Brindisi – Graziano Delrio, il sindaco di Reggio Emilia, è stato eletto presidente dell’Anci. L’elezione è avvenuta nella serata di ieri nel corso dell’assemblea nazionale dell’Associazione dei comuni d’Italia in via di svolgimento a Brindisi negli spazi del capannone ex Montecatini. Ci giunge voce che all’assemblea sono presenti anche il presidente del consiglio Isidoro Di Meglio, in qualità di membro del direttivo della conferenza nazionale dei consigli comunali di Italia, e il sindaco di Ischia Giosi Ferrandino, in veste di delegato dell’Anci. A dispetto delle frottole mediatiche dei portavoce dell’assessore Pinto, (che ispirerebbe articoli fasulli che vedrebbero il presidente in contrapposizione con il sindaco?!) un lettore ci dice che i due sono stati notati in grande sintonia.La campagna stampa “farlocca” e filo assessore servirebbe a far passare come martire Antonio Pinto. E ciò non risponde al vero. Una serie di balle mediatiche che mirerebbero a intorbidare la verità e a nascondere il fallimento politico dell’assessore ai trasporti marittimi. La verità è una sola: la delibera di consiglio comunale è stata già sottoscritta ed è in corso di pubblicazione. L’atto del consiglio va nell’interesse della cittadinanza perché mira a distruggere il presunto monopolio vigente nel golfo di Napoli, dove la società Ambrosino srl, da atti pubblici dell’antitrust del 2008 risultava socia del 5% di una nota compagnia di navigazione. Ma la ditta Ambrosino srl non è la stessa dove l’assessore fa l’amministratore ? Chiarisca il diretto interessato…Se tutto ciò fosse confermato potrebbe essere definito solo con un termine “conflitto di interessi” di chi gestisce, in modo chiacchierato dalla cittadinanza, la delega ai trasporti marittimi e per certi aspetti, seppur indirettamente, sarebbe collegato ad una compagnia di navigazione che opera nel golfo di Napoli.
Il complotto del Presidente del consiglio, di Bernardo e Paolo Ferrandino, che vedono gli articolisti stipendiati dall’assessore Pinto, non esiste. Perché? Egli più volte, nel corso del civico consesso, è stato sollecitato dal sindaco e dal Pio President con una semplice domanda: se avesse sottoscritto o meno il piano orario posto alla base della delibera regionale e impugnato dal consiglio comunale. Molti testimoniano che l’ assessore ha riposto di non aver sottoscritto nessun piano. Adesso gioca a fare la vittima, ma egli non è stato lineare in consiglio e adesso sta con la coda fra le gambe perché è stato sbugiardato e non vuole che si approvi la delibera. Facendo così dà a tutti l’impressione di non aver fatto gli interessi della collettività perché quel piano orario per le corse marittime, di fatto, favorirebbe i privati e, secondo quanto si dice a Palazzo, l’assessore l’avrebbe approvato e come…