CarmineCarmine Bernardo scrive : “Come vedrete dal testo della proposta, il Comune di Ischia ha già dato l’incarico  ad un avvocato di Milano di perseguire i responsabili, ma l’incarico è generico”.

La proposta di Bernardo sull’Evi: “Il sottoscritto consigliere comunale  Carmine Bernardo 

 

Visto che

 

– la società EVI spa, con socio unico CISI, Consorzio Intercomunale Servizi Ischia, al quale il Comune partecipa con la maggiore quota di partecipazione ( il 36% circa)   è stata posta in liquidazione con delibera nr. 9 del 22/05/2008, con contestuale decisione di passaggio del servizio al Cisi stesso;

 

– nonostante siano trascorsi ben 5 anni dalla messa in liquidazione, ad oggi l’Evi continua a svolgere le attività come una azienda in bonis e non risultano allo scrivente poste in essere attività di liquidazione.

 

  come è noto vige il divieto per la società in liquidazione di intraprendere nuove operazioni, intendendosi per tali quelle che non si giustificano con lo scopo della liquidazione o con la definizione dei rapporti in corso, ma che costituiscono atti di gestione dell’impresa sociale;

 

– l’atto di gestione che arreca danno al patrimonio sociale, perché non diretto alla sua conservazione o valorizzazione, è fonte di responsabilità patrimoniale per i liquidatori

 

– la situazione economico patrimoniale della società Evi, per l’effetto della gestione da parte dei liquidatori delle attività aziendali, ha prodotto consistenti perdite che hanno aggravato notevolmente il deficit patrimoniale e quindi i diritti dei soci e dei creditori In particolare dai bilanci sociali si evidenzia:

 

                                             Perdita prodotta                        Deficit patrimoniale

 

a) anno 2008                              108.398,00 (utile)                          13.231,00

 

b) anno 2009                              989.833,00                                 990.305,00

 

c) anno 2010                              641.898,00                              1.632.203,00

 

d) anno 2011                           €1.142.257,00                              2.774.460,00                      

 

– è evidente la responsabilità dei liquidatori per aver continuato l’attività aziendale, al pari di una azienda in bonis, arrecando notevoli e consistenti danni al patrimonio sociale in violazione dei loro doveri di conservazione e valorizzazione dello stesso

 

  è necessario avviare azione di responsabilità sociale nei confronti dei liquidatori che hanno provocato i danni al patrimonio sociale come prima indicati e nel contempo invitare e diffidare l’attuale liquidatore a non compiere nuovi atti di gestione che non si giustifichino con lo scopo della liquidazione o della definizione dei rapporti in corso

 

– con delibera di GM 18 del 19/02/2013 è stato conferito mandato all’avv. Carmine Ferro, con studio legale in Milano alla via Corso Europa 14  per la proposizione di azioni di responsabilità civile nei confronti di tutti coloro  che risulteranno coinvolti a vario titolo in profili di responsabilità per eventuali danni derivanti agli enti pubblici richiamati a causa della loro condotta  e degli atti deliberativi adottati

 

  la genericità dell’incarico conferito potrebbe vanificare la volontà della Giunta di perseguire i responsabili

 

– non risulta al proponente che ad oggi, ad oltre 4 mesi dal conferimento dell’incarico,  l’avvocato abbia proposto azioni di responsabilità o riferito all’ente della inesistenza dei presupposti per l’avvio di queste;

 

– il decorso del tempo potrebbe far maturare la prescrizione con la impossibilità dell’ente di perseguire eventuali responsabilità:

 

Acquisito il parere  in ordine alla regolarità tecnica e contabile degli atti  espresso ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267;

 

Propone di

 

D E L I B E R A R E

 

1.. che la Giunta Municipale provveda ad invitare immediatamente l’avv. Fierro Carmine a riferire in relazione all’incarico conferitogli soprattutto in ordine al grave deficit patrimoniale provocato nel corso della liquidazione, individuando i relativi responsabili ed indicando le azioni più proficue da porre in essere per la salvaguardia dei diritti e degli interessi dell’ente pubblico;

 

2. che il Sindaco provveda ad invitare e diffidare l’attuale liquidatore dell’Evi a non compiere nuovi atti di gestione che non si giustifichino con lo scopo della liquidazione o della definizione dei rapporti in corso o che comunque arrechino danno patrimoniale