Riuscito il presidio organizzato dal PCIML all’esterno dell’Ospedale ischitano. Nell’incontro avuto con una delegazione di manifestanti, la Dott.ssa Valentina Grossi, Direttrice Sanitaria del Nosocomio lacchese, ha tra l’altro affermato: “Senza il rinnovo del contratto dei sei precari l’Ospedale andrà KO”. Domenico Savio: “Il potere politico di centrodestra e di centrosinistra, il Governatore della Campania Stefano Caldoro, l’Onorevole regionale Domenico De Siano e il Sindaco di Forio Franco Regine, sono i massimi responsabili politici e istituzionali del ridimensionamento dell’Ospedale “Anna Rizzoli” di Lacco Ameno”.
Come precedentemente annunciato, stamattina si è svolta un’importante manifestazione, organizzata dal Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, nel piazzale-parcheggio di via Fundera a Lacco Ameno per chiedere ai vertici dell’ASL NA2, alla giunta e al presidente della regione Campania di rinnovare, senza ulteriore perdita di tempo, i contratti vergognosamente ancora precari ai sette medici specialisti in scadenza il 28 di febbraio, perché l’eventuale sciagurato mancato rinnovo comporterebbe l’abbassamento dell’attuale livello di assistenza dell’ospedale “Anna Rizzoli” – quando, al contrario, abbiamo bisogno di un suo ulteriore e immediato innalzamento – costringendo i nostri malati, coi propri familiari al seguito, a doversi ricoverare o farsi trasferire negli ospedali della terraferma per essere curati. Buona è stata la partecipazione popolare e la passione dei presenti nel rivendicare un ospedale pienamente funzionale e rispondente alle esigenze di assistenza delle popolazioni isolane e dei milioni di turisti che ogni anno albergano nella nostra isola. Dopo l’intervento iniziale di Gennaro Savio hanno preso la parola alcuni partecipanti alla manifestazione, che hanno portato la testimonianza dei tanti disagi prodotti dalla sanità pubblica a noi residenti e ai turisti e sollecitato le autorità sanitarie a mettere fine a tali limitazioni assistenziali. Ha concluso gli interventi Domenico Savio, Segretario generale del P.C.I.M-L., che ha sviluppato un’ampia analisi delle responsabilità politiche e istituzionali che sono alla base delle carenze assistenziali esistenti nella nostra isola, ha chiesto l’adeguamento strutturale dell’ospedale, l’adeguamento del personale necessario per garantirne una funzionalità ai massimi livelli e, fondamentalmente, ha sollecitato chi di dovere a rinnovare immediatamente i contratti ai lavoratori precari, affinché dal 1 primo marzo non ci sia alcuna riduzione delle prestazioni. Ha concluso sottolineando la natura tutta politica della questione e sostenendo che la responsabilità dei limiti assistenziali ospedalieri e dell’intero Distretto 57 che siamo costretti a sopportare sull’isola – come, tra l’altro, il mancato ampliamento dell’ospedale per aumentare dagli attuali 73 a 93 circa posti-letto ? è tutta del potere politico nazionale e regionale e dei partiti che lo compongono. A conclusione degli interventi una delegazione, formata da rappresentanti del Partito e della società civile e guidata da Domenico Savio, è stata ricevuta dal direttore sanitario dell’ospedale, dott.ssa Valentina Grossi, a cui sono stati riferiti i motivi della manifestazione e sollecitato un intervento urgente presso i dirigenti dell’ASL NA2 e della giunta regionale affinché vengano immediatamente rinnovati i contratti di lavoro in scadenza, oltre a chiedere vari interventi migliorativi dell’attività ospedaliera. Nel corso dell’incontro durato oltre un’ora, la Dottoressa Grossi, confermando i timori dei manifestanti, ha tra l’altro affermato: “Senza il rinnovo del contratto dei sei precari l’Ospedale andrà KO”.
Al termine della riuscitissima e incisiva manifestazione di protesta e di rivendicazione il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista ha preannunciato nuove iniziative di lotta popolari per i prossimi giorni qualora i vertici della sanità campana e dell’ASL NA2 non dovessero procedere e in tempo a quanto richiesto, perché non sarebbe tollerabile l’ulteriore ridimensionamento delle prestazioni ospedaliere nella nostra isola. “Non possiamo consentire che il nostro Ospedale diventi una semplice medicheria da campo, ha dichiarato Domenico Savio, da cui smistare con l’elicottero i pazienti negli Ospedali napoletani superaffollati e con tutte le gravi conseguenze di spostamenti e di spese che graveranno sulle famiglie dei nostri malati. Se dopo l’incontro in Regione di lunedì sarà confermato il licenziamento dei precari del “Rizzoli”, ha concluso Savio, saremo costretti a mobilitare l’intera Isola per rivendicare con forza il nostro diritto costituzionale a poter disporre di un Ospedale pienamente funzionale e nel quale poterci curare senza dover essere trasferiti presso le strutture ospedaliere della Terraferma”.
Gennaro Savio www.pcimltv.blogspot.com