Sconvolgente. Un quotidiano nazionale rivela che per il processo CPL di appello, a Bologna, Massimo Ferrandino è stato condannato a 9 mesi e dieci giorni. I media locali tacciono

Tratto da il Fatto quotidiano del 16 ottobre 2021

Cpl: a Napoli zero corrotti, a Bologna istigatori puniti

Vincenzo Iurillo

NAPOLI Gli innocentisti a prescindere, quelli convinti che le indagini di Woodcock&C. fossero un buco nell’acqua del mare di Ischia, buone solo a far clamore mediatico e a stroncare carriere politiche, dovranno farsene una ragione:

furono compiuti reati intorno alla metanizzazione Cpl dell’isola verde campana. Reati che non sono stati cancellati dall’assoluzione a Napoli (diventata nel frattempo definitiva) dell’ex sindaco e poi europarlamentare Pd Giosi Ferrandino. I lettori più attenti ricorderanno: gli stessi fatti, la stessa trama di favori e passaggi di denaro scoperchiata dalla Procura di Napoli e dall’allora capitano dei carabinieri del Noe, Gianpaolo Scafarto, sono stati spacchettati in due processi per la diversa competenza territoriale di alcuni episodi. Così a Napoli si è celebrato il processo ai due presunti corrotti, Ferrandino e il tecnico comunale Silvano Arcamone: assolti in tutti i gradi di giudizio. E a Modena invece quello ai presunti corruttori: condannati in primo grado nel febbraio 2019. A una pena severa, nel caso dell’ex presidente della coop rossa, Roberto Casari, 4 anni e due mesi per corruzione e reati fiscali.

Il Tribunale aveva inflitto un anno e 4 mesi al fratello dell ’ex sindaco d’Ischia, MassimoFerrandino, e un anno e due mesi all’ex dirigente Cpl Nicola Verrini, entrambi accusati di corruzione, più altre condanne ad altri imputati per altre ipotesi di reato.

Come è chiaro persino a uno studente di Giurisprudenza erano totalmente incompatibili.

Un capo di imputazione di corruzione per Casari, Verrini e Massimo Ferrandino a Modena, era in concorso con quello di Giosi Ferrandino e Arcamone a Napoli. Riguarda la convenzione ‘vuoto per pieno’ che Cpl stipulò per 147mila euro annui in cambio di sette stanze dell’albergo “Le Querce”, di proprietà della famiglia Ferrandino, durante il periodo estivo e il periodo di capodanno tra il 2013 e il 2014, e l’assunzione in Cpl come consulente legale dell’avvocato Massimo Ferrandino. Il prezzo della corruzione da parte di Cpl per ingraziarsi l’organo politico amministrativo di Ischia e procedere con l’appalto della metanizzazione, secondo la prospettazione accusatoria dei pm di Napoli Giuseppina Loreto, Celestina Carrano ed Henry John Woodcock e ribadita dai pm di Modena Marco Nicolini e Pasquale Mazzei. Con le assoluzioni definitive di Napoli, i bookmaker non accettavano scommesse sulla conferma in Appello delle condanne per corruzione a Modena. La Procura generale le aveva comunque richieste. Gli avvocati hanno depositato le motivazioni

delle assoluzioni napoletane durante il dibattimento di Appello.

ISCHIA IL PROCESSO SULLA METANIZZAZIONE D E L L’ISOL A

I giudici di secondo grado di Bologna le hanno acquisite. E a sorpresa, invece di assolvere, hanno sentenziato condanne per una diversa ipotesi di reato: istigazione alla corruzione.

Riducendo la condanna di Casari a due anni e sei mesi, quella di Verrini a 8 mesi e quella di Massimo Ferrandino a 9 mesi e dieci giorni.

Dovremo attendere le motivazioni– previste tra un paio di mesi – per capire attraverso quale percorso logico la Corte d’Appello bolognese ha stravolto la posizione di Massimo Ferrandino.

Secondo l’ipotesi accusatoria, il fratello del sindaco era uno dei corrotti, beneficiario di una corruzione consistita nella consulenza legale. Ora, a leggere il dispositivo, sembrerebbe passato dall’altra parte della barricata, tra coloro che volevano corrompere il fratello e l’amministrazione.

C’è ancora un round, si disputerà in Cassazione.