comunicato – stampa – Le urne sono chiuse, i dati sono ormai certi e ognuno deve fare un’analisi del voto nella propria realtà. Non può passare ulteriormente in silenzio l’avallo all’accordo PD PDL ad Ischia. Situazione incresciosa e raccapricciante coperta dal silenzio del segretario regionale Enzo Amendola e dall’incapacità politica dell’allora commissario provinciale Andrea Orlando.
In conseguenza di questo “matrimonio innaturale”, il PD ha pagato un prezzo altissimo ad Ischia per la mancata presa di posizione rispetto alle scelte di Giosi Ferrandino, sindaco di Ischia e consigliere provinciale del PD, che nel 2011 ha deciso di fare un accordo con il PDL per sopravvivere come sindaco. E successivamente si presenta alle elezioni di maggio 2012 in una coalizione sempre con il PDL. E dunque caso unico in Italia, abbiamo in un comune di quasi ventimila abitanti un’amministrazione dove insieme a PD vi sono consiglieri del PDL e assessori che fanno riferimento a Berlusconi. Giosi Ferrandino è riuscito a salvare così la poltrona di sindaco ma ha distrutto il PD ad Ischia e su tutta l’Isola!
Il silenzio dell’allora commissario della federazione del PD di Napoli Orlando e del segretario regionale Enzo Amendola hanno procurato danni enormi di immagine e di credibilità al Partito Democratico. Basti pensare a quello che accadde sulla stampa. Inoltre tale accordo PD-PDL ha allontanato tanti Compagni ed Amici che pure avevano contribuito in maniera decisiva negli anni precedenti alla nascita ed al radicamento del PD ad Ischia, con grande sacrificio personale.
Purtroppo Enzo Amendola era solo interessato a un seggio sicuro di parlamentare. Alla luce dei dati odierni Enzo Amendola dovrebbe dimettersi da segretario regionale e deputato del PD (unico obbiettivo perseguito nello svolgere il suo ruolo politico).
I risultati delle urne parlano chiaro: il PD ad Ischia e sull’intera isola ha avuto una sconfitta senza precedenti sia al senato che alla camera. Nel solo comune di Ischia, con il sindaco del PD in carica ed un candidato locale, non è riuscito a raggiungere nemmeno la percentuale nazionale e ha perso consensi enormi rispetto al 2008.
I numeri sono impietosi ed oggi confermano una forte regressione del PD (ormai quasi inesistente ad Ischia). Anche rispetto al 2006 quando l’Ulivo – nonostante la presenza nella stessa coalizione di ben nove partiti e con un’amministrazione locale di centrodestra – riuscì ad ottenere più voti del PD in queste elezioni politiche.
Pertanto l’avallo “confermativo” all’accordo PD PDL è servito solo a Giosi Ferrandino e non certo al PD che esce con le “ossa rotte” da questa tornata elettorale.
Il quadro di Ischia è avvilente e mette in luce la sconfitta del metodo Giosi Ferrandino.
Gli accordi innaturali PD-PDL hanno confini più ampi della sala consiliare del comune di Ischia e hanno danneggiato tutto il partito.
Infine rappresento come molti Amici Democratici, sdegnati dalla deriva personalistica e dal carrierismo politico che il manovratore solitario ha impresso al PD locale, pur se colpiti da questo riscontro elettorale manifestino la volontà di mantenere le distanze da quell’ambiente determinandone peraltro un ulteriore scadimento.
Il PD deve avere la forza di fare piazza pulita di personaggi come Giosi Ferrandino e di coloro che hanno coperto le ambiguità come la questione Ischia nata nel 2008 e conclusasi nel 2011 con l’accordo PD-PDL che ha avuto una risonanza nazionale. In questi anni abbiamo assistito ad una gestione personalistica del PD locale con tesseramenti “farsa” decisi dalla sera alla mattina quasi come se fosse il circolo privato di Giosi Ferrandino.
Ma poi è forte il sospetto che ci si trovi di fronte a persone che non si fanno scrupoli né si vergognano di fare il doppio gioco : torna utile avere porte da aprire sia a destra che a sinistra.
È quindi giunto il momento di fare chiarezza: il PD non può continuare a governare con il PDL ad Ischia! Bisogna essere severi e non coprire gli inciuci. Questa è una regola, ed alle regole non si può derogare.
Cordiali Saluti
Ciro Ferrandino
Consigliere Comune d’Ischia
Ischia, 02 marzo 2013