di Nicola Lamonica – Se si esclude la  spettacolarizzazione dell’evento e la presentazione dell’ottimo o.d.g. sulla giustizia, presentato dall’Avv. Giampaolo Buono a nome dell’Ass. Forense dell’isola d’Ischia – ben articolato e ricco di contenuti strategici per la buona riuscita dell’operazione salva tribunale – l’incontro dei sei consigli comunali dell’isola, retoricamente da tutti definito come un’occasione storica, lascia l’amaro in bocca per i contenuti e  poiché registra la mancanza assoluta di confronti e di dibattito e di riflessione critica sulle tematiche sanità e trasporti marittimi.

 

Vincitori della serata sono la demagogia e l’antipolitica, l’ammucchiata unificante ( destra e sinistra, amministratori ed oppositori), la disposizione al servilismo di comodo ed alla superficialità di giudizio e di proposta, l’incapacità dei sindaci di confrontarsi con il garbo che il loro ruolo istituzionale richiede nei confronti di chi “ estraneo all’isola “ li ha criticati sulla stampa.

 

Sono salve le politiche regionali sulla sanità e sui trasporti su cui  qualcuno pensa di poter incidere con ordini del giorno generici e improduttivi: con pannolini caldi nel campo sanitario,caso mai facendo leva sul pietismo, e con proposte nei trasporti marittimi di  servizi aggiuntivi, al nulla di oggi!

 

In riferimento a quest’ultimo, l’odg approvato nulla esprime sulla drammatica situazione attuale che rischia oltretutto di far venir meno i viveri essenziali nei negozi nei prossimi giorni, né dice una parola sulla situazione Caremar che sta per chiudere per responsabilità regionale e per incapacità aziendale, da qui la giornata di sciopero annunciata per il prossimo 25 luglio e la petizione popolare proposta dalla rete interisolana per i diritti. Nel merito del contenuto niente da eccepire: siamo contenti che la legge 3/2002 sia stata letta e compresa  a distanza di oltre 10 anni, ma l’odg rimane allo stao un’affermazione di principio dal momento che manca di progettualità tecnico-finanziaria e cade in un momento estremamente difficile per i già magri bilanci finanziari. Oltretutto esso manca di proposte veloci per la tratta flegrea e nessun accordo pare sia stato raggiunto con le altre isole del golfo. Da qui la demagogia e la furbizia propositiva e la mancanza di azione critica da parte di tutti che denuncia l’Autmare nella considerazione ulteriore che la proposta ha un altro fine, quello di salvare qualcuno dalla sua vergognosa disattenzione sulla tematica.

 

Nicola Lamonica