caratteristica meriterebbe una maggiore attenzione.