Ischia – Carmine Bernardo scrive: “Ancora una volta l’EVI attraverso un comunicato stampa afferma notizie inesatte dirette a giustificare i consistenti aumenti di recente applicati
Innanzitutto, un aumento del 5% con efficacia retroattiva all’anno 2010 non è un piccolissimo aumento.
Non è affatto vero che quest’anno l’EVI è stata autorizzata a praticare l’aumento del 5%- Sfido la società a pubblicare l’autorizzazione. Nell’anno 2013 e più precisamente il Tar Campania, con la sentenza 01908/2013, ha annullato la nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri solo nella parte che non consentiva l’aumento per essere stata presentata la richiesta successivamente al 30/05/2009. Quindi, alcuna autorizzazione vi è stata, ma solo una pronuncia relativa al tempo di presentazione della richiesta stessa. ,L’autorizzazione deve essere ancora concessa. Peraltro è ancora in corso la valutazione per l’appello da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri
In ordine alla retroattività dell’aumento non so come si possa definire una richiesta effettuata nel 2013 per aumenti a partire dal 2010.
Non so perchè viene richiamata la transazione con la Regione Campania anche perchè il liquidatore dell’Evi dovrebbe spiegare come sono stati utilizzati i soldi pagati dagli utenti quando non è stata pagata neppure l’acqua alla Regione. .
A proposito ma quando inizieranno a pagare i responsabili? Perchè il liquidatore continua a gestire una società in liquidazione come se fosse in bonis accumulando ingenti perdite ( nel 2012 oltre 900 mila euro)?”.