Inoltre, secondo alcune indiscrezioni ufficiose provenienti dalla sede della Regione Campania, il grattacielo del Centro Direzionale, il presidente della Camera Fini lo avrebbe invitato a scegliere quale poltrona vuole occupare. Sarà vero???
di Ivana Caliendo
Del caso Domenico De Siano si è occupato il quotidiano “il Fatto”. Infatti, ha destato clamore che il politico isolano rivesta contemporaneamente ben 4 poltrone e ciò è incostuzionale. La sua acclarata incompatibilità politica lascia quasi indifferente la stampa locale. Egli, alla faccia della Costituzione e dei regolamenti, dal 22 settembre è contemporaneamente parlamentare, consigliere regionale, consigliere provinciale di Napoli e consigliere comunale di Lacco Ameno, comune dove qualche anno fa è stato pure sindaco. Come tutti sanno, De Siano è entrato alla Camera in sostituzione di Marcello Taglialatela, che è stato nominato dal Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, assessore regionale all’Urbanistica. Ricordiamo che la carica di consigliere regionale è incompatibile con quella di parlamentare nazionale ed europeo (art. 122 cost. ).
La notizia “nuova di zecca che nessuno ha detto” sarebbe che adesso, secondo alcune indiscrezioni ufficiose provenienti dalla sede della Regione Campania, il grattacielo del Centro Direzionale, una settimana fa il Presidente Fini avrebbe scritto all’onorevole isolano invitandolo a scegliere quale poltrona intenda occupare. Sarà vero? Ma il regolamento del Consiglio regionale gli regala qualche mese di tempo per optare tra la poltrona a Montecitorio e quella alla Regione, e lui avrebbe intenzione di occuparle tutte finchè può. Però vi sarebbero celate anche delle questioni politiche. Infatti, secondo il quotidiano Nazionale, “De Siano, che nella galassia del Pdl campano ruota molto vicino all’ex sottosegretario Nicola Cosentino, preferirebbe restare a Napoli. Ma in caso di dimissioni dalla Camera, farebbe subentrare il procidano Luigi Muro. Un finiano, che andrebbe ad arricchire il gruppo degli ‘amici-nemici’ di Futuro e Libertà” . Da ciò nascerebbe la scelta, secondo il famoso quotidiano, di rinviare tutto attendendo le istruzioni dal partito, che dipenderanno anche dall’evolversi delle controversie romane. Del resto a De Siano, in caso di elezioni anticipate, non converrebbe abbandonare la poltrona in Regione dove potrebbe restarvi seduto comodamente fino al 2015. Mollarla non gli conviene: le campagne elettorali, si sa, costano un patrimonio.
(nota: quest’articolo è stato pubblicato sul giornale cartaceo “Movimento isolano” di qualche settimana fa)