L’associazione il Volo
Lettera aperta al Sindaco Franco Regine: elezioni anticipate o dimissioni della giunta con verifica maggioranza
Forio – La marineria di Forio da sempre, è stata purtroppo considerata come episodio residuale da politiche economiche che, non da oggi e non solo a Forio, hanno inteso puntare su un malintesa industrializzazione del turismo, di fatto solo sviluppando una eccessiva capacità ricettiva. Ne è derivato un semplice sfruttamento e pertanto (talora dolosa) distruzione, di un patrimonio valoriale e identitario inestimabile; la devastazione di un territorio dalle ricchezze paesaggistico – ambientali uniche e lo svilimento di una altrettanto pregiatissima eredità culturale, di beni monumentali e architettonici – monumentali.
La marineria di Forio, al pari di tutto quanto descritto in premessa, possono ma sopratutto devono essere punti cardini di una nuova politica di sviluppo economico, di contro oggi disastroso.
Risanare il territorio; risanare i pochi pessimi servizi esistenti; avere almeno una idea dei servizi che un territorio a vocazione turistica…io dico civile, deve avere. Questi elementi sono, a mio modo di vedere, elementi imprescindibili dell’azione politica di una pubblica amministrazione.
Dopo innumerevoli interventi pubblici, politici e presso le istituzioni competenti de IL VOLO che pure rappresento, vantarsi da parte dell’ assessorato di utilizzare fondi per finalmente risanare il molo borbonico (di per sé anche bene monumentale, nel frattempo ricercando un faro…perduto) e ricordarsi di una marineria oramai distrutta, seppure episodicamente, di certo è solo atto dovuto. Un atto dovuto che però stride con le polituncole attuata nei confronti di una risorsa di tutta la società foriana e isolana: il porto. Oggi ridotto a cloaca insabbiata, dove galleggiano dei pontili e con gli ultimi lavori fatti, e non più di dieci anni fa, pericolosamente pericolanti, come già descritto in altri precedenti interventi. Lo spreco della pubblica amministrazione è il mal utilizzo del denaro pubblico nella mancanza di una ottica progettuale complessiva a breve, medio e lungo termine.
Lo specchio d’acqua definito “porto” a cosa deve servire?
Ma a cosa dovrebbe servire una simile opera di giusta e dovuta riqualifica del molo borbonico, se poi utilizzato per i compattatori dell’immondizia e per le operazioni di travaso? E le operazioni di messa a norma per il contenimento e lo smaltimento del percolato sono state attuate? E non è comunque pericoloso, visto che il lato esterno del molo è esposto a mareggiate? E inoltre sarà compatibile con la creazione la proposta area di vendita e gestione del pescato, anche da un punto di vista igienico-sanitario? Aspetto igienico-sanitario che non contrasta col fatto che parte della stessa area è stata data in concessione per l’alaggio di barche? Fra parentesi: perché non ci si impone con la ditta appaltatrice del servizio per la giusta pulizia e/o manutenzione dei compattatori?
Forio non può avere “tante aree ecologiche mobili” con miasmi,…..arie infette e fetide. Irrespirabili.
Esalazioni nocive creano delle serie condizioni di emergenza sanitaria dove in primis viene disatteso il diritto alla salute dei cittadini. E’ una criticità cronicizzata come dicevo, che, sommata all’inquinamento (smog. elettrosmog, marino, del sottosuolo, degli arenili etc , anch’essi a livello critico) crea serie condizioni di pericolosità igienico-sanitaria.
La chiusura (giusta) dell’area ecologica di Cavallaro per violazioni ambientali, ha però messo in sofferenza l’intero territorio. Oggi come ieri, il problema è la soluzione del problema che necessita di soluzioni condivisibili e condivise, anche e soprattutto a livello intercomunale. Forio da sempre vive la tragedia di “monnezzopoli”: tasse altissime per servizi scadenti. Per troppi anni e da troppi anni! Una emergenza cronicizzata che quotidianamente diventa sempre più importante, portando il Comune di Forio letteralmente nel baratro, anche da un punto di vista economico-finanziario.
ll paese è messo in sofferenza da stratificate, “annosamente perenni” responsabilità anche e soprattutto politiche, molte da Te anche raccolte. Decenni di una mera mancanza della politica o forse peggio di mera speculazione… politica oggi esplodono, meglio implodono, col rischio, serio e concreto, della distruzione dell’intero sistema paese.
Ribadisco: è diventato insostenibile per il “sistema isola d’Ischia” e per Forio in particolare, l’uso che la politica fà del consenso elettorale. Oggi ritengo che una pubblica amministrazione dovrebbe affrontare i problemi secondo i principi dell’efficienza, dell’efficacia e dell’economicità dell’azione.
A me, personalmente e sinceramente, spiace che il costo politico lo stia pagando tu da solo, caro Franco: ti ritengo una persona eccezionalmente perbene, sopratutto in un contesto come quello isolano dove spesso si confonde il perbenismo ipocrita con l’essere perbene.
Politicamente però, oggi ritengo che il peso delle tue “non scelte” sia enorme per l’intera società foriana.
E francamente non capisco nemmeno il perché!
A Forio abbiamo un Consiglio Comunale, al di là di meriti e capacità espresse, impropriamente condizionato da un esecutivo, per larga parte e viste le deleghe così come impiegate, o non all’altezza del compito o fuori luogo. Oppure capacità non valorizzate.
Certo l’azione politico-amministrativa dell’esecutivo è oggettivamente insoddisfacente rispetto le esigenze pressanti di una società che rischia il collasso. Forio è abbandonata a se stessa e gli interventi attuati paradossalmente sarebbe meglio non ci fossero!
Sono pesantissimi i danni per Forio ed per i foriani, alcuni forse irreparabili.
L’unica soluzione politica, alternativa e accettabile alle elezioni anticipate, è l’azzeramento della giunta,
Bisogna che si prenda atto della profonda crisi, rimettendo al giudizio del Consiglio Comunale l’operato e la fiducia dell’esecutivo. Forio è abbandonata a se stessa e gli interventi attuati sarebbe meglio non ci fossero! Enorme è la forbice tra la società politica e la società civile: è oramai pericolosamente esagerata.
Ciò detto, per stima e con stima …(anche) che qualcosa accada.
ILVOLO Associazione per la rinascita della Politica