Bernardo scrive: “Il comportamento della maggioranza è molto grave, sia per il corretto funzionamento del Comune che per il rispetto dei diritti del consigliere comunale. Da un punto di vista politico i tre argomenti proposti dalla minoranza avevano lo scopo di ridurre i costi del Comune senza i quali non sarà mai possibile ridurre l’enorme carico fiscale imposto da Giosi Ferrandino. I primi due argomenti erano diretti a ridurre i compensi del sindaco,degli assessori, del consiglieri comunali, dei presidenti delle partecipate ed in generale dei cosiddetti costi della politica.
Il terzo tende a disegnare una pianta organica più leggera eliminando i dirigenti e sostituendoli con i funzionari, che già sono presenti in pianta organica.
I due emendamenti avrebbero comportato un risparmio di spesa variabile da € 500.000 ad € 1 milione, con la possibilità di utilizzare questo risparmio per la riduzione delle tasse.
Il Sindaco Ferrandino della riduzione delle tasse ne parla solo, ma quando si tratta di ridurre la spesa del Comune per ridurre le tasse, scappa per mantenere i privilegi della casta da lui creata.
Oggetto: segnalazione di gravi irregolarità nei diritti delle minoranze.
Il sottoscritto avv. Carmine Bernardo, consigliere comunale di Ischia, espone alla S.V. quanto segue:
il sottoscritto, unitamente ai consiglieri Salvatore Mazzella e Ciro Ferrandino, in data 21/03/2013 ha richiesto al presidente del Consiglio Comunale di convocare il consiglio per discutere e deliberare sui seguenti argomenti
azzeramento delle indennità di sindaco, assessori, presidente del consiglio comunale, dei gettoni dei consiglieri comunali nonché di ogni altro compenso a componente di commissione, nucleo o altri organismi composti da persone nominate dal consiglio comunale, dalla Giunta e dal Sindaco con destinazione di tali somme alle politiche giovanili e/o altre criticità individuate dal Consiglio Comunale.
invito al Sindaco ed alla Giunta di estendere l’azzeramento totale dei compensi spettanti anche a tutti i componenti dei consigli di amministrazione e dei collegi sindacali delle società e organismi partecipati dal Comune
criteri generali in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi
2. a seguito della detta richiesta il Presidente del Consiglio Comunale formalizzò la convocazione per il 10 ed 11 aprile 2013, aggiungendo agli argomenti richiesti dai consiglieri di minoranza, ulteriori sei argomenti.
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3. la seduta di consiglio del 10 aprile è andata deserta, mentre in quella del 11 aprile la maggioranza discusse solo i 5 argomenti da lei proposta, assicurando che quelli della minoranza sarebbe stati discussi in un prossimo consiglio comunale
4. anche nella seduta del consiglio comunale convocata per il giorno 9 e 10 maggio 2013 gli argomenti, anche se inseriti all’ordine del giorno, non furono discussi, limitandosi, anche in tal caso la maggioranza a discutere e deliberare unicamente gli argomenti dalla stessa portati all’attenzione del consiglio. In tale sede fu assicurato una nuova convocazione per i primi giorni del mese di giugno.
5. anche questa volta il Presidente, disattendendo, agli impegni assunti, convocò il consiglio per i giorni 1 e 2 luglio 2013, inserendo ben 5 nuovi argomenti. La seduta del 1 luglio è andata deserta mentre in quella del 02/07/2013 si è discusso solo gli argomenti proposti dalla maggioranza. Ed il consiglio si è aggiornato per il giorno 11/07/2013 alle ore 19.30. Tale seduta, per l’assenza della maggioranza, ha avuto inizio con ben due ore di ritardo circa iniziando alle ore 21-21.30. Alle ore 24 risultavano ancora da discutere i tre argomenti indicati al punto 1 e per regolamento il consiglio è stato sospeso e riaggiornato alle ore 16.00 del giorno successivo. Purtroppo il consiglio non ha potuto proseguire i lavori perché il giorno successivo nessun componente della maggioranza si è presentato ed i soli componenti della minoranza non consentono di raggiungere il numero minimo di consiglieri presenti per la validità della seduta.
6. è evidente nei fatti sopraindicati l’atteggiamento della maggioranza che intende non consentire alla minoranza di svolgere il proprio ruolo attuando azioni ostruzionistiche e prevaricatrici. A ciò si deve aggiungere quanto già in precedenza segnalato, quale la mancata risposta alle interrogazioni e la mancata consegna dei documenti richiesti, che di fatto tende ad impedire l’espletamento del proprio mandato ai consiglieri di minoranza.
Ritiene lo scrivente che quanto sopra, in uno a tutto quanto già segnalato, costituisca grave e perdurante violazione di legge, tale da giustificare lo scioglimento del consiglio comunale o l’adozione di provvedimenti della S.V. per garantire il corretto andamento della vita amministrativa del Comune di Ischia ed il rispetto dei diritti delle minoranze.
Tanto premesso
CHIEDE
A S.E. Ill.ma il Prefetto di Napoli di valutare la sussistenza dei motivi di grave ed urgente necessità per l’adozione dei provvedimenti di cui all’art. 141 D.lgs 267/2000 ovvero delle misure ritenute opportune, stante la precisa volontà ed azione del Sindaco Giuseppe Ferrandino e della maggioranza, di non consentire al consigliere comunale di minoranza di svolgere il suo mandato elettorale.
Al Presidente del Consiglio comunale chiede la immediata convocazione di un consiglio comunale con all’ordine del giorno solo gli argomenti della minoranza non discussi da ben 4 mesi
Ischia 15/07/2013
Avv. Carmine Bernardo