Comune unico, Sindaco unico, Dittatore Unico? A sponsorizzare il progetto si sono accodati pure i soliti pagnottisti?
di Ivana Caliendo
Comune Unico? Un’idea sbagliata. Da un mese alcuni professori della casta ci vogliono rimbecillire. Ci vogliono convincere che chi non sta con loro è stupido o squilibrato. Da quando il Referendum per il comune unico è stato dichiarato ammissibile, grazie al decreto n°20 del 31/1/2011 del Presidente della Regione Campania, è partito il lavaggio del cervello. Quelli che non vogliono il comune unico, nel pieno rispetto delle peggiori dittature, vengono offesi pubblicamente solo perché hanno un’ idea diversa. Quando a dare sostegno all’idea del comune unico non vi sono solo persone oneste (poche?) ma vi sarebbero anche i peggiori pagnottisti della politica nostrana: democristiani che (mal)governano il nostro territorio da 30 anni, coloro che avrebbero commesso le peggiori nefandezze amministrative, i responsabili dell’attuale sfascio. Vi sono anche giovani in cerca di lavoro, che si sono accodati a questo progetto scellerato. Ahimè! Sono degli illusi perché sono proprio molti dei responsabili della crisi economica che lo sponsorizzano.
Intanto, in tutto questo fiorire di discussioni pro-Comune Unico, il giovane avv. Ambrogio De Siano, coraggiosamente e lasciando tutti di stucco, con motivazioni giuridiche avrebbe espresso pubblicamente non poche perplessità sul progetto.
MOLTI SEMPLICI CITTADINI NON VOGLIONO IL COMUNE UNICO
Di cittadini sfavorevoli a questo tipo di iniziativa ne conosco tantissimi. Condivido in pieno la tesi che la scelta del comune unico potrebbe consolidare una sorta di oligarchia favorendo, di fatto, una classe politica (sempre più simile ad una casta) che si è consolidata negli ultimi 40 anni. Infatti, i cittadini sono calpestati e assistono impotenti al fallimento della politica che li ha dissanguati. Basti pensare a quanto possa essere balorda l’idea del comune unico se si riflette al fatto che non esiste un sindaco in grado di amministrare senza critiche e decentemente un solo comune, pur trattandosi di comuni di piccole dimensioni, figuriamoci amministrarne 6 contemporaneamente. In molti comuni le zone centrali sono curate e pulite, quelle decentrate a volte assomigliano a delle vere e proprie cloache, che ricordano le favelas brasiliane.
Sono sempre più contraria al comune unico perché mi convinco che, in questo modo, le fasce deboli verranno schiacciate ancor più di quanto non lo siano già. Molti di quelli che sponsorizzano queste idee scellerate (l’art. 21 della Costituzione ci consente ancora la libertà di stampa) sostengono che l’unione dei comuni consentirà di avere maggiori finanziamenti. Abbiamo visto come nel corso degli anni, sono stati utilizzati i fondi dello Stato, della Regione e della Provincia! In molti casi, ci siamo trovati innanzi a un vero sperpero di danaro pubblico. Molte strade fanno pietà, ancora si allagano, il mare è un porcile. Con tutti i soldi che sono piovuti nel corso degli anni cosa si è fatto? Clientelismo elettorale? I politici, in generale, cercano sempre nuovi fondi e poi li utilizzano quasi sempre malissimo. Ma ci facciano il piacere questi signori! Abbiamo le tasche piene delle loro frottole. In 40 anni questa classe politica non è stata nemmeno in grado di risolvere il problema dell’abusivismo selvaggio. Anzi, molti di questi signori hanno fomentato le pasticcerie del cemento per schiavizzare i loro elettori. E, salvando la buona fede di qualcuno che sostiene il progetto scellerato dell’unione dei comuni, si dice che dietro a questi progetti possano celarsi potenti lobby, che spudoratamente cercano di arricchirsi per schiacciare i deboli.
Sono convinta che i cittadini di quest’isola non si faranno rimbecillire da una sorta di propaganda che vuole stordire la nostra volontà. Infatti, pace ai nostri avi di quest’isola che operarono diligentemente con onestà e sacrificio (qualità che, purtroppo, sono rare nei politici moderni), il comune unico esisteva durante l’Italia fascista, che era alleata alla Germania nazista. All’epoca vigevano i metodi del ministro della propaganda Goebbels, che stordivano letteralmente le coscienze (mi ripeto, l’art. 21 della Costituzione ci consente la libertà di stampa).
Del resto, come ha già ammesso pubblicamente qualcuno dei fautori di questi progetti deleteri, l’associazionismo dei comuni si rivelerà fallimentare come avvenuto con il CISI.
È sotto gli occhi di tutti che i nostri governanti ci hanno riempito di debiti, hanno reso invivibile l’isola, hanno fatto scappare i turisti, hanno aumentato la disoccupazione e ammazzato la meritocrazia assumendo amici, parenti (e in qualche caso avrebbero favorito anche le “sciacquette” varie?).
Che squallore! Bisogna poi anche considerare che il Comune è la massima istituzione, l’esaltazione delle Autonomie Locali, l’espressione della volontà e dei bisogni dei suoi abitanti e ricordare che è importante salvaguardare e arricchire le tradizioni dei singoli comuni come lo è la tutela del patrimonio storico, culturale ed etnico dei singoli territori.
Commento alla foto
Sedie quasi vuote! In generale, i convegni sul comune unico sono un
flop. Non ci va quasi nessuno. Ciò è sintomo che la maggior parte
della cittadinanza non vuole saperne di un progetto quasi oligarchico