CASAMICCIOLA TERME. Il sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna ha firmato un’ordinanza che prevede la revoca di un precedente dispositivo risalente allo scorso 31 agosto e che riguarda l’agibilità di una porzione dell’edificio dell’Istituto Tecnico E. Mattei. La decisione del primo cittadino trae origine dalla nota contenente la relazione tecnica a firma dell’ing. Pasquale Gaudino della Città Metropolitana con la quale viene chiesta “la revoca dell’ordinanza di sgombero n. 62 del 31 agosto 2017 per piano terra, primo e secondo del corpo aula aggregati n. 1526/01 e 1526/02 dell’immobile scolastico. La documentazione, ovviamente, contiene anche perizia tecnica degli interventi effettuati e dei risultati ottenuti, asseverazione della perizia redatta su modulistica predisposta dal Comune di Casamiccio,a Terme, scheda di vulnerabilità sismica e relazione di calcolo del fabbricato scolastico giurate dagli ingegneri Orlando Marano e Sabato Polzone e indagini diagnostiche sul fabbricato eseguite da una ditta specializzata.
Nella medesima ordinanza il primo cittadino ordina alla Città Metropolitana ed al prof. Antonio Siciliano (nella qualità di dirigente scolastico dell’Istituto E. Mattei) lo sgombero immediato ed il non utilizzo del terzo e quarto piano dell’edificio nonché della palestra posta nella zona sottostante ad eccezione del corridoio di collegamento tra corpo scuola e palestra, disponendo altresì che “le porzioni d’immobile rimarranno inagibili fino alla conclusione dei lavori di riparazione e conseguente presentazione al protocollo generale del Comune della relazione tecnica asseverata da parte di tecnico abilitato, che attesti che l’immobile è nuovamente agibile”. Responsabile del procedimento è stato nominato il responsabile dell’area tecnica, arch. Agnese Cianciarelli. Il primo cittadino Castagna non ha nascosto la sua soddisfazione: “In questi mesi – ha detto – abbiamo fatto un pressing incessante sulla Città Metropolitana, la riapertura di un plesso come il Mattei è un altro mattone verso quel ritorno alla normalità cui lavoriamo senza soste. E del quale, finalmente, cominciamo a vedere i frutti”.