Ischia – Non trema solo Giosi Ferrandino, che appare in contrasto con i magistrati?! Nega anche di essere mai stato in Tunisia a spese o in compagnia dei vertici della società. Nel suo interrogatorio, secondo la stampa nazionale, cita altri politici che si sono occupati della metanizzazione, si va dal senatore Domenico De Siano a Del Deo.
Stralcio liberamente tratto da Repubblica.
”Il Pm Woodcock : «Comprenderà come sia poco credibile che la convenzione a favore della famiglia del sindaco da una parte, la consulenza a favore del fratello del sindaco dall’altra, sfuggano in qualche modo alla ricostruzione in chiave di caso, di fatto».
Ferrandino: «No, non credo che sia un caso. Sinceramente penso, a questo punto, anche leggendo tutte le intercettazioni, che forse il presidente di questa società, per ingraziarsi o per… non si sa mai. Come il vino che ha comprato a D’Alema. Però non perché io lo abbia chiesto, non mi sarei mai sognato», aggiunge riferendosi alle 2 mila bottiglie di vino prodotto dall’azienda di famiglia dell’ex premier acquistate da Concordia. Inoltre Ferrandino esclude inoltre qualsiasi intervento diretto a far effettuare lavori presso un albergo della famiglia di un suo assessore da parte dell’imprenditore Di Tella, subappaltatore di Cpl a Ischia e nel Casertano, citato anche dal pentito del clan dei Casalesi Antonio Iovine nell’inchiesta sulle opere conferite da Concordia a imprese vicine alla camorra.
Ferrandino: «Io non ho chiesto niente».
Pm: «Lei è sicuro?» Ferrandino: «Non lo ricordo» Pm: «E Di Tella, il quale è un imprenditore casalese, che viene da San Cipriano di Aversa, ed è subappaltatore… improvvisamente si è svegliato una mattina e ha detto: “Quasi quasi, voglio fare 40-50 mila euro di lavori gratis».
Ferrandino: «Di queste cose veramente non so niente»”.